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Home » Spettacolo » La carica delle donne manager nella musica: Marta Donà amplia gli orizzonti de “LaTarma Records”

La carica delle donne manager nella musica: Marta Donà amplia gli orizzonti de “LaTarma Records”

Si chiama LaTarma Records, è nata nel 2015 e da anni si occupa di management di grandissimi artisti e di entertainment. Ora però diventa anche un'etichetta musicale che "non sarà di genere [...] ma eterogenea"

Barbara Berti
14 Aprile 2022
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LATARMA_MARTA_DONÀ
Marta Dona, manager de LaTarma Records

Un’etichetta discografica tutta al femminile. È “LaTarma Records” di Marta Donà, uno dei nomi più rilevanti all’interno dell’industria musicale. Seguendo artisti come Marco Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan, Antonio Dikele Distefano e fino all’anno scorso dei Måneskin (trionfando con loro all’Eurovision), Donà da anni si occupa di management e, dopo aver ampliato l’attività rivolgendosi all’entertainment, ora ha deciso di gettarsi con convinzione in un’etichetta musicale. La peculiarità? Un team di dieci donne che – come scrive su Instagram – “sanno sognare fortissimo, che osano, che ci provano sempre e che buttano il cuore oltre l’ostacolo”. L’ufficio ‘rosa’ non è una scelta deliberata “quanto piuttosto frutto di selezioni e di competenze” dichiara la manager in una recente intervista a QN spiegando che “abbiamo tantissimi collaboratori uomini, a cominciare da Carlo Lenotti della ComuniCarlo, che è nostro partner nella realizzazione della parte digital dell’azienda. Assieme abbiamo aperto pure una società di podcasting, la Dog-Ear, con l’obiettivo di raccontare certi progetti d’intrattenimento dall’interno, dal backstage”. 

LaTarma: gli esordi e quel nome un po’ così

LaTarma-Francesca Michielin
Francesca Michielin è tra i talenti seguiti da LaTarma Records (Instagram)

LaTarma è stata fondata nel 2015 e in sette anni ha triplicato il fatturato arrivando a un bilancio 2021 di un milione e 800mila euro grazie a un progetto di strutturazione che dal semplice management ha allargato il campo d’azione alla realizzazione di eventi e ora anche alla discografia. Per Donà la svolta arriva nel 2011: Marco Mengoni – che, dopo aver vinto X Factor, ha ottenuto un contratto discografico con Sony Music, dove Marta lavora come ufficio stampa – è determinato ad averla al proprio fianco. Lei è perplessa: non si sente sicura all’idea di cambiare ruolo. Lui non ascolta obiezioni, la vuole come agente, perché ha bisogno di qualcuno di cui fidarsi completamente. “Quando Marco mi ha chiesto di diventare sua manager avevo 26 anni. È andata bene e pian piano sono arrivati in azienda Francesca Michelin, Alessandro Cattelan, i Måneskin (gestiti dagli esordi fino al trionfo all’Eurovision, ndr) e, da ultimo, lo scrittore Antonio Dikele Distefano” racconta nell’intervista a QN dove ripercorre le tappe de “LaTarma” svelando che il nome viene da una passata esperienza a “tarmare” Fiorello ai tempi della sua “Edicola”.

Marco Mengoni
Marco Mengoni, nel 2011 ha voluto Donà come sua agente dopo la vittoria di X Factor

Marta Donà: “Il mio un lavoro artigianale”

“Quando mi capita di raccontare cosa faccio nella vita, le persone hanno come l’impressione che sia un lavoro molto sofisticato, magari anche noioso, attinente all’ambito degli affari, dei contratti, dei budget. È anche questo. Ma io ho sempre pensato al mio lavoro come a qualcosa di altamente artigianale: ciascun artista ha un’anima diversa ed è compito nostro tirarla fuori, esaltarla, per quanto grezza, immatura o nascosta possa essere, facendola diventare qualcosa che lo rappresenti sempre di più” racconta l’imprenditrice sul suo sito internet. E aggiunge: “Questa convinzione mi ha spinta finalmente, dopo anni di elucubrazioni, ad aprire un’etichetta discografica: LaTarma Records. L’idea di scovare giovani artisti e artiste alle prime armi e guidarli nella costruzione da zero del loro percorso artistico mi ha sempre esaltata: grazie a LaTarma mi sembra di poterlo fare più che mai”.

Un’etichetta eterogenea

Alessandro Cattelan
Anche Alessandro Cattelan nel parterre de LaTarma Records

La nuova etichetta di Donà(che ha stretto un accordo di distribuzione con BMG) non sarà un’etichetta di genere: “Adesso abbiamo firmato tre artisti che rappresentano mondi diversi tra loro. Il punto di partenza è sempre capire che valore aggiunto possiamo essere, quindi puoi sentire una cosa che sembra urban ma dentro c’è cantautorato. Insomma non vorrei che l’etichetta fosse verticale, ma eterogenea” dice la manager.
Nella musica italiana, e in particolare nel mondo della discografia, la presenza femminile è in costante aumento. Le prime a farsi strada sono state Caterina Caselli e Claudia Mori (zia della Donà, ndr), poi sono arrivate tante altre, come Adele Di Palma (che oggi ha in scuderia Gianna Nannini ed Enrico Nigiotti), Paola Zukar (manager di Fabri Fibra, Marracash, Clementino, Madame). E, poi Fabrizia Cerciello, personal manager di Laura Pausini, mentre Ginevra Gulinelli segue il cantautore Cesare Cremonini. E altre ancora. “Speriamo che questa ondata di imprenditrici femminili rappresenti un punto di partenza“, si augura la Donà.

