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Home » Spettacolo » Miguel Bosé a nudo nella serie tv che racconta la vita privata e la carriera dell’artista

Miguel Bosé a nudo nella serie tv che racconta la vita privata e la carriera dell’artista

Il biopic in sei puntate svela punti di forza e debolezze del cantautore. Nel cast anche Valeria Solarino nei panni della madre Lucia

Barbara Berti
2 Novembre 2022
Miguel Bosé (Instagram)

Miguel Bosé (Instagram)

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Miguel Bosé, cantautore, attore ed ex ballerino spagnolo naturalizzato italiano, si racconta a cuore aperto nella nuova serie biopic “Bosé”, disponibile su Paramount+ dal 3 novembre. Circondato da un alone di mistero e fascino, Bosé (66 anni) è sempre stato una persona molto riservata: per la prima volta l’artista abbatte i muri della sua incredibile vita svelando i suoi punti di forza e le sue debolezze, offrendo così al pubblico uno sguardo intimo sulla sua carriera.

Miguel Bosé, cantautore, attore ed ex ballerino spagnolo naturalizzato italiano (Instagram)
Miguel Bosé, cantautore, attore ed ex ballerino spagnolo naturalizzato italiano (Instagram)

Fin dalla nascita, Miguel Bosé era destinato alla grandezza, nonostante le rigide convenzioni imposte dalla Spagna, suo paese natale, negli anni Sessanta. Suo padre, Luis Miguel Dominguín, era tradizionale e conservatore e una figura di spicco della corrida spagnola, mentre sua madre, Lucia Bosé, era una grande star del cinema italiano, sofisticata e moderna nei modi. Bosé ha preso il carattere forte del padre, la bellezza della madre, la ribellione e l’eleganza di entrambi.

Nel 1968 la tumultuosa relazione dei genitori di Bosé giunge al termine dopo 13 anni e decidono di separarsi, uno scandalo all’epoca per la Spagna conservatrice. All’età di 11 anni, la separazione ha un grande impatto su Bosé, segnando l’inizio del cambiamento della sua personalità in un personaggio seducente e dirompente, tratti caratteriali che userà per scuotere il mondo un decennio più tardi.

Il poster della serie “Bosé”, disponibile su Paramount+ dal 3 novembre
Il poster della serie “Bosé”, disponibile su Paramount+ dal 3 novembre

Bosé, pur avendo avuto in passato relazioni con donne (la più importante con Ana Obregón), è dichiaratamente omosessuale. Suo padre, però, lo voleva “macho e donnaiolo” tanto che pare che sia stato proprio l’uomo a spingerlo a perdere la verginità con una donna, forzandolo ad avere un liaison con un’allora giovane Amanda Lear.

Per 26 anni è stato legato allo scultore Nacho Palau e durante la relazione hanno avuto quattro figli, per madre surrogata: Bosé nel 2011 ha annunciato pubblicamente, tramite Facebook e Twitter, di esser diventato papà di due gemelli, Diego e Tadeo, mentre nel 2013 ha rivelato alla rivista spagnola “Shangay” di essere padre di altri due gemelli, Ivo e Telmo. Nel 2018, quando è arrivata la rottura dal compagno, è iniziata una vera e propria battaglia legale per i bambini.

Miguel Bosé durante la presentazione della serie "Bosé" (Instagram)
Miguel Bosé durante la presentazione della serie “Bosé” (Instagram)

Ad aprile 2021, dopo un silenzio durato alcuni anni, si è raccontato in una lunga intervista al tv spagnola “La Sexta”, suscitando non poche polemiche. “Sono un negazionista del Covid”, ha rivendicato il cantante ammettendo di aver avuto, nel decennio ’80-’90, “anni selvaggi in cui ho scoperto il lato oscuro che abbiamo tutti: droghe, sesso selvaggio, sostanze”. Bosé ha ammesso di aver “pensato che fosse una parte necessaria, legata alla creatività”, fino a quando non si è reso conto che era “diventata una dipendenza quotidiana” e ha iniziato a perdere la sua grazia e a causare seri problemi. “Sono arrivato a consumare quasi due grammi al giorno, più il fumo di erba, l’ecstasy. Ho smesso tutto lo stesso giorno, sette anni fa”.

Il cast della serie Bosé

Ogni episodio della serie (sei in totale) è incentrato su una diversa canzone di Miguel Bosé e ripercorre momenti cruciali della vita dell’artista attraverso dei flashback. Il racconto si svolge durante la promozione del suo album multi-platino “Papito”, un momento speciale per l’artista che decide di realizzare un sogno a lungo rimandato: diventare padre.

Nella serie Bosé è interpretato da José Pastor e Iván Sánchez, che lo ritraggono in diversi momenti della sua vita. Il cast comprende Nacho Fresneda nel ruolo del padre di Bosé, Luis Miguel Dominguín, mentre Valeria Solarino è la madre, Lucia Bosé, e Alicia Borrachero si cala nei panni della Tata, una figura centrale nella vita del cantante.

Bosé con gli attori José Pastor e Iván Sánchez che nella serie interpretano proprio l'artista in momenti diversi della vita (Instagram)
Bosé con gli attori José Pastor e Iván Sánchez che nella serie interpretano proprio l’artista in momenti diversi della vita (Instagram)

Nella serie ci sono anche Ana Torrent che interpreta Rosario Primo de Rivera, l’ultima moglie di Luis Miguel Dominguín; Hugo Fuertes, che interpreta Miguel da piccolo e l’attrice cubana Mariela Garriga che interpreta Giannina Facio, un’attrice e produttrice costaricana che ebbe una relazione con Miguel Bosé mentre frequentava Julio Iglesias, quest’ultimo interpretato da Miguel Ángel Muñoz.

Ana Jara e Débora Izaguirre interpretano Rosa Lagarrigue, manager e amica di Miguel da 40 anni, in diverse fasi della sua vita. Inoltre, Gabriel Guevara presta il volto a Nacho Duato, un coreografo spagnolo ed ex ballerino di danza classica che è stato direttore artistico della Compagnia Nazionale di Danza per 20 anni e ha incontrato l’artista all’età di 18 anni. I due furono immediatamente attratti l’uno dall’altro, vissero insieme a New York negli anni Ottanta e rimangono amici intimi ancora oggi.

Raquel Salamanca interpreta Ana Obregón, la famosa attrice e conduttrice televisiva spagnola il cui primo fidanzato fu proprio Bosé e che è rimasta grande amica della superstar internazionale. Mentre Oscar Higares interpreta Domingo Dominguín, lo zio preferito di Bosé.

La serie originale Paramount+ è stata prodotta da Paramount, in collaborazione con Shine Iberia (Banijay Iberia), Elefantec Global e Legacy Rock. La serie è stata diretta da Miguel Bardem e Fernando Trullols e scritta da Ángeles González Sinde, Isabel Vázquez y Boris Izaguirre.

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  • Una clinica convenzionata rifiuta un paziente “perché senza fissa dimora e analfabeta”. Succede a Palermo. A denunciare il fatto è la Fp Cgil Palermo, che parla di “gravissimo atto di discriminazione” e chiede al presidente della Regione, Renato Schifani, di avviare un’indagine – ci sarà un’ispezione dell’assessorato competente – per accertare i fatti “perché violazioni così gravi di rango costituzionale non debbano più succedere”.

La vicenda riguarda un clochard 67enne con un femore rotto a causa di un incidente automobilistico, che era stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Palermo dove è rimasto per alcune ore in barella. Terminate le visite il medico ha disposto il ricovero prima di sottoporlo a un intervento chirurgico. Il posto in ospedale però non c’è ma grazie a un giro di telefonate, come previsto dal sistema, si trova disponibilità alla Casa di cura Latteri. Che prima accetta il paziente e poi lo rimanda indietro con questa motivazione: “In atto non è possibile ricoverare il paziente nella nostra struttura in quanto risulta analfabeta, senza parenti e dimora”.

Sulla vicenda arriva, tramite una nota, anche la versione della clinica convenzionata. “La direzione della casa di Cura Valsalva Latteri di Palermo – si legge in una nota – precisa che secondo le normative vigenti può prestare le cure a pazienti che siano in grado di poter dare il loro libero e informato consenso alle cure, diversamente da quanto è tenuta a garantire una area di emergenza pubblica che dovendo prestare istituzionalmente le prime cure può derogare a ciò per il bene del paziente. Nel caso di pazienti non collaboranti si richiede almeno l’assenso del parente più prossimo”. 

Sul rifiuto al ricovero, la clinica dice che “le condizioni di coscienza del paziente, la mancanza di riferimenti familiari che potessero sostituirsi nella espressione dell’indispensabile consenso alle cure, la sua condizione sociale, avrebbero necessitato dell’attivazione dei servizi sociali, che vista l’ora dell’arrivo dello stesso nel tardo pomeriggio non sarebbero stati rintracciabili”. 

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #palermo #discriminazione
  • Jacinda Ardern, premier della Nuova Zelanda, ha rassegnato le dimissioni da capo del governo e convocato nuove elezioni per il 14 ottobre. 

«Ho dato tutta me stessa per essere primo ministro, ma mi è anche costato molto. Non posso e non devo fare questo lavoro se non ho il pieno di energie». 

L’ex premier ha precisato che resterà in carica fino al prossimo 7 febbraio, quindi proseguirà con il suo mandato di deputata fino alle elezioni di fine anno. 

«Avere un ruolo così privilegiato comporta responsabilità, tra cui quella di sapere in quale momento sei la persona giusta per stare al comando e anche in quale momento non lo sei» ha spiegato, specificando che si tratta di una decisione su cui stava riflettendo dall
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In occasione dell’uscita del nuovo album “Rush!” i quattro ragazzi si sono giurati “unione” eterna nel nome del rock and roll e ognuno di loro ha promesso solennemente agli altri di rimanere insieme per sempre.

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Miguel Bosé, cantautore, attore ed ex ballerino spagnolo naturalizzato italiano, si racconta a cuore aperto nella nuova serie biopic “Bosé”, disponibile su Paramount+ dal 3 novembre. Circondato da un alone di mistero e fascino, Bosé (66 anni) è sempre stato una persona molto riservata: per la prima volta l’artista abbatte i muri della sua incredibile vita svelando i suoi punti di forza e le sue debolezze, offrendo così al pubblico uno sguardo intimo sulla sua carriera.
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