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Home » Spettacolo » Il fashion designer Jacquemus sposa Marco Maestri. Tra gli invitati anche la popstar Dua Lipa

Il fashion designer Jacquemus sposa Marco Maestri. Tra gli invitati anche la popstar Dua Lipa

Dopo 4 anni di fidanzamento i due si sono sposati in Francia. Tra gli invitati tantissimi vip come la popstar Dua Lipa e l’imprenditrice digitale Jeanne Damas

Edoardo Martini
29 Agosto 2022
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono convolati a nozze ad agosto 2022

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono convolati a nozze ad agosto 2022

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È stata una settimana di matrimoni da sogno visto che, dopo il sì tra Federica Pellegrini e Matteo Giunta a Venezia, è arrivato lo ‘Oui’ tra il fashion designer Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri, direttore dell’agenzia digitale Yoann and Marco, in Francia. La coppia sta insieme dal 2018 e la proposta di matrimonio era arrivata a giugno dell’anno scorso.

Il bacio tra Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri

La sfilata dei vip come cornice del matrimonio

I due uomini hanno scelto il paesino di Charleval, luogo di origine dei nonni dello stilista, nella regione delle Bocche del Rodano per accogliere i quasi 200 invitati, prima di proseguire le celebrazioni al castello Bonneval dove era in programma una grande festa con musica e balli. Agli amici e ai familiari degli sposi, infatti si sono aggiunte anche alcune celebrities come la popstar Dua Lipa che ha indossato il look 15 de le Papier, un abito bianco super chic impreziosito da trasparenze, l’imprenditrice digitale Jeanne Damas e le modelle Mica Argañaraz e Tina Kunakey. Più che un’attesa fuori dal municipio è stata una vera e propria sfilata visto che tutti gli invitati sono arrivati in colori chiari e accesi. Tanti flash per gli ospiti famosi, ma il momento speciale della cerimonia è stato l’arrivo del designer a braccetto della nonna Liline, elegantissima in bianco con le spalle scoperte, mentre il promesso sposo Marco è arrivato su una MG decappottabile color crema degli anni Cinquanta con la mamma Catherine.

Tra i tanti ospiti del matrimonio anche la popstar Dua Lipa

La relazione nel loro destino

La storia tre Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri inizia ufficialmente nel maggio 2018, documentata dalle immagini pubblicate su Instagram che ritraevano il designer francese insieme al creativo dell’agenzia digitale Yoann et Marco, in cui apparivano più complici che mai. Lo scorso giugno, a testimonianza di una promessa di matrimonio, la coppia aveva condiviso sui rispettivi social network una foto delle loro mani unite, con le fedine all’anulare sinistro, accompagnate dalla didascalia “I said yes” e due mesi dopo il loro sogno si è finalmente realizzato. Come diceva il cantante Luciano Ligabue “Il destino ha la sua puntualità“. Ed è stato proprio il destino a farli incontrare, visto che Marco Maestri ha creato la sua agenzia insieme al fratello Yoann, giocatore professionista di rugby che Simon aveva fotografato nel maggio 2018, in riva al mare, per annunciare il luogo e la data della sua prima sfilata di moda maschile.

Come Maestri ha raccontato tempo fa: “Simon ha deciso di fotografare mio fratello per le sue prime immagini di Jacquemus uomo e Yoann in quell’occasione gli ha parlato molto di me. Quando è tornato da Marsiglia, allora, abbiamo deciso di pranzare insieme…”. Il resto della storia la conosciamo tutti. Non a caso, in occasione della sfilata per l’autunno-inverno 2019-2020, Simon ha fatto a Marco una bella sorpresa dedicandogli una parte del set, ufficializzando agli occhi del mondo la loro relazione.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
È stata una settimana di matrimoni da sogno visto che, dopo il sì tra Federica Pellegrini e Matteo Giunta a Venezia, è arrivato lo 'Oui' tra il fashion designer Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri, direttore dell’agenzia digitale Yoann and Marco, in Francia. La coppia sta insieme dal 2018 e la proposta di matrimonio era arrivata a giugno dell’anno scorso.
Il bacio tra Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri

La sfilata dei vip come cornice del matrimonio

I due uomini hanno scelto il paesino di Charleval, luogo di origine dei nonni dello stilista, nella regione delle Bocche del Rodano per accogliere i quasi 200 invitati, prima di proseguire le celebrazioni al castello Bonneval dove era in programma una grande festa con musica e balli. Agli amici e ai familiari degli sposi, infatti si sono aggiunte anche alcune celebrities come la popstar Dua Lipa che ha indossato il look 15 de le Papier, un abito bianco super chic impreziosito da trasparenze, l’imprenditrice digitale Jeanne Damas e le modelle Mica Argañaraz e Tina Kunakey. Più che un'attesa fuori dal municipio è stata una vera e propria sfilata visto che tutti gli invitati sono arrivati in colori chiari e accesi. Tanti flash per gli ospiti famosi, ma il momento speciale della cerimonia è stato l’arrivo del designer a braccetto della nonna Liline, elegantissima in bianco con le spalle scoperte, mentre il promesso sposo Marco è arrivato su una MG decappottabile color crema degli anni Cinquanta con la mamma Catherine.
Tra i tanti ospiti del matrimonio anche la popstar Dua Lipa

La relazione nel loro destino

La storia tre Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri inizia ufficialmente nel maggio 2018, documentata dalle immagini pubblicate su Instagram che ritraevano il designer francese insieme al creativo dell'agenzia digitale Yoann et Marco, in cui apparivano più complici che mai. Lo scorso giugno, a testimonianza di una promessa di matrimonio, la coppia aveva condiviso sui rispettivi social network una foto delle loro mani unite, con le fedine all'anulare sinistro, accompagnate dalla didascalia "I said yes" e due mesi dopo il loro sogno si è finalmente realizzato. Come diceva il cantante Luciano Ligabue "Il destino ha la sua puntualità". Ed è stato proprio il destino a farli incontrare, visto che Marco Maestri ha creato la sua agenzia insieme al fratello Yoann, giocatore professionista di rugby che Simon aveva fotografato nel maggio 2018, in riva al mare, per annunciare il luogo e la data della sua prima sfilata di moda maschile. Come Maestri ha raccontato tempo fa: "Simon ha deciso di fotografare mio fratello per le sue prime immagini di Jacquemus uomo e Yoann in quell'occasione gli ha parlato molto di me. Quando è tornato da Marsiglia, allora, abbiamo deciso di pranzare insieme...". Il resto della storia la conosciamo tutti. Non a caso, in occasione della sfilata per l'autunno-inverno 2019-2020, Simon ha fatto a Marco una bella sorpresa dedicandogli una parte del set, ufficializzando agli occhi del mondo la loro relazione.
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