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Home » Spettacolo » Matilda De Angelis su ansia e acne: “Bisogna imparare a essere vulnerabili”

Matilda De Angelis su ansia e acne: “Bisogna imparare a essere vulnerabili”

Sui social l'attrice racconta in lacrime le sue zone d’ombra: "Gli standard di perfezione mi hanno intossicato la mente"

Barbara Berti
13 Luglio 2022
L'attrice Matilda De Angelis (Instagram)

L'attrice Matilda De Angelis (Instagram)

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C’è chi lotta con il peso, chi non ama i propri capelli, chi combatte per avere una pelle migliore. Da qualche tempo le star non hanno più paura di condividere con i propri fan le battaglie quotidiane perché dietro le luci scintillanti dello spettacolo ci sono i problemi, grandi e meno grandi. La cellulite, così come l’acne, sono ‘democratiche’, colpiscono Vip e Nip allo stesso modo. Vietato, però, chiudersi in se stessi. Lo dice Matilda De Angelis, l’attrice nata a Bologna l’11 settembre 1995 e nota per il ruolo della protagonista femminile nel film “Veloce come il vento” con Stefano Accorsi per la regia di Matteo Rovere ma anche per le più recenti interpretazioni nella serie tv internazionale “The Undoing – Le verità non dette” (al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant) e per il personaggio di “Gabriella” nel film “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” su Netflix.

Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)

L’attrice soffre di acne e più volte ha condiviso il problema e il suo stato d’animo su Instagram dove ha un seguito di circa 650mila follower. L’ultimo sfogo proprio in queste ore. “Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare. Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un ‘equilibrio’ a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene” scrive l’attrice su Instagram, postando una serie di scatti che la ritraggono in momenti di difficoltà, in lacrime.

Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)

“Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa” scrive ancora la 26enne. Poi aggiunge: “Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale, ecc) mi ha intossicato la mente”. Così il messaggio finale: “Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi“.

Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)

Anche altri personaggi famosi hanno spesso raccontato di soffrire di problemi alla pelle lanciando sempre messaggi skin positivity. Lo ha fatto più volte Aurora Ramazzotti: la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti da diversi anni combatte una dura battaglia contro l’acne e, anche se ha provato diversi trattamenti, i segni rossi sul viso stentano ad andar via. E più volte si è mostrata con i brufoli perché la perfezione non esiste, la vera bellezza sta nell’essere se stessi e nell’accettarsi così come si è.

Aurora Ramazzotti (Instagram)
Aurora Ramazzotti (Instagram)

Altro caso: Giulia De Lellis. L’influencer, oltre a documentare la sua battaglia sui social, ha sdoganato l’acne alla Mostra del Cinema di Venezia 2020: nonostante il make up professionale, sul viso dell’ex volto di “Uomini e donne” si vedevano i brufoli. “Non abbiate mai paura di mostrare le vostre perfette imperfezioni. E se qualcuno non va oltre a quest’ultime non abbattetevi, non lasciate questa persona galleggiare nella sua ignoranza ma fatele capire che dietro l’apparenza c’è una persona, si celano dei sentimenti, sempre” aveva scritto sui social in quella occasione.

Giulia De Lellis alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 (Instagram)
Giulia De Lellis alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 (Instagram)

Ma l’acne è comune anche tra a Hollywood e dintorni. L’attrice Emma Stone è tra le star che ha pubblicamente raccontato di averne sofferto a 17 anni a causa degli ormoni e poi dello stress. Dei suoi problemi di pelle Cameron Diaz ne ha parlato nel libro “The Body Book” in cui ha raccontato che nel suo caso è riuscita a guarire dall’acne, contro cui ha lottato per anni, grazie a un’alimentazione diversa e più sana. La top model Kendall Jenner (sorella di Kim Kardashian) si è mostrata con l’acne in occasione dei Golden Globes di qualche anno fa, poi successivamente in un’intervista uscita su “Allure” ha dettagliato la sua battaglia contro i problemi di pelle iniziata quando aveva 14 anni.

E la lista potrebbe continuare all’infinito visto che l’acne è la malattia della pelle più comune negli Stati Uniti e l’ottava più diffusa al mondo. Oltre 40 milioni di persone, senza distinzioni di sesso o di età, sono colpite ogni anno da qualche forma di acne, e quasi l’85% degli individui tra i 12 e i 24 anni soffre di acne. Anche se si tratta di un problema estremamente diffuso, è fin troppo spesso sottovalutato. Proprio per questo motivo, da qualche anno il mese di giugno è stato nominato l’Acne Awareness Month, cioè il mese nazionale sulla consapevolezza dell’acne.

