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Home » Spettacolo » Festival Gaber, ultima serata a Camaiore con La rappresentante di lista: “Inseguiamo la libertà e siamo una Queer band”

Festival Gaber, ultima serata a Camaiore con La rappresentante di lista: “Inseguiamo la libertà e siamo una Queer band”

La rivelazione della 71^ edizione del Festival di Sanremo chiude il ciclo di appuntamenti dedicati alla promozione della figura e della memoria del Signor G. "Abbiamo conosciuto Gaber nella ricerca, non solo teatrale, nel gusto della parola stessa, della provocazione"

Marianna Grazi
25 Luglio 2021
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Si è svolto ieri sera il sesto e ultimo degli appuntamenti di Camaiore del “Festival Gaber”, uno dei più importanti eventi culturali e di spettacolo della scena nazionale che promuove e punta a mantenere viva la figura e l’opera di Giorgio Gaber, anche e soprattutto fra il pubblico dei giovani.

Ospite della serata sul palco di Piazza San Bernardino La Rappresentante di Lista, rivelazione della 71° edizione del Festival di Sanremo, protagonista di un interessante incontro-spettacolo moderato da Lorenzo Luporini, nipote del Signor G. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, insieme La Rappresentante di Lista, si sono addentrati in una stimolante e interessante conversazione sulla poetica intorno al progetto costitutivo della band e al mondo che raccontano attraverso le canzoni scritte e interpretate, affrontando anche temi cari al Signor G, uno fra tutti la libertà. Un dialogo sincero e ispirato, impreziosito da alcuni contributi video d’archivio di Giorgio Gaber in cui gli artisti hanno anche ripercorso anche la genesi di “Amare”, brano portato alla 71°edizione del Festival della Canzone italiana e le prossime sfide professionali della band. In chiusura, come ormai da tradizione, spazio alla musica, in cui gli artisti hanno portato sul palco proprio il successo cantato a Sanremo e il singolo “Questo corpo”, estratto dal terzo album de La Rappresentante di Lista “Go Go Diva”. Non è mancato, infine un grande omaggio musicale al Signor G, che la band ha deciso di ricordare esibendosi nel capolavoro “Si può”.

Il prossimo appuntamento con il Festival Gaber è previsto per giovedì 29 luglio a Sansepolcro: protagonisti della serata saranno Mario Capanna, storico leader del ’68 nonché amico personale di Giorgio Gaber, e Giulio Casale, in un incontro dal titolo “La libertà è…Giorgio Gaber”.

Il video racconto dell’ultima serata

Gli artisti

La rappresentante di lista (noto anche con l’acronimo LRDL) è un gruppo che si è formato nel 2011 per iniziativa della cantante Veronica Lucchesi e del chitarrista Dario Mangiaracina, ai quali si sono aggiunti poi gli altri musicisti. In questi 10 anni LRDL è diventata una delle realtà più amate dell’underground italiano, anche se non era ancora troppo nota al grande pubblico. Obiettivo praticamente raggiuto quest’anno, con la partecipazione al 71° Festival di Sanremo con il brano “Amare”.

Veronica originaria di Viareggio, Dario di Palermo, i due artisti si incontrano a Milano ma decidono di spostarsi in Sicilia, dove si sono uniti agli artisti del Teatro Garibaldo. Il nome del gruppo deriva dal fatto che, nel 2011, per poter votare fuori sede al referendum abrogativo sull’ energia nucleare, la versiliese si dovette iscrivere come rappresentante di lista di uno dei vari partiti politici. “L’idea ci divertiva, ci scherzavamo sopra – ha poi raccontato il chitarrista – Un giorno Veronica ha proposto un verso per una canzone che dice ‘Quando passo in via degli uomini mi sento sempre la protagonista’ e io ho rilanciato con ‘alle prossime elezioni sarò io la rappresentante di lista’. Grasse risate, ma poi l’abbiamo tenuto”.

