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Home » Spettacolo » Ghali dona un’imbarcazione di salvataggio e lancia una raccolta fondi per “Mediterranea”

Ghali dona un’imbarcazione di salvataggio e lancia una raccolta fondi per “Mediterranea”

Il rapper è da sempre sensibile al tema dell'aiuto in mare dei migranti: "Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà"

Barbara Berti
20 Luglio 2022
Il rapper Ghali con la sua musica porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti

Il rapper Ghali con la sua musica porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti

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Ghali dona un’imbarcazione di salvataggio e lancia una raccolta fondi per “Mediterranea”. Ghali Amdouni, noto semplicemente come Ghali, rapper nato a Milano da genitori tunisini, è da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti. E ha, così, scelto di donare una “rescue boat” di cui dotare la “Mare Jonio“, unica nave battente bandiera italiana della “Flotta civile” di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale.

 

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Un post condiviso da Ghali (@ghali)

 

L’acquisto di una prima imbarcazione ausiliare consentirà alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. Proprio le ultime settimane, di fronte al drammatico aggravarsi delle violazioni dei diritti umani in Libia e al peggioramento della situazione sociale in Tunisia, hanno visto intensificarsi le partenze verso le coste europee. E proprio per questo ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per centinaia di donne, uomini e bambini in viaggio.

Ghali, da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti
Ghali, da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti

Ghali non solo ha donato una prima barca ma ha anche lanciato una raccolta fondi per permettere ai team rescue di “Mediterranea” di continuare a operare nelle acque del canale di Sicilia. Sui profili social dell’artista si trovano le modalità per partecipare alla raccolta fondi che sarà infatti mirata al completo rinnovamento delle dotazioni di sicurezza della “Mare Jonio”, la nave di “Mediterranea Saving Humans”: se gli obiettivi del crowdfunding saranno raggiunti la nave potrà contare su due nuovi “rescue boat”, gommoni veloci di soccorso, e dei relativi nuovi dispositivi di lancio/ammaraggio (gru davit), del gruppo elettrogeno supplementare necessario a farli funzionare e di “life raft” (battelli autogonfianti) che li integreranno.

La prima “rescue boat” che sarà acquistata con la donazione di Ghali sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa “vederci chiaro”, come la canzone contenuta nel suo nuovo album “Sensazione Ultra“. “Sono molto felice di poter fare qualcosa di concreto per una causa che ritengo fondamentale per il nostro futuro. Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà e vi chiedo, se potete, di partecipare a questa raccolta fondi. Sembra assurdo doverlo ripetere, ma tutte le vite contano e vanno salvate” commenta il rapper.

 

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Un post condiviso da Ghali (@ghali)

 

“Ringraziamo Ghali e tutte le persone che lavorano con lui – dice Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea, e già medica di bordo e capomissione a bordo della ‘Mare Jonio’ –. Abbiamo sempre sentito la sua musica, le sue parole, la sua storia come molto vicine alla nostra battaglia per i diritti fondamentali delle persone che rischiano la vita in mare, spesso in fuga da trattamenti disumani e alla ricerca di un futuro migliore. Ma da oggi Ghali è membro a pieno titolo del nostro equipaggio, in una navigazione che sarà lunga e capace di aiutare tante e tanti che sono là fuori”.

Il rapper Ghali (Instagram)
Il rapper Ghali (Instagram)

Ghali da sempre nella sua musica porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti: “In Cara Italia” cantava “Quando mi dicono vai a casa/ Rispondo sono già qua” e in “Ora d’Aria” denunciava il razzismo sistemico ancora presente nelle istituzioni del nostro paese.

Il brano più emblematico in questo senso forse è “Mamma“, una sua canzone del 2017 in cui Ghali cantava di come il Mediterraneo fosse un genitore per i popoli, pregandolo di essere clemente con le vite che vi si affidano per cercare un futuro migliore. Oggi l’artista insieme a tutti coloro che contribuiranno alla raccolta fondi ha fatto qualcosa di concreto per sperare che la situazione possa realmente migliorare. “Mare o mare, non ti agitare/Mi raccomando, portalo in salvo/ Ahi ahi ahi, mare o mare, ti prego non ti agitare o annego/ Mi raccomando che arriva, portalo in salvo a riva” recita un passo del brano “Mamma”.