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
C’è chi lotta con il peso, chi non ama i propri capelli, chi combatte per avere una pelle migliore. Da qualche tempo le star non hanno più paura di condividere con i propri fan le battaglie quotidiane perché dietro le luci scintillanti dello spettacolo ci sono i problemi, grandi e meno grandi. La cellulite, così come l'acne, sono 'democratiche', colpiscono Vip e Nip allo stesso modo. Vietato, però, chiudersi in se stessi. Lo dice Matilda De Angelis, l'attrice nata a Bologna l'11 settembre 1995 e nota per il ruolo della protagonista femminile nel film "Veloce come il vento" con Stefano Accorsi per la regia di Matteo Rovere ma anche per le più recenti interpretazioni nella serie tv internazionale "The Undoing - Le verità non dette" (al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant) e per il personaggio di "Gabriella" nel film "L’incredibile storia dell’Isola delle Rose" su Netflix.
Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)
L'attrice soffre di acne e più volte ha condiviso il problema e il suo stato d'animo su Instagram dove ha un seguito di circa 650mila follower. L'ultimo sfogo proprio in queste ore. "Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare. Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un 'equilibrio' a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene" scrive l'attrice su Instagram, postando una serie di scatti che la ritraggono in momenti di difficoltà, in lacrime.
Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)
"Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa" scrive ancora la 26enne. Poi aggiunge: "Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale, ecc) mi ha intossicato la mente". Così il messaggio finale: "Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi".
Matilda De Angelis (Instagram)
Matilda De Angelis (Instagram)
Anche altri personaggi famosi hanno spesso raccontato di soffrire di problemi alla pelle lanciando sempre messaggi skin positivity. Lo ha fatto più volte Aurora Ramazzotti: la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti da diversi anni combatte una dura battaglia contro l'acne e, anche se ha provato diversi trattamenti, i segni rossi sul viso stentano ad andar via. E più volte si è mostrata con i brufoli perché la perfezione non esiste, la vera bellezza sta nell'essere se stessi e nell'accettarsi così come si è.
Aurora Ramazzotti (Instagram)
Aurora Ramazzotti (Instagram)
Altro caso: Giulia De Lellis. L'influencer, oltre a documentare la sua battaglia sui social, ha sdoganato l'acne alla Mostra del Cinema di Venezia 2020: nonostante il make up professionale, sul viso dell'ex volto di "Uomini e donne" si vedevano i brufoli. "Non abbiate mai paura di mostrare le vostre perfette imperfezioni. E se qualcuno non va oltre a quest’ultime non abbattetevi, non lasciate questa persona galleggiare nella sua ignoranza ma fatele capire che dietro l’apparenza c’è una persona, si celano dei sentimenti, sempre" aveva scritto sui social in quella occasione.
Giulia De Lellis alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 (Instagram)
Giulia De Lellis alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 (Instagram)
Ma l'acne è comune anche tra a Hollywood e dintorni. L'attrice Emma Stone è tra le star che ha pubblicamente raccontato di averne sofferto a 17 anni a causa degli ormoni e poi dello stress. Dei suoi problemi di pelle Cameron Diaz ne ha parlato nel libro "The Body Book" in cui ha raccontato che nel suo caso è riuscita a guarire dall’acne, contro cui ha lottato per anni, grazie a un’alimentazione diversa e più sana. La top model Kendall Jenner (sorella di Kim Kardashian) si è mostrata con l’acne in occasione dei Golden Globes di qualche anno fa, poi successivamente in un’intervista uscita su "Allure" ha dettagliato la sua battaglia contro i problemi di pelle iniziata quando aveva 14 anni. E la lista potrebbe continuare all'infinito visto che l'acne è la malattia della pelle più comune negli Stati Uniti e l’ottava più diffusa al mondo. Oltre 40 milioni di persone, senza distinzioni di sesso o di età, sono colpite ogni anno da qualche forma di acne, e quasi l'85% degli individui tra i 12 e i 24 anni soffre di acne. Anche se si tratta di un problema estremamente diffuso, è fin troppo spesso sottovalutato. Proprio per questo motivo, da qualche anno il mese di giugno è stato nominato l’Acne Awareness Month, cioè il mese nazionale sulla consapevolezza dell’acne.
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