
emma watson
Emma Watson ha rivelato il motivo per cui ha deciso di allontanarsi dalla recitazione a oltre 20 anni dalla sua prima apparizione sul grande schermo. L'attrice britannica, la cui carriera è letteralmente decollata quando ha interpretato il ruolo della streghetta Hermione Granger nella saga di "Harry Potter", non appare sullo schermo da 5 anni, dal remake del film "Piccole donne" del 2019.
L'attrice e attivista si confessa sulle pagine del quotidiano inglese mentre nella (ci auguriamo tutti) pausa dal lavoro al cinema sta costruendo il suo nuovo percorso esistenziale, che passa anche attraverso la regia di un corto per Prada, per promuovere il nuovo profumo Paradoxe, l'avvio di una distilleria di gin organico con uno dei suoi fratelli, e un nuovo corso di scrittura creativa all'università di Oxford.
"La cosa che ho trovato davvero difficile - spiega riferendosi al passato sul set che l'ha resa famosa - è che dovevo uscire e promuovere qualcosa su cui non avevo davvero il controllo". E aggiunge: "È stato molto difficile dover essere il volto e la portavoce di un film per il quale non avevo avuto modo di partecipare al progetto". Oggi racconta infatti di essersi sentita chiamata a rendere conto del suo operato "in un modo che ho iniziato a trovare davvero frustrante perché non avevo voce in capitolo". "E mi sono resa conto che volevo affrontare solo cose per le quali, se qualcuno mi avesse criticato, avrei potuto dire, in modo da non odiarmi, 'Sì, ho sbagliato, è stata una mia decisione, avrei dovuto fare meglio'", ha confidato l'attrice.
L'attivista e Goodwill Ambassador, ambasciatrice di buona volontà, dall'UN Women, che nel 2014 si è laureata alla Brown University negli Stati Uniti, tornerà a settembre a Oxford per frequentare un master in scrittura creativa. E la recitazione? Il suo allontanamento, in questi anni, non sembra essere il preludio di un addio, tanto che è la stessa Emma ad annunciare un prossimo ritorno alle scene. "Sì, assolutamente", ha risposto quando le è stato chiesto se avesse intenzione di tornare a recitare. "Ma sono felice di sedermi e aspettare la prossima cosa giusta. Amo quello che faccio - conclude -. Voglio trovare un modo per farlo senza dovermi trasformare per forza in personaggi e persone diverse. E non voglio più passare alla modalità robot".
"Mi sentivo come in gabbia"
Solo ora spiega il perché. Dopo aver interpretato ruoli da protagonista in "The Bling Ring", "The Perks of Being a Wallflower", " La bella e la bestia" e "The Circle", la 33enne ha ammesso che fare l'attrice non è stato tutto rose e fiori. "Se devo essere sincera, non ero molto felice", ha dichiarato in un'intervista al Financial Times. "Credo di essermi sentita un po' in gabbia".
L'attrice nei panni di Bell ne "La Bella e la Bestia", di Hermione Granger nella saga di "Harry Potter" e di Meg March in "Piccole donne"
Emma Watson e il ruolo di attrice
Emma Watson è stata davanti alla macchina da presa l'ultima volta nel dicembre 2018, per girare "Piccole Donne", adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Louisa May Alcott, diretta da Greta Gerwig. Qui ha interpretato il ruolo di Meg, la maggiore delle quattro sorelle March. Emma aveva 11 anni quando ha fatto la sua prima apparizione cinematografica nel ruolo della strega, di origini babbane, Hermione Granger nel primo film della saga, "La Pietra Filosofale" del 2001 e ha regalato al cinema parte della sua infanzia e la sua adolescenza.
Emma Watson ha iniziato a recitare a 11 anni, nel ruolo di Hermione Granger per la saga di Harry Potter
La nuova passione per la regia
Da quando si è staccata dal mondo della recitazione, Watson ha scoperto una nuova passione per la scrittura e la regia, in particolare per la casa di moda Prada. Definendo il progetto un momento "molto importante" per lei, la 33enne ha raccontato che spesso, già ai tempi di "Harry Potter" le veniva detto che avrebbe dovuto, in futuro, dirigere e produrre: "Ma fare la regista mi sembrava un miraggio irraggiungibile. La proposta è arrivata al momento giusto, quando, in cuor mio, avevo deciso che avrei veramente voluto dirigere qualcosa".Anche perché, all'inizio, c'era la paura "che si trattasse solo di un lavoro tecnico, non creativo, e che non potessi mettere in campo quelle che credo siano le mie capacità". Watson ha raccontato che è stato suo fratello Alex, a chiederle di realizzare un servizio fotografico che l'ha portata a cimentarsi nel mestiere di regista, per Renais, un'etichetta di gin organico ricavata da sottoprodotti di uve Chablis - e non da cereali - sviluppata dal giovane, che da un decennio lavora nell'industria degli alcolici. Le uve vengono dai sette vigneti di famiglia in Francia, i Domaine Watson, piantati dal padre Chris quando Emma era bambina.Visualizza questo post su Instagram
Il ritorno: a scuola e sul set

Emma Watson tonerà all'università per frequentare un corso di scrittura creativa a Oxford ma annuncia anche il ritorno al cinema