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“Lo specchio di Lorenzo”: il corto animato sull'autismo che mostra il mondo con gli occhi di un bimbo magico

di ROBERTO DAVIDE PAPINI -
20 aprile 2021
CartoneAutismo

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"Un racconto che possa mostrare agli adulti il diverso modo di vedere che può avere un bambino con sindrome autistica. E anche un messaggio di fiducia e di forza per dare a quel bambino altri strumenti per vivere completamente nel mondo ma pur sempre nella sua unica maniera". Un obiettivo davvero ambizioso, ma centrato in pieno dal produttore Cristian Jezdic (fondatore e amministratore delegato di beQ entertainment) e da Rai Ragazzi con, 'Lo specchio di Lorenzo', un cortometraggio animato disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

Il produttore Cristian Jezdic è il fondatore e amministratore delegato di beQ entertainment

Proprio su iniziativa di Jezdic (che è anche vicepresidente di Cartoon Italia, l'associazione dei produttori di animazione) e grazie a collaborazioni di alto livello, ha preso forma questo lavoro toccante ed emozionante. Un bell'esempio di come, anche attraverso l'animazione, sia possibile raccontare storie impegnative e di come i cartoon possano essere strumento di inclusione sociale.

La stanza diventa bosco

Nel mondo di Lorenzo, un bambino di 7 anni, niente è come appare realmente. Tutto si trasforma, gli umani spaventosi vengono sostituiti da animali, le stanze diventano boschi e il coraggio si traduce nel ritornello di 'Heroes', brano rappresentativo del modo in cui il protagonista vede il fratello maggiore. Tutto quello che piace a Lorenzo ha colori caldi, rassicuranti, luminosi; in opposizione, i momenti di disagio e paura sono bui e freddi. Quello in cui vive il piccolo è il mondo creato dalla bolla del suo autismo, che gli impedisce di comunicare, isolandolo. Un giorno, però, questa bolla verrà squarciata da qualcosa di nuovo, un piccolo specchio. Così, quando Lorenzo trova il coraggio di guardarci dentro, vede sé stesso e il mondo che lo circonda senza paura, imparando gradualmente a comunicare e parlare attraverso il suo riflesso, grazie all'aiuto dell'amica Sofia e del fratello "supereroe" Michele.

"Un tocco dolce nella sofferenza"

"E' stato faticoso fare questo prodotto - spiega Sauro Tronconi che ha scritto il soggetto - perché quella dell'autismo è una realtà di tantissima sofferenza per le famiglie. Io facevo fatica a pensare di fare un prodotto dove non saltasse fuori anche questo, ma era importante anche dare un tocco dolce, facendo capire che ci sono delle possibilità positive”. Tronconi, studioso di antropologia, filosofia e psicologia umanistica, ha lavorato a stretto contatto con Vera Stoppioni, neuropsichiatra, e Chiara Tamburini, psicoterapeuta, del Centro Autismo Età Evolutiva della Regione Marche.

Angela Conigliaro, una regista emergente, è la sceneggiatrice de "Lo specchio di Lorenzo"

A dare il 'tocco dolce' è stata anche Angela Conigliaro, regista emergente di grande talento che è anche sceneggiatrice del cortometraggio, partendo da una domanda: “L’immagine comune dei disturbi dello spettro autistico è un individuo con lo sguardo perso nel vuoto, chiuso nel suo mondo impenetrabile. Per tutti coloro chiusi fuori da quel mondo è impossibile anche solo immaginare cosa si trova al suo interno. E se fosse possibile 'vedere' questo mondo impenetrabile?”. Avvalendosi delle illustrazioni dalla forte impronta onirica di Sarah Khoury (autrice di una serie di libri per bambini), che firma la direzione artistica del film, e utilizzando il colore per evidenziare le emozioni di Lorenzo, la regista dà modo al pubblico di immergersi nel mondo emotivo del bambino.

"Quelle piccole vittorie"

Conigliaro sottolinea che "questo film si rivolge a tutte le famiglie che ogni giorno provano con coraggio e forza incredibili ad abbattere queste barriere, combattendo il senso di inadeguatezza, la paura del futuro incerto, la frustrazione dei numerosi tentativi falliti e gioendo di ogni piccolo progresso. È un film dedicato alle piccole vittorie, che sorprendono e fanno commuovere. È un invito a ricordare che, con la chiave giusta, qualunque porta può essere aperta".

Sauro Tronconi, studioso di antropologia, filosofia e psicologia umanistica, ha scritto il soggetto del protagonista Lorenzo

Grazie all’animazione, insomma, possiamo entrare nel mondo di Lorenzo e vedere e sentire quello che vede e sente lui. Seguendolo attraverso squarci di poesia animata, possiamo capire e immedesimarci. "L'animazione è un linguaggio potentissimo, così come il fumetto. La storia umana è fatta di fumetti, dalle grotte di Lascaux alle nostre chiese. Credo molto nella potenza dell'immagine", dice Tronconi. Il film è impreziosito da 'Heroes', una delle composizioni più celebri di David Bowie e Brian Eno, interpretata da Elio. Oltre ad essere la canzone 'mantra' del protagonista, il brano è rappresentativo della sua visione del fratello maggiore, inizialmente il suo unico “ponte” con il mondo esterno e quindi il suo eroe. Le musiche sono state scritte da Rocco Tanica e Diego Maggi. "Ho aderito al progetto – spiega Elio – perché la qualità è alta e perché l’autismo è ancora sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone. È importante che tutti conoscano la gravità e le dimensioni del problema, che si può affrontare efficacemente solo con l’aiuto di tutti".

Gli innamorati e il Muro

"In Heroes è il Muro di Berlino, simbolo della guerra fredda, a rappresentare l’ostacolo fra due innamorati separati che vivono nelle due parti di Berlino - spiega Jezdic -, We can be heroes, just for one day (Possiamo essere eroi, solo per un giorno). Ne 'Lo specchio di Lorenzo' il muro che separa il protagonista dalla realtà è molto più di difficile da abbattere". "Eppure - ci dice Tronconi e conferma Elio - questo muro se non abbattuto può essere mitigato, e la qualità di vita delle persone con sindrome autistica può molto migliorare". Il cortometraggio dura 13 minuti e si sviluppa col "viaggio" del piccolo Lorenzo e delle persone della sua vita. Attraverso il riflesso dello specchio, portando ogni cosa in una realtà alternativa più diretta, meno mediata, più reale. È la scoperta del mondo di Lorenzo; è la scoperta di come "le differenti realtà del vivere e dell’avere coscienza di sé si possano mischiare senza per questo perdere nulla della dimensione dell’esistere" dice Tronconi.

"Inclusività, dal racconto alla realtà"

"Sono profondamente orgoglioso di aver realizzato questo progetto, che mi sta particolarmente a cuore. Dare voce ai bambini autistici e renderli protagonisti di una forma narrativa come il cinema d’animazione sono per me un onore e un’esperienza indimenticabile - conclude Jezdic - Il caloroso riscontro del pubblico, soprattutto dei diretti interessati che ci hanno scritto messaggi molto commoventi, è per me e per beQ l'inizio di una rotta precisa del genere di produzioni alle quali essere tendenzialmente più interessati. Per il futuro ho in mente anche di sviluppare il progetto facendo dell’inclusività non solo un principio di cui raccontare ma anche una 'vera realtà' che veda coinvolta la produzione e realizzazione del progetto globale de Lo specchio di Lorenzo".