Nel capoluogo siciliano esce nel 2014 il loro album d’esordio, “(Per la) Via di casa”: si presenta con sonorità folk e territoriali e contiene anche due brani in lingua tedesca. Nel 2015 è la volta del secondo progetto, “Bu Bu Sad” che viene candidato al Premio Tenco come miglior disco dell’anno. Trascorrono tre anni prima dell’annuncio sui social e dell’uscita del terzo disco, “Go Go Diva”. Questo viene descritto come “un invito a perdersi, a battersi, a spogliarsi e a cantare con tutta la voce che si ha in corpo”. Il 16 novembre esce “Questo corpo”, singolo promozionale, che sarà scelto come parte della colonna sonora della serie “The New Pope” di Paolo Sorrentino.

A febbraio 2020 salgono per la prima volta sul palco dell’Ariston, quando assieme a Dardust, accompagnano Rancore nella cover di “Luce” di Elisa. Quest’anno invece LRDL ha partecipato alla gara tra i 26 big con una canzone che, raccontano, “parla di corpi, di vita, di comunità, della ricerca di una rinascita, di un senso di libertà e di amore, ovviamente”. E proprio al senso di libertà dai vincoli si richiamano definendosi una queer pop band. Il perché è stato svelato in più occasioni; un esempio è quello che hanno dichiarato in un’intervista a Noise Symphony (2018): “ogni volta è un delirio definirsi, ma abbiamo trovato una parolina presa da un altro campo, da una sfera prettamente sessuale che è “Queer”. Se tu vai alla definizione e togli tutti gli aspetti che hanno a che fare con la sessualità, trovi un significato trasversale di questa parola, senza schemi, senza classificazioni, libero dall’identità di genere, in qualche modo fluido, che non ha paura di mischiare. Quello che facciamo potrebbe proprio essere queer, quindi queer music, anche se non trattiamo tematiche queer propriamente dette”.

Il loro ultimo album “My Mamma” è uscito il 5 marzo 2021, dal quale è stato estratto il singolo “Alieno”. Nella loro biografia scrivono che “La Rappresentante di Lista è innanzitutto un progetto di ricerca, nato con un punto di vista plurale femminile: una femmina che accoglie, che si prende cura, che ama. Le canzoni de La Rappresentante di Lista sono un unicum nel quale convivono scrittura, teatro e forma canzone: i loro versi sono frammenti di romanzi, i loro concerti sono spettacoli teatrali, la metrica dei loro versi scalcia violentemente fra un accordo e un altro, la sostanza musicale dei loro brani è brutalmente istintiva, ma più che consapevolmente rigorosa, a tal punto sfiora il rituale”.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Si è svolto ieri sera il sesto e ultimo degli appuntamenti di Camaiore del "Festival Gaber", uno dei più importanti eventi culturali e di spettacolo della scena nazionale che promuove e punta a mantenere viva la figura e l’opera di Giorgio Gaber, anche e soprattutto fra il pubblico dei giovani. Ospite della serata sul palco di Piazza San Bernardino La Rappresentante di Lista, rivelazione della 71° edizione del Festival di Sanremo, protagonista di un interessante incontro-spettacolo moderato da Lorenzo Luporini, nipote del Signor G. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, insieme La Rappresentante di Lista, si sono addentrati in una stimolante e interessante conversazione sulla poetica intorno al progetto costitutivo della band e al mondo che raccontano attraverso le canzoni scritte e interpretate, affrontando anche temi cari al Signor G, uno fra tutti la libertà. Un dialogo sincero e ispirato, impreziosito da alcuni contributi video d’archivio di Giorgio Gaber in cui gli artisti hanno anche ripercorso anche la genesi di "Amare", brano portato alla 71°edizione del Festival della Canzone italiana e le prossime sfide professionali della band. In chiusura, come ormai da tradizione, spazio alla musica, in cui gli artisti hanno portato sul palco proprio il successo cantato a Sanremo e il singolo "Questo corpo", estratto dal terzo album de La Rappresentante di Lista "Go Go Diva". Non è mancato, infine un grande omaggio musicale al Signor G, che la band ha deciso di ricordare esibendosi nel capolavoro "Si può". Il prossimo appuntamento con il Festival Gaber è previsto per giovedì 29 luglio a Sansepolcro: protagonisti della serata saranno Mario Capanna, storico leader del ’68 nonché amico personale di Giorgio Gaber, e Giulio Casale, in un incontro dal titolo "La libertà è…Giorgio Gaber".

