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Home » Spettacolo » Julianne Moore: “Con l’età mi interesso sempre meno del mio aspetto fisico”.

Julianne Moore: “Con l’età mi interesso sempre meno del mio aspetto fisico”.

L'attrice lancia un messaggio alle donne: "E' inutile angosciarsi per l'apparenza esteriore". E svela il suo segreto di bellezza

Barbara Berti
21 Luglio 2022
L'attrice Julianne Moore

L'attrice Julianne Moore

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“Con l’età mi interesso sempre meno del mio aspetto fisico”. Parola dell’attrice Julianne Moore (61 anni), nominata nei giorni scorsi presidente della giuria della 79esima edizione del Festival del cinema di Venezia, in programma al lido dal 31 agosto al 10 settembre prossimi.

Ritenuta una delle migliori attrici della sua generazione, vincitrice di un premio Oscar (nel 2015 con “Still Alice” dove interpretava una donna a cui viene diagnosticato l’Alzheimer), la Moore nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al “Sunday Times” nella quale ha parlato del suo rapporto con la bellezza e con la sua immagine, e di come questo sia cambiato con il passare degli anni.

 

L'attrice Julianne Moore (Instagram)
L’attrice Julianne Moore (Instagram)

L’icona del pubblico queer – nel corso della sua straordinaria carriera ha spesso indossato i panni di personaggi Lgbtq+ -il prossimo 3 dicembre compirà 62 anni ed è sempre bellissima. Ma l’aspetto fisico non è la sua priorità. La stessa ammette di interessarsene sempre meno. Come mai? “Immagino sia dovuto al fatto che hai altre cose a cui pensare: la famiglia, le relazioni, il lavoro” dice nell’intervista al “Sunday Times”. “Non è che non pensi più a come appaio, credo che questo sia impossibile. Tuttavia, anno dopo anno, l’apparenza diventa meno importante, e mi rendo conto che è inutile angosciarsi per questo” prosegue l’attrice, manifestando poi le insicurezze vissute durante l’adolescenza per alcune sue caratteristiche fisiche – le lentiggini e i capelli ramati – che la facevano sentire diversa dagli altri.

Julianne Moore sul red carpet di Cannes (Instagram)
Julianne Moore sul red carpet di Cannes (Instagram)

“Essendo cresciuta negli Stati Uniti, mi sembrava che nessuno avesse le lentiggini. Volevo solo assomigliare a tutti gli altri ragazzini americani abbronzati. Odiavo il fatto di essere quella che non poteva andare in spiaggia o che doveva indossare le maniche lunghe. Penso che sia rimasto un po’ con me” dice ancora il premio Oscar, spiegando di non aver cambiato col tempo il suo colore di capelli, ma di aver modificato più volte le sopracciglia, fino a “quasi farle scomparire”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Julianne Moore (@juliannemoore)

 

Nell’intervista l’attrice parla anche di sua figlia Liv, 20 anni, secondogenita avuta con il marito Bart Freundlich, con la quale di recente ha posato per una campagna di un marchio di prodotti cosmetici. “Liv ha i capelli rossi e le sopracciglia scure, e le dico: Per favore, non toccarle. Dico davvero. E non lasciare che nessun altro li tocchi” racconta Moore ricordando che da ragazza lei, invece, ha fatto di tutto alle sopracciglia: “Ho continuato a sfoltirle, sbiancarle, far loro ogni sorta di cosa, quindi sono quasi completamente scomparse“. L’attrice, mamma anche di Caleb, 24 anni, parlando della sua beauty routine quotidiana, rivela il suo piccolo segreto: “Uso una crema idratante con protezione solare ogni singolo giorno da quando avevo 23 anni”.

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  • Maura Nardi, 41 anni a novembre, ed Emanuele Loati, 25, oltre ad essere innamorati, sono due giovani transgender che, dopo una vera e propria odissea, hanno completato insieme la transizione per il cambio di sesso. E ora, nuovi documenti alla mano, coroneranno finalmente il loro sogno d’amore con le nozze.

“Con l’identità di genere non si può scendere a patti: puoi lottarci per un po’, ma alla fine devi accettare quello che sei perché in ballo c’è la tua vita”.

Emanuele e Maura si sono conosciuti 3 anni fa, proprio durante il difficile e lungo percorso che li avrebbe portati alla loro nuova identità. Da quel primo incontro, proprio come in una favola con la freccia di Cupido scoccata che non lascia scampo, i due non si sono più lasciati.

