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Love Actually, l'associazione Pro Vita & Famiglia contro la visione del film alle elementari

In una scuola di Prato proiettata la commedia durante l'ora di educazione sessuale. La denuncia: "Le scena hanno traumatizzato gli alunni"

di BARBARA BERTI -
9 gennaio 2023
La locandina della commedia "Love Actually"

La locandina della commedia "Love Actually"

Il film “Love Actually” a Prato fa infuriare l’associazione “Pro Vita & Famiglia”. La pellicola, che proprio nel 2023 compie vent’anni, è stata proiettata in una scuola elementare di Prato e la cosa non è andata giù alla Onlus che “opera in favore dei bambini, delle madri e dei padri, difende il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, promuove la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e sostiene la libertà e priorità educativa dei genitori”. In una nota, a firma Donatella Isca, referente del Circolo territoriale della Toscana di “Pro Vita & Famiglia”, l’associazione tuona: “E’ proprio necessario proporre ai bambini delle scuole elementari dei corsi di educazione sessuale? La domanda, retorica, sorge spontanea dopo quanto successo in una scuola di Prato, dove una maestra ha fatto vedere il film ‘Love Actually (L'amore davvero)’, con chiare ed esplicite scene sessuali”. Come sostiene “Pro Vita & Famiglia” dopo “le proteste dei genitori infuriati la docente si è scusata, affermando di non sapere dei contenuti e del bollino giallo, quindi per minori di 14 anni, del film”. Alcuni genitori avrebbero affermato senza mezzi termini che la commedia avrebbe “traumatizzato i bambini”. Tuttavia la psicologa della scuola, alla quale è stato immediatamente chiesto un parere professionale, avrebbe smentito tale affermazione, parlando tutt’al più di turbamento. Tra le scene ‘incriminate’, quelle che vedono i personaggi di John e Judy – interpretati rispettivamente da Martin Freeman e Joanna Page – posare come controfigure per film hard, cercando poi di emularle nei gesti.
Una scena di "Love Actually" con Hugh Grant

Una scena di "Love Actually" con Hugh Grant

Per Donatella Isca, al di là del caso specifico, “è assurdo e pericoloso proporre qualsivoglia progetto sessuale o di educazione sessuale o all’affettività per bambini così piccoli, che hanno ancora un immaginario innocente e con categorie cognitive che ancora non permettono loro di assorbire in maniera equilibrata e critica insegnamenti così delicati e, dunque, riservati per adulti”. Isca auspica che sul caso di Prato “siano presi i dovuti provvedimenti e si accertino tutte le responsabilità della docente” e comunque quanto accaduto dovrebbe far riflettere “sulla deriva di ipersessualizzazione che sta investendo il mondo dei minori”. Secondo Isca “è drammatico, infatti, come in tutta Italia si sia abbassata sensibilmente l’età del primo rapporto sessuale. Scuola e docenti, soprattutto di bambini così piccoli, dovrebbero fare di tutto per scongiurare questi pericoli e non, al contrario, veicolare contenuti, progetti e immagini sulla sessualità”.
Una delle scene di "Love Actually" che avrebbe turbato i bambini

Una delle scene di "Love Actually" che avrebbe turbato i bambini

Per altri motivi, ma il sistema scolastico italiano finisce nel mirino anche di una famiglia finlandese. Elin Mattsson (42 anni) e suo marito (46), genitori di quattro figli, di 15, 14, 6 e 3 anni, in una lettera al quotidiano “SiracusaNews” si dicono pentiti di essersi trasferiti a Siracusa dopo essersi resi conto del livello scolastico nel Paese. Per la coppia la scuola italiana è inadeguata, carente, obsoleta e poco europea. Così la famiglia ha deciso di lasciare la Sicilia e trasferirsi in Spagna per assicurare ai figli il giusto percorso scolastico.