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Ghali dona un'imbarcazione di salvataggio e lancia una raccolta fondi per "Mediterranea". Ghali Amdouni, noto semplicemente come Ghali, rapper nato a Milano da genitori tunisini, è da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti. E ha, così, scelto di donare una “rescue boat” di cui dotare la "Mare Jonio", unica nave battente bandiera italiana della “Flotta civile” di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale.
 
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Un post condiviso da Ghali (@ghali)

  L’acquisto di una prima imbarcazione ausiliare consentirà alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. Proprio le ultime settimane, di fronte al drammatico aggravarsi delle violazioni dei diritti umani in Libia e al peggioramento della situazione sociale in Tunisia, hanno visto intensificarsi le partenze verso le coste europee. E proprio per questo ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per centinaia di donne, uomini e bambini in viaggio.
Ghali, da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti
Ghali, da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti
Ghali non solo ha donato una prima barca ma ha anche lanciato una raccolta fondi per permettere ai team rescue di "Mediterranea" di continuare a operare nelle acque del canale di Sicilia. Sui profili social dell'artista si trovano le modalità per partecipare alla raccolta fondi che sarà infatti mirata al completo rinnovamento delle dotazioni di sicurezza della "Mare Jonio", la nave di "Mediterranea Saving Humans": se gli obiettivi del crowdfunding saranno raggiunti la nave potrà contare su due nuovi "rescue boat", gommoni veloci di soccorso, e dei relativi nuovi dispositivi di lancio/ammaraggio (gru davit), del gruppo elettrogeno supplementare necessario a farli funzionare e di “life raft” (battelli autogonfianti) che li integreranno. La prima “rescue boat” che sarà acquistata con la donazione di Ghali sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa “vederci chiaro”, come la canzone contenuta nel suo nuovo album "Sensazione Ultra". "Sono molto felice di poter fare qualcosa di concreto per una causa che ritengo fondamentale per il nostro futuro. Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà e vi chiedo, se potete, di partecipare a questa raccolta fondi. Sembra assurdo doverlo ripetere, ma tutte le vite contano e vanno salvate" commenta il rapper.
 
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  "Ringraziamo Ghali e tutte le persone che lavorano con lui – dice Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea, e già medica di bordo e capomissione a bordo della 'Mare Jonio' –. Abbiamo sempre sentito la sua musica, le sue parole, la sua storia come molto vicine alla nostra battaglia per i diritti fondamentali delle persone che rischiano la vita in mare, spesso in fuga da trattamenti disumani e alla ricerca di un futuro migliore. Ma da oggi Ghali è membro a pieno titolo del nostro equipaggio, in una navigazione che sarà lunga e capace di aiutare tante e tanti che sono là fuori”.
Il rapper Ghali (Instagram)
Il rapper Ghali (Instagram)
Ghali da sempre nella sua musica porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti: "In Cara Italia" cantava “Quando mi dicono vai a casa/ Rispondo sono già qua” e in "Ora d’Aria" denunciava il razzismo sistemico ancora presente nelle istituzioni del nostro paese. Il brano più emblematico in questo senso forse è "Mamma", una sua canzone del 2017 in cui Ghali cantava di come il Mediterraneo fosse un genitore per i popoli, pregandolo di essere clemente con le vite che vi si affidano per cercare un futuro migliore. Oggi l’artista insieme a tutti coloro che contribuiranno alla raccolta fondi ha fatto qualcosa di concreto per sperare che la situazione possa realmente migliorare. “Mare o mare, non ti agitare/Mi raccomando, portalo in salvo/ Ahi ahi ahi, mare o mare, ti prego non ti agitare o annego/ Mi raccomando che arriva, portalo in salvo a riva” recita un passo del brano "Mamma".
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