Il cambiamento climatico è un problema da affrontare il prima possibile. Per smuovere le acque di un immobilismo colpevole due attivisti si sono incollati ad un capolavoro di 200 anni alla National Gallery di Londra. Letteralmente. Questa è stata l’ultima di una serie di proteste dirompenti del gruppo ambientalista britannico Just Stop Oil.
“Voglio lavorare nelle arti non interromperle”: il grido disperato dello studente
Listen to why Eben took this action today.
Just Stop Oil has been targeting art, as well as sport as it is part of our collective culture.
We love our history and culture too much to just allow it all to be destroyed.
Join the resistance – https://t.co/7BzUVS02dZ pic.twitter.com/3c7sX8QSdl
— JustStopOil (@JustStop_Oil) July 4, 2022
“C’è del sangue sulla mani del nostro governo”
La National Gallery ha affermato che il dipinto è stato rimosso in seguito all’incidente e da allora è stato esaminato dai restauratori. “‘The Hay Wain’ ha subito lievi danni alla sua cornice”, ha detto la galleria in una nota, aggiungendo che il dipinto torna in esposizione da martedì 5 luglio. Fondata all’inizio del 2022, Just Stop Oil ha intrapreso diverse proteste di alto profilo negli ultimi mesi. A marzo, una partita di calcio della Premier League è stata interrotta quando un manifestante si è legato a uno dei pali. Il mese scorso, quattro dei sostenitori del gruppo hanno ricoperto di vernice rossa il muro esterno e i gradini del quartier generale del Tesoro del governo generale britannico. Nel comunicato rilasciato dal gruppo lunedì, Hunt ha affermato che le proteste cesseranno solo quando “il governo del Regno Unito farà una dichiarazione significativa che metterà fine alle nuove licenze di petrolio e gas. In definitiva, i nuovi combustibili fossili sono un progetto di morte del nostro governo”, avrebbe detto lo studente di psicologia. “Quindi sì, c’è della colla sulla cornice di questo dipinto, ma c’è del sangue sulle mani del nostro governo“, conclude il 23enne.