Lucio Corsi, l’alieno dell’Eurovision 2025, manifesto di Millennial e Gen Z: “Non ha senso fare classifiche, il risultato non mi interessa”

Il cantautore maremmano a Basilea con ‘Volevo essere un duro’: “La musica muove sentimenti diversi in ognuno, non è una gara”

di CRISTIANA MARIANI
16 maggio 2025
Lucio Corsi, l’alieno dell’Eurovision 2025, manifesto di Millennial e Gen Z: “Non ha senso fare classifiche, il risultato non mi interessa”

Lucio Corsi e l’Eurovision Song Contest, un binomio alienamente perfetto.

Essere in gara nella competizione musicale più seguita e importante d’Europa, se non del mondo e non sentire la minima pressione per la gara stessa. Anzi, dichiarare che della classifica non si tiene per nulla conto. E, si badi bene, non si tratta di dichiarazioni di circostanza.

Lucio Corsi e Tommaso Ottomano (Foto Sarah Louise Bennett / EBU)
Lucio Corsi e Tommaso Ottomano (Foto Sarah Louise Bennett / EBU)

Perché a Lucio Corsi lo leggi negli occhi e nei gesti ancora prima che nelle parole: lui vive davvero la musica. E lo capisci da come sta quattro minuti buoni a raccontarti come sono realizzate le sue chitarre: “Mi sto dilungando, ma è perché mi piace”.

Il cantautore maremmano e, va riconosciuto, anche l’amico fraterno e gran musicista Tommaso Ottomano sono gli alieni migliori che l’Italia avrebbe mai potuto portare all’Eurovision 2025.

“Della classifica a me non interessa affatto, non mi interessa il risultato. Amo lo sport, amo la competizione, ma la musica per me non è una competizione, non è una gara. Non ha senso, non è un gesto atletico. E’ così vario quello che può suscitare una canzone. Sono fan del gesto atletico e dello sport, ma la musica è un’altra cosa” ha dichiarato Lucio Corsi in conferenza stampa a Basilea. “Che consigli do ai giovani? Secondo me dovrebbero darceli loro, ho molta fiducia nei giovani e penso che siano loro che sono nel presente davvero. Non io, non tutti noi. Perciò più gli si dà fiducia e meglio è” ha aggiunto.

In realtà però il consiglio sta proprio nelle sue dichiarazioni. Anzi, più che un consiglio, una constatazione: in un mondo nel quale i Millennial si danno da fare per essere veloci, scattanti, performanti, sempre presenti, arriva un altro Millennial – Lucio Corsi, ndr – a parlare esattamente del contrario. Ovvero che se ci si ferma a godersi il panorama, se si fa qualcosa per un proprio piacere e per dare una propria visione del mondo e non per vincere a tutti i costi, non si viene risucchiati in nessuno strano vortice. Ed è proprio questa la tendenza che stanno sperimentando anche molti giovani della Gen Z.