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Home » Spettacolo » Francesco Bianconi: “La poesia anima anche la musica, ma oggi vi dico ‘Ciao’ con Clio“

Francesco Bianconi: “La poesia anima anche la musica, ma oggi vi dico ‘Ciao’ con Clio“

Accompagnato da 'La Sua Stupefacente Band’ il musicista toscano anima dei Baustelle torna al live: “Esce un mio duetto con la brava cantautrice francese di cui sono grande fan. Ai Maneskin? Non invidio nulla"

Giovanni Ballerini
21 Maggio 2022
Francesco Bianconi al Mei

Francesco Bianconi al Mei

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Francesco Bianconi e La Sua Stupefacente Band, torna al live. L’appuntamento è fissato per sabato 21 maggio a Roma Auditorium Parco della Musica. A Firenze lo spettacolo si è tenuto venerdì 20 maggio al Teatro Puccini, stesso giorno in cui è uscito il nuovo singolo Ciao, realizzato insieme alla cantautrice francese Clio. “Ho fatto un sacco di cose ultimamente. Oltre a Forever ho realizzato Francesco Bianconi Accade, con cover di artisti che mi piacciono e di me stesso, cioè di pezzi che ho scritto per altri interpreti e che non avevo mai inciso”.

Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle

La pausa di due anni per ricaricare le energie sta per finire per i Baustelle, nel frattempo Francesco Bianconi ha realizzato due album da solo ed è partito in tour con un nuovo entusiasmante show che non lo vede protagonista con il gruppo di Montepulciano, ma con ‘La Sua Stupefacente Band’ (Angelo Trabace al pianoforte; Zevi Bordovach all’harmonium, Moog e Mellotron; Alessandro Trabace al violino; Sebastiano de Gennaro alle percussioni e al vibrafono; Stefano Pilia alla chitarra; Enrico Gabrielli a sassofoni, clarinetto, sintetizzatori e flauto)

Francesco che show ha allestito?

“E’ un concerto suonato da musicisti meravigliosi e, come un set di classica o di jazz, è assolutamente libero, non ci sono sequenze preregistrate e il set fluisce seguendo il nostro umore e quello che suoniamo. Ci sono delle piccole accelerazioni, rallentamenti. Dentro le canzoni ci sono spazi per piccoli momenti di improvvisazione . Mi piace che sia così, con un’anima diversa ogni sera, un po’ come era la musica una volta. Non aveva senso secondo me fare uno spettacolo dal vivo che fosse troppo fedele all’incisione. Mi piace che i concerti siano i concerti e che il disco sia il disco”.

Un live dinamico e mai uguale?

“In un’ora e mezzo di musica sarà un crescendo studiato anche dal punto di vista del volume e dell’elettricità. Partiremo un po’ più acustici e da camera e arriveremo più fragorosi verso il finale”.

A livello di composizione ha sempre trovato chiavi di lettura differenti dagli altri per raccontare l’oggi, come nasce quel vortice di testi che si porta dietro?

Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle

“Non lo so neanche io, credo dipenda dalle cose di cui uno si nutre. Una parte di letture e un’altra di esperienze di vita, tutto frullato insieme, che creano la mia modalità di espressione. Credo che in generale leggere ed essere curiosi, divoratori di stimoli di vario tipo, aiuti a fare i mestieri creativi. Bisogna essere curiosi e abbeverarsi a tante fonti. Leggere ascoltare la musica degli altri, avere le antenne ben dritte, secondo me aiuta”.

Come vive la poesia del fare musica?

“A me piace in generale e trovo che ogni tipo di linguaggio poetico derivi dall’accostamento insolito di particelle di mondi anche molto distanti fra loro. Anche da un punto di vista puramente lessicale la poesia è l’accostamento insolito e assolutamente sorprendente di una parola del lessico più colloquiale con un termine più aulico, che non hai mai sentito. Cerco di operare così, poi T. S. Elliot lo fa meglio, ma lo scontro fra mondi lontanissimi dona quella sorta di espressione poetica che per me anima anche la musica, le canzonette”.

Come musicista è mai stato messo in difficoltà da qualcosa o qualcuno?