Uniti, supportandosi a vicenda senza mai smettere di amarsi, hanno affrontato tutte le difficoltà che si sono presentate e non sono state poche: prima la sofferenza emotiva (ma anche fisica) per la transizione, aggravata poi dalla burocrazia dello Stato. E dopo tante peripezie la luce è apparsa in fondo al tunnel: l’ufficio anagrafe del comune di Recanati, in provincia di Macerata, ha provveduto a rettificare i loro documenti di identità. Era l’ultimo step da superare prima del via libera al matrimonio. Ora non resta che organizzare.

Se quella di Nardi e Loati è una vicenda già particolarmente travagliata, anche se a lieto fine, per Maura le cose sono state, se possibile, ancora più difficili. Ha iniziato la transizione nel 2016 e quando ha completato il percorso, è stata la prima persona non vedente italiana a riuscirci. Da quando ha 19 anni soffre di una forma di cecità a causa dello sviluppo di una rara malattia alla retina, nel suo caso “è stato più semplice convivere con la cecità che con l’incongruenza di genere”.

E aggiunge: “Nonostante il supporto non è stata una passeggiata: ho avuto diversi momenti di sconforto e paura, altri in cui mi sono sentita in colpa per aver trascinato la mia famiglia in questo cammino così complesso. Oggi so che rifarei tutto. La ciliegina sulla torta è stata l’arrivo del mio compagno. Ora finalmente siamo pronti a sposarci e possiamo pensare a una cosa bella”.

#lucenews #recanati #nozze
  • Quello che molti temevano è purtroppo accaduto: per scoprire le interruzioni di gravidanza negli Usa le autorità stanno facendo ricorso anche ai dati personali contenuti nelle app di messaggistica e sui social. 

A destare scalpore è un caso in Nebraska, dove Celeste Burgess, 18 anni, e sua madre Jessica, 41, sono finite in tribunale per un presunto aborto illegale, con molteplici capi d’imputazione. La polizia ha presentato come prove i messaggi su Facebook che le due donne si sarebbero scambiate e a cui, con l’autorizzazione dei gestori della piattaforma – in questo caso Meta –, ha avuto accesso. Le chat private, secondo le autorità, mostrano le prove di un aborto farmacologico illegale, autogestito alla 28esima settimana di gestazione (settimo mese), e di un piano per nascondere "i resti”.

Dopo che la polizia ha ottenuto il materiale dai due mandati di perquisizione, Jessica è stata accusata di altri due reati, induzione all’aborto illegale e pratica dell’aborto come persona diversa da un medico autorizzato, per i quali si è nuovamente dichiarata non colpevole. Attualmente il Nebraska proibisce gli aborti dopo le 20 settimane, una legge in vigore da prima dell’annullamento della sentenza Roe v. Wade.

Il problema di fondo che emerge da questa e da tante altre vicende in materia di diritti ha un duplice aspetto: da una parte c’è l’obbligo di una società di fornire i dati alle forze dell’ordine che ne fanno richiesta per le indagini e dall’altra la possibilità di disporre di questi dati. 

Mai come oggi grandi aziende private possono disporre di informazioni personali relative ai propri utenti, e se queste sono utili per fermare chi commette crimini è un conto, ma se le leggi vengono modificate ciò che può essere giudicato come crimine cambia. Il caso di Celeste Burgess è solo un esempio, ma conferma anche che negare il diritto all’aborto non eradica il fenomeno, ma lo trasporta in una dimensione di illegalità e pericolo per la salute della donna.

#lucenews #lucelanazione #aborto #nebraska #abortion #usa
  • La scelta coraggiosa del calciatore croato Robert Peric-Komsic non poteva non fare il giro del mondo in un baleno. Nel fiore dell’età, e con tutta la vita davanti, a soli 23 anni ha deciso di lasciare il mondo del pallone. La sua non è stata una scelta forzata, è stata intimamente voluta, e se ha detto addio alla sua carriera è stato solo per una scelta d’amore. Dimostrando che la vita della propria madre viene prima di qualunque cosa. Prima della passione per il pallone, prima del successo, prima di ogni carriera.

“Non c’erano altre opzioni, io era l’unica possibilità, l’ultima. Ho avuto ben chiara qual era la mia missione: salvarla.”

