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E se Dio avesse creato Adamo e tante “Evǝ”? L'icona transgender Eva Robin's racconta la Genesi

Al Goldoni di Firenze lo spettacolo con cui Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi Lgbtq+ e con la fluidità di generi umani e teatrali

di MAURIZIO COSTANZO -
25 ottobre 2022
L'icona transgender Eva Robin's

L'icona transgender Eva Robin's

L’icona transgender Eva Robin’s, la performer statunitense Rose Freeman, l’attrice e cofondatrice dei Teatri di Vita Patrizia Bernardi tra i protagonisti di “Evǝ”, lo spettacolo con cui Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, in programma martedì 25 e mercoledì 26 ottobre al Teatro Goldoni di Firenze, nell’ambito dell’Avamposti Teatro Festival organizzato dal Teatro delle Donne.
L'attrice Eva Robin's, pseudonimo di Roberto Maurizio Coatti (Instagram)

L'attrice Eva Robin's, pseudonimo di Roberto Maurizio Coatti (Instagram)

Rivisitazione di “The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s New Frock” della drammaturga inglese Jo Clifford, “Evǝ” narra una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. In scena una compagnia di tantǝ evǝ che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità e fluidità: oltre a Eva Robin’s, Rose Freeman e Patrizia Bernardi, salgono sul palco l’attore palestinese Anas Arqawi, Saverio Peschechera, storico collaboratore di Teatri di Vita, e il danzatore e performer Met Decay con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William: un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine; che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anzi… una storia che non tuttǝ conoscono. Eva Robin’s alterna la sua presenza come attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al Festival di Santarcangelo ne "La voce umana" con la regia di Andrea Adriatico, con il quale calca le scene in molti altri spettacoli, attraversando autori come Cocteau, Copi, Beckett, Jelinek. Sempre in teatro ha lavorato con altri registi come Valter Malosti e Leo Muscato (in "Tutto su mia madre", che le è anche valso la nomination al premio Ubu 2011). Jo Clifford è una drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, ha scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark. Tra le sue opere, il controverso “The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s new frock”, titolo originale di evǝ, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel 2007 all’interno di Intercity Festival. Durante il lockdown ha scritto svariati pezzi per teatri e radio inglesi, oltre che due brevi sequenze teatrali per la sua compagnia Queen Jesus Productions. In scena fino a dicembre e intitolata “Sfide”, l‘edizione 2022 di Avamposti Teatro Festival presenta una panoramica su drammaturgia e teatro contemporanei, con particolare riferimento alle autrici, ai giovani autori e alle tematiche di attualità che hanno colpito o modificato la società. Programma completo www.teatrodelledonne.com. Il festival è organizzato dal Teatro delle Donne con il determinante contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze-Estate Fiorentina, Comune di Scandicci, Città Metropolitana, Unicoop Firenze. In collaborazione con Intercity Festival, Quartieri 1 e 4.