“Devo dire che, con i Baustelle e senza, sono stato sempre fortunato, forse anche per merito nostro, a gestire i rapporti con le case discografiche, con le multinazionali. Alla fine siamo sempre riusciti a far capire chi eravamo e a portare i discografici ad abbracciare cose azzardate o sperimentali. Penso a un disco come Fantasma, che è una sorta di colossal per orchestra di 70 elementi, un disco mostruoso da tanti punti di vista. Sono contento perché chiunque abbia lavorato con noi abbia capito chi eravamo e io abbia potuto continuare a creare con la massima libertà di manovra. Non ho molti rimorsi, ho sempre fatto quello che mi andava di fare”.

Tornerà a lavorare con i Baustelle?

“Stiamo lavorando insieme al prossimo disco. Intanto ho scelto, come singoli, due canzoni d’amore che ho cantato con un’altra artista: dopo il successo di Perduto insieme a te che ho interpretato con Malika Ayane, esce, sia in Francia sia in Italia Ciao, un mio duetto con la brava cantautrice francese Clio, di cui sono grande fan”.

Non invidia nulla ai Maneskin?

Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle

“No, loro sono bravissimi, ma sinceramente non saprei cosa invidiargli. Sono contento di essere me stesso e di avere costruito un percorso di tutto rispetto, che continua a evolversi con impegno e gioia creativa”.

Francesco Bianconi e Clio insieme nel nuovo brano ’Ciao’ in italiano e francese
Francesco Bianconi e Clio insieme nel nuovo brano ’Ciao’ in italiano e francese

La parola a Clio

“Francesco Bianconi mi ha fatto il piacere e l’onore di inviarmi la sua canzone Ciao dice Clio – e di propormi di cantarla in duo. Quando l’ho ricevuta è stato amore a prima vista: la canzone, la musicalità della lingua italiana ma anche il modo in cui Francesco riesce a far suonare le parole con la sua scrittura, il suo modo di cantare, la sua voce, la forza delle sue melodie. Siamo stati entrambi talmente soddisfatti della nostra collaborazione che c’è venuta naturale l’idea di scriverne una versione in francese”.

Prodotto da Amedeo Pace, mixato da Sam Evian, il brano esce in due versioni, una in italiano e una in francese in digitale nei rispettivi Paesi, e anche in vinile 45 giri in edizione limitata che contiene entrambe le versioni in entrambi i Paesi.

Al momento sono queste le date

20 Maggio Firenze Teatro Puccini
21 Maggio Roma Auditorium Parco della Musica
24 Maggio Udine Teatro Giovanni da Udine
25 Maggio Brescia Teatro Grande
26 Maggio Rovereto Auditorium Melotti
30 Giugno Milano Triennale Milano Teatro
26 luglio Scarlino (GR) Rocca Pisana Castello di Scarlino