Il video racconto dell'ultima serata

Gli artisti

La rappresentante di lista (noto anche con l'acronimo LRDL) è un gruppo che si è formato nel 2011 per iniziativa della cantante Veronica Lucchesi e del chitarrista Dario Mangiaracina, ai quali si sono aggiunti poi gli altri musicisti. In questi 10 anni LRDL è diventata una delle realtà più amate dell’underground italiano, anche se non era ancora troppo nota al grande pubblico. Obiettivo praticamente raggiuto quest'anno, con la partecipazione al 71° Festival di Sanremo con il brano "Amare". Veronica originaria di Viareggio, Dario di Palermo, i due artisti si incontrano a Milano ma decidono di spostarsi in Sicilia, dove si sono uniti agli artisti del Teatro Garibaldo. Il nome del gruppo deriva dal fatto che, nel 2011, per poter votare fuori sede al referendum abrogativo sull' energia nucleare, la versiliese si dovette iscrivere come rappresentante di lista di uno dei vari partiti politici. "L'idea ci divertiva, ci scherzavamo sopra - ha poi raccontato il chitarrista - Un giorno Veronica ha proposto un verso per una canzone che dice 'Quando passo in via degli uomini mi sento sempre la protagonista' e io ho rilanciato con 'alle prossime elezioni sarò io la rappresentante di lista'. Grasse risate, ma poi l’abbiamo tenuto". Nel capoluogo siciliano esce nel 2014 il loro album d'esordio, "(Per la) Via di casa": si presenta con sonorità folk e territoriali e contiene anche due brani in lingua tedesca. Nel 2015 è la volta del secondo progetto, "Bu Bu Sad" che viene candidato al Premio Tenco come miglior disco dell’anno. Trascorrono tre anni prima dell'annuncio sui social e dell'uscita del terzo disco, "Go Go Diva". Questo viene descritto come "un invito a perdersi, a battersi, a spogliarsi e a cantare con tutta la voce che si ha in corpo". Il 16 novembre esce "Questo corpo", singolo promozionale, che sarà scelto come parte della colonna sonora della serie "The New Pope" di Paolo Sorrentino. A febbraio 2020 salgono per la prima volta sul palco dell'Ariston, quando assieme a Dardust, accompagnano Rancore nella cover di "Luce" di Elisa. Quest'anno invece LRDL ha partecipato alla gara tra i 26 big con una canzone che, raccontano, "parla di corpi, di vita, di comunità, della ricerca di una rinascita, di un senso di libertà e di amore, ovviamente". E proprio al senso di libertà dai vincoli si richiamano definendosi una queer pop band. Il perché è stato svelato in più occasioni; un esempio è quello che hanno dichiarato in un'intervista a Noise Symphony (2018): "ogni volta è un delirio definirsi, ma abbiamo trovato una parolina presa da un altro campo, da una sfera prettamente sessuale che è "Queer". Se tu vai alla definizione e togli tutti gli aspetti che hanno a che fare con la sessualità, trovi un significato trasversale di questa parola, senza schemi, senza classificazioni, libero dall'identità di genere, in qualche modo fluido, che non ha paura di mischiare. Quello che facciamo potrebbe proprio essere queer, quindi queer music, anche se non trattiamo tematiche queer propriamente dette". Il loro ultimo album "My Mamma" è uscito il 5 marzo 2021, dal quale è stato estratto il singolo "Alieno". Nella loro biografia scrivono che "La Rappresentante di Lista è innanzitutto un progetto di ricerca, nato con un punto di vista plurale femminile: una femmina che accoglie, che si prende cura, che ama. Le canzoni de La Rappresentante di Lista sono un unicum nel quale convivono scrittura, teatro e forma canzone: i loro versi sono frammenti di romanzi, i loro concerti sono spettacoli teatrali, la metrica dei loro versi scalcia violentemente fra un accordo e un altro, la sostanza musicale dei loro brani è brutalmente istintiva, ma più che consapevolmente rigorosa, a tal punto sfiora il rituale".
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