Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » Marco Mengoni, primo Water Equal Tour con Wami: negli stadi per il progetto in Tanzania

Marco Mengoni, primo Water Equal Tour con Wami: negli stadi per il progetto in Tanzania

Ogni spettatore dei concerti garantirà 250 litri d'acqua potabile ad una famiglia nel villaggio di Kiteto, per un totale di oltre 30 milioni di litri d’acqua

Edoardo Martini
15 Giugno 2022
Marco Mengoni

Marco Mengoni

Share on FacebookShare on Twitter

Sale l’attesa per MARCO NEGLI STADI, il primo waterequal tour al mondo realizzato con WAMI, ‘l’acqua con una missione‘: trasformare un gesto quotidiano in qualcosa che abbia un vero e proprio impatto positivo per il mondo. Un grande progetto, che bilancerà l’impronta idrica di tutti coloro che parteciperanno alle tappe del tour di Marco Mengoni, e ha visto la realizzazione di un acquedotto in Tanzania per rendere questa preziosissima risorsa più accessibile.

I bambini dei villaggi tanzaniani entusiasti per il progetto

Mengoni, l’artista attento alle tematiche di sostenibilità ambientale

L’iniziativa sottolinea l’attenzione del cantautore alle tematiche di sostenibilità ambientale e rispetto per le risorse del nostro Pianeta; un lungo percorso di sensibilizzazione e impegno che negli anni lo ha visto protagonista con gesti concreti come l’album Materia (Terra) realizzato – primo in Italia – con greenbox 100% plastic free o il tour alla scoperta delle bellezze del nostro paese realizzato ad impatto minimo e con la compensazione delle minime emissioni di CO2 necessarie.

Come funziona l’iniziativa? Ogni spettatore dei concerti garantirà 250 litri d’acqua potabile – il consumo giornaliero procapite in Italia– ad una famiglia nel villaggio di Kiteto, per un totale di oltre 30 milioni di litri d’acqua.

Il villaggio di Kiteto si trova nel nord della Tanzania, abitato dalle popolazioni Masai, in un distretto, dedito prevalentemente ad agricoltura e allevamento, in cui gran parte della popolazione non ha accesso all’acqua; in alcune zone dell’area di Kiteto le famiglie impiegano più di tre ore per la sua raccolta, necessaria, non solo per questioni igieniche ma anche per le attività agricole che ne richiedono grandi quantitativi. Per questo motivo molte famiglie utilizzano fonti non sicure, spesso non sanificando l’acqua. L’accesso diretto all’acqua potabile significa condizioni igieniche più sicure e minor spreco di risorse.

WAMI è l’acqua con una missione: nasce nel 2016 con l’obiettivo di trasformare un gesto quotidiano come bere acqua in qualcosa di straordinario: un impatto positivo nel mondo

“Un gesto semplice e spesso dato per scontato come il bere acqua, riserve invece un sacco di potenzialità” commenta così il founder di WAMI

“Un gesto semplice e spesso dato per scontato come il bere acqua, riserva invece un sacco di potenzialità: siamo orgogliosi di aver creato un progetto così importante con un progetto come Marco negli stadi, che vede protagonista un artista da sempre estremamente attento alle tematiche che ci stanno a cuore. Crediamo che il waterequal tour riesca ad esprimere al meglio ciò in cui crediamo: è davvero possibile portare un cambiamento concreto nel mondo, trasformando le azioni quotidiane in qualcosa di straordinario”, commenta Giacomo Stefanini, Founder di WAMI.

Il waterequal è promosso da Green Nation (il reparto internazionale di Live Nation- produttore del tour Marco negli Stadi- dedicato alla sostenibilità) ed è il più recente ed innovativo progetto di WAMI, che dal 2016 si impegna per un accesso libero, equo e sostenibile all’acqua potabile.

Scegliere WAMI è fondamentale. Infatti ogni volte che viene scelto, la startup dona 100 litri di acqua potabile a diversi progetti idrici che ha attivato nel mondo, con la missione di cambiarlo un litro alla volta.

Collaborazione che va al di là del tour. Sarà infatti disponibile sempre all’interno dell’App “Marco Mengoni” uno speciale kit dedicato alle scuole realizzato con WAMI, che possa spiegare e sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’impronta idrica e sulla necessità di non sprecare le risorse del Pianeta.