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Francesco Bianconi e La Sua Stupefacente Band, torna al live. L’appuntamento è fissato per sabato 21 maggio a Roma Auditorium Parco della Musica. A Firenze lo spettacolo si è tenuto venerdì 20 maggio al Teatro Puccini, stesso giorno in cui è uscito il nuovo singolo Ciao, realizzato insieme alla cantautrice francese Clio. "Ho fatto un sacco di cose ultimamente. Oltre a Forever ho realizzato Francesco Bianconi Accade, con cover di artisti che mi piacciono e di me stesso, cioè di pezzi che ho scritto per altri interpreti e che non avevo mai inciso".
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La pausa di due anni per ricaricare le energie sta per finire per i Baustelle, nel frattempo Francesco Bianconi ha realizzato due album da solo ed è partito in tour con un nuovo entusiasmante show che non lo vede protagonista con il gruppo di Montepulciano, ma con 'La Sua Stupefacente Band' (Angelo Trabace al pianoforte; Zevi Bordovach all’harmonium, Moog e Mellotron; Alessandro Trabace al violino; Sebastiano de Gennaro alle percussioni e al vibrafono; Stefano Pilia alla chitarra; Enrico Gabrielli a sassofoni, clarinetto, sintetizzatori e flauto) Francesco che show ha allestito? "E’ un concerto suonato da musicisti meravigliosi e, come un set di classica o di jazz, è assolutamente libero, non ci sono sequenze preregistrate e il set fluisce seguendo il nostro umore e quello che suoniamo. Ci sono delle piccole accelerazioni, rallentamenti. Dentro le canzoni ci sono spazi per piccoli momenti di improvvisazione . Mi piace che sia così, con un’anima diversa ogni sera, un po’ come era la musica una volta. Non aveva senso secondo me fare uno spettacolo dal vivo che fosse troppo fedele all’incisione. Mi piace che i concerti siano i concerti e che il disco sia il disco". Un live dinamico e mai uguale? "In un’ora e mezzo di musica sarà un crescendo studiato anche dal punto di vista del volume e dell’elettricità. Partiremo un po’ più acustici e da camera e arriveremo più fragorosi verso il finale". A livello di composizione ha sempre trovato chiavi di lettura differenti dagli altri per raccontare l’oggi, come nasce quel vortice di testi che si porta dietro?
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
"Non lo so neanche io, credo dipenda dalle cose di cui uno si nutre. Una parte di letture e un’altra di esperienze di vita, tutto frullato insieme, che creano la mia modalità di espressione. Credo che in generale leggere ed essere curiosi, divoratori di stimoli di vario tipo, aiuti a fare i mestieri creativi. Bisogna essere curiosi e abbeverarsi a tante fonti. Leggere ascoltare la musica degli altri, avere le antenne ben dritte, secondo me aiuta". Come vive la poesia del fare musica? "A me piace in generale e trovo che ogni tipo di linguaggio poetico derivi dall’accostamento insolito di particelle di mondi anche molto distanti fra loro. Anche da un punto di vista puramente lessicale la poesia è l’accostamento insolito e assolutamente sorprendente di una parola del lessico più colloquiale con un termine più aulico, che non hai mai sentito. Cerco di operare così, poi T. S. Elliot lo fa meglio, ma lo scontro fra mondi lontanissimi dona quella sorta di espressione poetica che per me anima anche la musica, le canzonette". Come musicista è mai stato messo in difficoltà da qualcosa o qualcuno? "Devo dire che, con i Baustelle e senza, sono stato sempre fortunato, forse anche per merito nostro, a gestire i rapporti con le case discografiche, con le multinazionali. Alla fine siamo sempre riusciti a far capire chi eravamo e a portare i discografici ad abbracciare cose azzardate o sperimentali. Penso a un disco come Fantasma, che è una sorta di colossal per orchestra di 70 elementi, un disco mostruoso da tanti punti di vista. Sono contento perché chiunque abbia lavorato con noi abbia capito chi eravamo e io abbia potuto continuare a creare con la massima libertà di manovra. Non ho molti rimorsi, ho sempre fatto quello che mi andava di fare". Tornerà a lavorare con i Baustelle? "Stiamo lavorando insieme al prossimo disco. Intanto ho scelto, come singoli, due canzoni d’amore che ho cantato con un’altra artista: dopo il successo di Perduto insieme a te che ho interpretato con Malika Ayane, esce, sia in Francia sia in Italia Ciao, un mio duetto con la brava cantautrice francese Clio, di cui sono grande fan". Non invidia nulla ai Maneskin?
Francesco Bianconi è nato Montepulciano (Siena) il 25 maggio 1973: cantautore, musicista e scrittore italiano, è frontman del gruppo musicale toscano Baustelle
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"No, loro sono bravissimi, ma sinceramente non saprei cosa invidiargli. Sono contento di essere me stesso e di avere costruito un percorso di tutto rispetto, che continua a evolversi con impegno e gioia creativa".
Francesco Bianconi e Clio insieme nel nuovo brano ’Ciao’ in italiano e francese
Francesco Bianconi e Clio insieme nel nuovo brano ’Ciao’ in italiano e francese

La parola a Clio

"Francesco Bianconi mi ha fatto il piacere e l’onore di inviarmi la sua canzone Ciao dice Clio - e di propormi di cantarla in duo. Quando l’ho ricevuta è stato amore a prima vista: la canzone, la musicalità della lingua italiana ma anche il modo in cui Francesco riesce a far suonare le parole con la sua scrittura, il suo modo di cantare, la sua voce, la forza delle sue melodie. Siamo stati entrambi talmente soddisfatti della nostra collaborazione che c’è venuta naturale l’idea di scriverne una versione in francese". Prodotto da Amedeo Pace, mixato da Sam Evian, il brano esce in due versioni, una in italiano e una in francese in digitale nei rispettivi Paesi, e anche in vinile 45 giri in edizione limitata che contiene entrambe le versioni in entrambi i Paesi.

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20 Maggio Firenze Teatro Puccini 21 Maggio Roma Auditorium Parco della Musica 24 Maggio Udine Teatro Giovanni da Udine 25 Maggio Brescia Teatro Grande 26 Maggio Rovereto Auditorium Melotti 30 Giugno Milano Triennale Milano Teatro 26 luglio Scarlino (GR) Rocca Pisana Castello di Scarlino
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