L’attaccante del Cibalia Vinkovci non ci ha pensato due volte quando si è trattato di scegliere tra il suo futuro nel mondo calcistico e la salute della sua mamma malata. Per tanto, troppo tempo l’aveva vista lottare contro una malattia al fegato. Ora non c’era più tempo da perdere: si trattava di trovare un donatore compatibile, e al più presto. Lo stomaco della donna si stava oramai riempiendo di acqua, e questo voleva dire che le rimaneva poco tempo, secondo i medici che l’avevano in cura. Questione di qualche giorno appena. Il calciatore della seconda divisione croata era l’unico compatibile. A quel punto Peric-Komsic si è tolto la tuta, ha riposto maglietta e calzoncini da calciatore nella sua valigia e ha preso l’aereo, salendo sul primo volo con destinazione Istanbul. Lì ha trovato sua mamma Ljiljiana che l’aspettava per abbracciarlo, in fin di vita.

“Dopo aver lottato duramente per 13 anni, il vero eroe è lei. Io ho solo fatto quello che chiunque al posto mio avrebbe fatto."

Sono passati quattro mesi e più dall’intervento. Il trapianto è andato benee la signora Ljiljiana è migliorata molto da allora. Giorno dopo giorno ce l’ha messa tutta, e con una straordinaria forza di volontà, animata dall’amore di suo figlio, si sta piano piano riprendendo. E a chi si complimenta per aver fatto qualcosa di straordinario, con l’umiltà dei grandi risponde: “È stata mia madre a darmi la vita. Io l’ho solo estesa a lei”.

#lucenews #lucelanazione #donazionefegato #RobertPericKomsic #donarelavitaperamore
"Con l'età mi interesso sempre meno del mio aspetto fisico". Parola dell'attrice Julianne Moore (61 anni), nominata nei giorni scorsi presidente della giuria della 79esima edizione del Festival del cinema di Venezia, in programma al lido dal 31 agosto al 10 settembre prossimi. Ritenuta una delle migliori attrici della sua generazione, vincitrice di un premio Oscar (nel 2015 con "Still Alice" dove interpretava una donna a cui viene diagnosticato l’Alzheimer), la Moore nei giorni scorsi ha rilasciato un'intervista al "Sunday Times" nella quale ha parlato del suo rapporto con la bellezza e con la sua immagine, e di come questo sia cambiato con il passare degli anni.  
L'attrice Julianne Moore (Instagram)
L'attrice Julianne Moore (Instagram)
L'icona del pubblico queer - nel corso della sua straordinaria carriera ha spesso indossato i panni di personaggi Lgbtq+ -il prossimo 3 dicembre compirà 62 anni ed è sempre bellissima. Ma l'aspetto fisico non è la sua priorità. La stessa ammette di interessarsene sempre meno. Come mai? "Immagino sia dovuto al fatto che hai altre cose a cui pensare: la famiglia, le relazioni, il lavoro" dice nell'intervista al "Sunday Times". "Non è che non pensi più a come appaio, credo che questo sia impossibile. Tuttavia, anno dopo anno, l'apparenza diventa meno importante, e mi rendo conto che è inutile angosciarsi per questo" prosegue l'attrice, manifestando poi le insicurezze vissute durante l'adolescenza per alcune sue caratteristiche fisiche - le lentiggini e i capelli ramati - che la facevano sentire diversa dagli altri.
Julianne Moore sul red carpet di Cannes (Instagram)
Julianne Moore sul red carpet di Cannes (Instagram)
"Essendo cresciuta negli Stati Uniti, mi sembrava che nessuno avesse le lentiggini. Volevo solo assomigliare a tutti gli altri ragazzini americani abbronzati. Odiavo il fatto di essere quella che non poteva andare in spiaggia o che doveva indossare le maniche lunghe. Penso che sia rimasto un po' con me" dice ancora il premio Oscar, spiegando di non aver cambiato col tempo il suo colore di capelli, ma di aver modificato più volte le sopracciglia, fino a "quasi farle scomparire".
 
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  Nell'intervista l'attrice parla anche di sua figlia Liv, 20 anni, secondogenita avuta con il marito Bart Freundlich, con la quale di recente ha posato per una campagna di un marchio di prodotti cosmetici. "Liv ha i capelli rossi e le sopracciglia scure, e le dico: Per favore, non toccarle. Dico davvero. E non lasciare che nessun altro li tocchi" racconta Moore ricordando che da ragazza lei, invece, ha fatto di tutto alle sopracciglia: "Ho continuato a sfoltirle, sbiancarle, far loro ogni sorta di cosa, quindi sono quasi completamente scomparse". L'attrice, mamma anche di Caleb, 24 anni, parlando della sua beauty routine quotidiana, rivela il suo piccolo segreto: "Uso una crema idratante con protezione solare ogni singolo giorno da quando avevo 23 anni".
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