Potrebbe interessarti anche

Classe 1969, Fiona May (una delle atlete più importanti nella storia dell’atletica italiana e non solo), è originaria di Slough, Inghilterra
Spettacolo

Fiona May salta in scena con ‘La prova contraria’: “Razzismo? Ni…”

25 Marzo 2023
Wolfgang Porsche, 79 anni, chiede il divorzio alla moglie Claudia Huebner, 74 anni (a sx) e si avvicina all'amica storica Gabriela Prinzessin zu Leiningen, 59 anni (a dx)
Attualità

Porsche chiede il divorzio alla moglie: lei soffre di demenza

23 Marzo 2023
Anziana con morbo di Alzheimer: i ricercatori americani studiano le correlazioni tra mutamenti nel tessuto della retina e quelle nel cervello
Scienze e culture

Negli occhi i primi segni dell’Alzheimer: “Finestra sul cervello”

26 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Sale l'attesa per MARCO NEGLI STADI, il primo waterequal tour al mondo realizzato con WAMI, 'l’acqua con una missione': trasformare un gesto quotidiano in qualcosa che abbia un vero e proprio impatto positivo per il mondo. Un grande progetto, che bilancerà l’impronta idrica di tutti coloro che parteciperanno alle tappe del tour di Marco Mengoni, e ha visto la realizzazione di un acquedotto in Tanzania per rendere questa preziosissima risorsa più accessibile.
I bambini dei villaggi tanzaniani entusiasti per il progetto

Mengoni, l'artista attento alle tematiche di sostenibilità ambientale

L’iniziativa sottolinea l’attenzione del cantautore alle tematiche di sostenibilità ambientale e rispetto per le risorse del nostro Pianeta; un lungo percorso di sensibilizzazione e impegno che negli anni lo ha visto protagonista con gesti concreti come l’album Materia (Terra) realizzato – primo in Italia - con greenbox 100% plastic free o il tour alla scoperta delle bellezze del nostro paese realizzato ad impatto minimo e con la compensazione delle minime emissioni di CO2 necessarie. Come funziona l'iniziativa? Ogni spettatore dei concerti garantirà 250 litri d’acqua potabile – il consumo giornaliero procapite in Italia– ad una famiglia nel villaggio di Kiteto, per un totale di oltre 30 milioni di litri d’acqua. Il villaggio di Kiteto si trova nel nord della Tanzania, abitato dalle popolazioni Masai, in un distretto, dedito prevalentemente ad agricoltura e allevamento, in cui gran parte della popolazione non ha accesso all’acqua; in alcune zone dell’area di Kiteto le famiglie impiegano più di tre ore per la sua raccolta, necessaria, non solo per questioni igieniche ma anche per le attività agricole che ne richiedono grandi quantitativi. Per questo motivo molte famiglie utilizzano fonti non sicure, spesso non sanificando l’acqua. L’accesso diretto all’acqua potabile significa condizioni igieniche più sicure e minor spreco di risorse.
WAMI è l’acqua con una missione: nasce nel 2016 con l’obiettivo di trasformare un gesto quotidiano come bere acqua in qualcosa di straordinario: un impatto positivo nel mondo

"Un gesto semplice e spesso dato per scontato come il bere acqua, riserve invece un sacco di potenzialità" commenta così il founder di WAMI

“Un gesto semplice e spesso dato per scontato come il bere acqua, riserva invece un sacco di potenzialità: siamo orgogliosi di aver creato un progetto così importante con un progetto come Marco negli stadi, che vede protagonista un artista da sempre estremamente attento alle tematiche che ci stanno a cuore. Crediamo che il waterequal tour riesca ad esprimere al meglio ciò in cui crediamo: è davvero possibile portare un cambiamento concreto nel mondo, trasformando le azioni quotidiane in qualcosa di straordinario”, commenta Giacomo Stefanini, Founder di WAMI. Il waterequal è promosso da Green Nation (il reparto internazionale di Live Nation- produttore del tour Marco negli Stadi- dedicato alla sostenibilità) ed è il più recente ed innovativo progetto di WAMI, che dal 2016 si impegna per un accesso libero, equo e sostenibile all'acqua potabile. Scegliere WAMI è fondamentale. Infatti ogni volte che viene scelto, la startup dona 100 litri di acqua potabile a diversi progetti idrici che ha attivato nel mondo, con la missione di cambiarlo un litro alla volta. Collaborazione che va al di là del tour. Sarà infatti disponibile sempre all’interno dell’App “Marco Mengoni” uno speciale kit dedicato alle scuole realizzato con WAMI, che possa spiegare e sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’impronta idrica e sulla necessità di non sprecare le risorse del Pianeta.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto