"Un racconto che possa mostrare agli adulti il diverso modo di vedere che può avere un bambino con
sindrome autistica. E anche un messaggio di fiducia e di forza per dare a quel bambino altri strumenti per vivere completamente nel mondo ma pur sempre nella sua unica maniera". Un obiettivo davvero ambizioso, ma centrato in pieno dal produttore
Cristian Jezdic (fondatore e amministratore delegato di
beQ entertainment) e da
Rai Ragazzi con,
'Lo specchio di Lorenzo', un cortometraggio animato disponibile sulla piattaforma di
RaiPlay.
Il produttore Cristian Jezdic è il fondatore e amministratore delegato di beQ entertainment
Proprio su iniziativa di Jezdic (che è anche vicepresidente di Cartoon Italia, l'associazione dei produttori di animazione) e grazie a collaborazioni di alto livello, ha preso forma questo lavoro toccante ed emozionante. Un bell'esempio di come, anche attraverso l'animazione, sia possibile raccontare
storie impegnative e di come i cartoon possano essere strumento di
inclusione sociale.
La stanza diventa bosco
Nel mondo di Lorenzo, un bambino di 7 anni,
niente è come appare realmente. Tutto si trasforma, gli umani spaventosi vengono sostituiti da animali, le stanze diventano boschi e il coraggio si traduce nel ritornello di
'Heroes', brano rappresentativo del modo in cui il protagonista vede il fratello maggiore. Tutto quello che piace a Lorenzo ha colori caldi, rassicuranti, luminosi; in opposizione, i momenti di disagio e paura sono bui e freddi. Quello in cui vive il piccolo è il mondo creato dalla
bolla del suo autismo, che gli impedisce di comunicare, isolandolo. Un giorno, però, questa bolla verrà squarciata da qualcosa di nuovo, un piccolo specchio. Così, quando Lorenzo trova
il coraggio di guardarci dentro, vede sé stesso e il mondo che lo circonda senza paura, imparando gradualmente a comunicare e parlare attraverso il suo
riflesso, grazie all'aiuto dell'amica Sofia e del fratello "supereroe" Michele.
"Un tocco dolce nella sofferenza"
"E' stato faticoso fare questo prodotto - spiega
Sauro Tronconi che ha scritto il soggetto - perché quella dell'
autismo è una realtà di tantissima
sofferenza per le famiglie. Io facevo fatica a pensare di fare un prodotto dove non saltasse fuori anche questo, ma era importante anche dare un tocco dolce, facendo capire che ci sono delle possibilità positive”. Tronconi, studioso di antropologia, filosofia e psicologia umanistica, ha lavorato a stretto contatto con
Vera Stoppioni, neuropsichiatra, e
Chiara Tamburini, psicoterapeuta, del Centro Autismo Età Evolutiva della Regione Marche.
Angela Conigliaro, una regista emergente, è la sceneggiatrice de "Lo specchio di Lorenzo"
A dare il 'tocco dolce' è stata anche
Angela Conigliaro, regista emergente di grande talento che è anche sceneggiatrice del cortometraggio, partendo da una domanda: “L’immagine comune dei disturbi dello spettro autistico è un individuo con lo
sguardo perso nel vuoto, chiuso nel suo mondo impenetrabile. Per tutti coloro chiusi fuori da quel mondo è impossibile anche solo immaginare cosa si trova al suo interno. E se fosse possibile 'vedere' questo mondo impenetrabile?”. Avvalendosi delle illustrazioni dalla forte impronta onirica di
Sarah Khoury (autrice di una serie di libri per bambini), che firma la direzione artistica del film, e utilizzando
il colore per evidenziare le emozioni di Lorenzo, la regista dà modo al pubblico di immergersi nel mondo emotivo del bambino.
"Quelle piccole vittorie"
Conigliaro sottolinea che "questo film si rivolge a tutte
le famiglie che ogni giorno provano con coraggio e forza incredibili ad abbattere queste
barriere, combattendo il senso di inadeguatezza, la paura del futuro incerto, la frustrazione dei numerosi tentativi falliti e gioendo di ogni piccolo progresso. È un film dedicato alle
piccole vittorie, che sorprendono e fanno commuovere. È un invito a ricordare che, con la chiave giusta, qualunque porta può essere aperta".
Sauro Tronconi, studioso di antropologia, filosofia e psicologia umanistica, ha scritto il soggetto del protagonista Lorenzo
Grazie all’animazione, insomma, possiamo entrare nel mondo di Lorenzo e vedere e sentire quello che vede e sente lui. Seguendolo attraverso squarci di poesia animata, possiamo
capire e immedesimarci. "L'animazione è un linguaggio potentissimo, così come il fumetto. La storia umana è fatta di fumetti, dalle grotte di Lascaux alle nostre chiese. Credo molto nella
potenza dell'immagine", dice Tronconi. Il film è impreziosito da '
Heroes', una delle composizioni più celebri di
David Bowie e
Brian Eno, interpretata da
Elio. Oltre ad essere la canzone 'mantra' del protagonista, il brano è rappresentativo della sua visione del fratello maggiore, inizialmente il suo
unico “ponte” con il mondo esterno e quindi il suo eroe. Le musiche sono state scritte da
Rocco Tanica e
Diego Maggi. "Ho aderito al progetto – spiega Elio – perché la qualità è alta e perché l’autismo è ancora sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone. È importante che tutti conoscano la gravità e le dimensioni del problema, che si può affrontare efficacemente solo con l’aiuto di tutti".
Gli innamorati e il Muro
"In Heroes è il Muro di Berlino, simbolo della guerra fredda, a rappresentare l’
ostacolo fra due innamorati separati che vivono nelle due parti di Berlino - spiega Jezdic -,
We can be heroes, just for one day (Possiamo essere eroi, solo per un giorno). Ne 'Lo specchio di Lorenzo' il
muro che separa il protagonista dalla realtà è molto più di difficile da abbattere". "Eppure - ci dice Tronconi e conferma Elio - questo muro se non abbattuto può essere mitigato, e la
qualità di vita delle persone con sindrome autistica può molto migliorare". Il cortometraggio dura 13 minuti e si sviluppa col
"viaggio" del piccolo Lorenzo e delle persone della sua vita. Attraverso il riflesso dello specchio, portando ogni cosa in una realtà alternativa più diretta, meno mediata, più reale. È
la scoperta del mondo di Lorenzo; è la scoperta di come "le
differenti realtà del vivere e dell’avere coscienza di sé si possano mischiare senza per questo perdere nulla della dimensione dell’esistere" dice Tronconi.
"Inclusività, dal racconto alla realtà"
"Sono profondamente
orgoglioso di aver realizzato questo progetto, che mi sta particolarmente a cuore. Dare voce ai bambini autistici e renderli protagonisti di una forma narrativa come il cinema d’animazione sono per me un onore e un’esperienza indimenticabile - conclude Jezdic - Il caloroso
riscontro del pubblico, soprattutto dei diretti interessati che ci hanno scritto messaggi molto commoventi, è per me e per beQ l'inizio di una rotta precisa del genere di produzioni alle quali essere tendenzialmente più interessati. Per il futuro ho in mente anche di sviluppare il progetto facendo dell’inclusività non solo un principio di cui raccontare ma anche una
'vera realtà' che veda coinvolta la
produzione e realizzazione del progetto globale de Lo specchio di Lorenzo".