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Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
LATARMA_MARTA_DONÀ
Marta Dona, manager de LaTarma Records
Un'etichetta discografica tutta al femminile. È "LaTarma Records" di Marta Donà, uno dei nomi più rilevanti all’interno dell’industria musicale. Seguendo artisti come Marco Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan, Antonio Dikele Distefano e fino all'anno scorso dei Måneskin (trionfando con loro all'Eurovision), Donà da anni si occupa di management e, dopo aver ampliato l'attività rivolgendosi all'entertainment, ora ha deciso di gettarsi con convinzione in un'etichetta musicale. La peculiarità? Un team di dieci donne che – come scrive su Instagram – "sanno sognare fortissimo, che osano, che ci provano sempre e che buttano il cuore oltre l’ostacolo". L'ufficio 'rosa' non è una scelta deliberata "quanto piuttosto frutto di selezioni e di competenze" dichiara la manager in una recente intervista a QN spiegando che "abbiamo tantissimi collaboratori uomini, a cominciare da Carlo Lenotti della ComuniCarlo, che è nostro partner nella realizzazione della parte digital dell’azienda. Assieme abbiamo aperto pure una società di podcasting, la Dog-Ear, con l’obiettivo di raccontare certi progetti d’intrattenimento dall’interno, dal backstage". 

LaTarma: gli esordi e quel nome un po' così

LaTarma-Francesca Michielin
Francesca Michielin è tra i talenti seguiti da LaTarma Records (Instagram)
LaTarma è stata fondata nel 2015 e in sette anni ha triplicato il fatturato arrivando a un bilancio 2021 di un milione e 800mila euro grazie a un progetto di strutturazione che dal semplice management ha allargato il campo d'azione alla realizzazione di eventi e ora anche alla discografia. Per Donà la svolta arriva nel 2011: Marco Mengoni – che, dopo aver vinto X Factor, ha ottenuto un contratto discografico con Sony Music, dove Marta lavora come ufficio stampa – è determinato ad averla al proprio fianco. Lei è perplessa: non si sente sicura all’idea di cambiare ruolo. Lui non ascolta obiezioni, la vuole come agente, perché ha bisogno di qualcuno di cui fidarsi completamente. "Quando Marco mi ha chiesto di diventare sua manager avevo 26 anni. È andata bene e pian piano sono arrivati in azienda Francesca Michelin, Alessandro Cattelan, i Måneskin (gestiti dagli esordi fino al trionfo all’Eurovision, ndr) e, da ultimo, lo scrittore Antonio Dikele Distefano" racconta nell'intervista a QN dove ripercorre le tappe de "LaTarma" svelando che il nome viene da una passata esperienza a "tarmare" Fiorello ai tempi della sua "Edicola".
Marco Mengoni
Marco Mengoni, nel 2011 ha voluto Donà come sua agente dopo la vittoria di X Factor

Marta Donà: "Il mio un lavoro artigianale"

"Quando mi capita di raccontare cosa faccio nella vita, le persone hanno come l’impressione che sia un lavoro molto sofisticato, magari anche noioso, attinente all’ambito degli affari, dei contratti, dei budget. È anche questo. Ma io ho sempre pensato al mio lavoro come a qualcosa di altamente artigianale: ciascun artista ha un’anima diversa ed è compito nostro tirarla fuori, esaltarla, per quanto grezza, immatura o nascosta possa essere, facendola diventare qualcosa che lo rappresenti sempre di più" racconta l'imprenditrice sul suo sito internet. E aggiunge: "Questa convinzione mi ha spinta finalmente, dopo anni di elucubrazioni, ad aprire un’etichetta discografica: LaTarma Records. L’idea di scovare giovani artisti e artiste alle prime armi e guidarli nella costruzione da zero del loro percorso artistico mi ha sempre esaltata: grazie a LaTarma mi sembra di poterlo fare più che mai".

Un'etichetta eterogenea

Alessandro Cattelan
Anche Alessandro Cattelan nel parterre de LaTarma Records
La nuova etichetta di Donà(che ha stretto un accordo di distribuzione con BMG) non sarà un'etichetta di genere: "Adesso abbiamo firmato tre artisti che rappresentano mondi diversi tra loro. Il punto di partenza è sempre capire che valore aggiunto possiamo essere, quindi puoi sentire una cosa che sembra urban ma dentro c'è cantautorato. Insomma non vorrei che l'etichetta fosse verticale, ma eterogenea" dice la manager. Nella musica italiana, e in particolare nel mondo della discografia, la presenza femminile è in costante aumento. Le prime a farsi strada sono state Caterina Caselli e Claudia Mori (zia della Donà, ndr), poi sono arrivate tante altre, come Adele Di Palma (che oggi ha in scuderia Gianna Nannini ed Enrico Nigiotti), Paola Zukar (manager di Fabri Fibra, Marracash, Clementino, Madame). E, poi Fabrizia Cerciello, personal manager di Laura Pausini, mentre Ginevra Gulinelli segue il cantautore Cesare Cremonini. E altre ancora. "Speriamo che questa ondata di imprenditrici femminili rappresenti un punto di partenza", si augura la Donà.
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