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Milena Vukotic, eleganza e talento in scena da oltre sessant'anni: "La Pina? Una maschera sempre attuale"

L'attrice, conosciuta anche per aver interpretato la moglie di Fantozzi, ricorda gli esordi: "Non facili perché non rientravo nei canoni di bellezza standard. Ma ogni ruolo mi ha fatto crescere"

di BARBARA BERTI -
17 dicembre 2022
L'attrice Milena Vukotic

L'attrice Milena Vukotic

Dagli esordi nella danza classica, alle difficoltà con i primi ruoli da attrice perché non rientrava nei canoni standard della bellezza, dai personaggi più iconici che hanno fatto la storia del cinema all’avventura televisiva di "Ballando con le stelle", senza dimenticare il grande amore per il teatro. Milena Vukotic (87 anni), oltre sessant’anni di carriera alle spalle e tanti progetti futuri, è un’instancabile professionista, una straordinaria interprete di spettacolo, dotata di talento sopraffino, grande umiltà e tanta eleganza.
L'attrice Milena Vukotic (87 anni)

L'attrice Milena Vukotic (87 anni)

Attualmente è in giro per i teatri italiani con “la storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali” ovvero “A spasso con Daisy” (Produzione Spettacoli Teatrali), la divertente commedia che fa tappa al Politeama Pratese (Prato) sabato 17 dicembre alle 21 (con replica il 18 dicembre alle 16). Nell’occasione riceverà il premio Anct “Paolo Emilio Poesio” alla carriera assegnatole nel 2020 dall’Associazione nazionale critici di teatro, ma mai consegnato a causa delle restrizioni della pandemia. Le date successive la porteranno il 20 dicembre a Campobasso, il 5 gennaio a Magione (Perugia), il 6 gennaio a Viareggio (Lucca) e il 7 gennaio a Torino.
“A spasso con Daisy” (Produzione Spettacoli Teatrali): la divertente commedia che fa tappa al Politeama Pratese (Prato) sabato 17 dicembre

“A spasso con Daisy” (Produzione Spettacoli Teatrali): la divertente commedia che fa tappa al Politeama Pratese (Prato) sabato 17 dicembre

Dopo il successo del film, premiato con quattro Oscar, il regista Guglielmo Ferro riporta la storia a teatro (l’opera è tratta dal testo di Alfred Uhry, vincitore nel 1988 del premio Pulitzer per la drammaturgia e riadattata da Mario Scaletta) con un’elegante Vukotic nel ruolo di Miss Daisy Werthan mentre Salvatore Marino veste i panni del suo autista di colore Hoke (nel film è interpretato da un ottimo Morgan Freeman). A completare il cast, Maximilian Nisi nel ruolo del figlio non più giovane di Daisy, Boolie. Chi è la sua Daisy? “E’ un personaggio con tante sfumature, una donna schietta, diretta, ma anche umana, malinconica e sensibile. E’ una donna che arrivata a un certo punto della sua vita rifiuta di perdere la sua indipendenza e individualità. Il figlio le impone un autista nero e lei è contraria a questa imposizione, non tanto per il colore della pelle quanto perché le pare di non essere più autonoma. Così all’inizio è arrogante ma piano piano e grazie all’umorismo ebraico cambia atteggiamento. In un’ora e mezzo di spettacolo si raccontano vent’anni di vita, in questo lasso di tempo Daisy si affezione all’umile autista che con il suo modo di fare intelligente conquista il rispetto e l’affetto di Daisy. Alla fine sono due persone emarginate, lei è ricca ma sola, lui è di colore”. Quale è l’aspetto che più le piace di Daisy? “La sua energia e il coraggio di lottare contro il mondo esteriore”. E’ uno spettacolo ambientato nel secondo Dopoguerra in America ma che affronta tematiche attuali e universali, dal razzismo ai pregiudizi alla convivenza all’interno della stessa comunità di etnie diverse… “Assolutamente sì, purtroppo. La nostra società ha fatto passi da giganti in certi campi, per esempio la scienza, ma sul tema del razzismo siamo sempre allo stesso punto: non riusciamo ad accettare e comprendere le differenze. Anche se si cerca di negarlo o di chiamarlo in altro modo, il razzismo è ancora presente. E le varie guerre attualmente in corso ne sono la riprova”.
Milena Vukotic a "Ballando con le stelle" insieme al maestro Simone Di Pasquale (Instagram)

Milena Vukotic a "Ballando con le stelle" insieme al maestro Simone Di Pasquale (Instagram)

Una carriera lunga oltre sessanta anni: si ricorda gli esordi? “Ho iniziato nel mondo della danza, nel ‘Grand Ballet du Marquis de Cuevas’ a Parigi, solo dopo sono passata alla recitazione. Grazie alla danza ho viaggiato e mi sono formata, tra tutte le arti è la più difficile, non puoi fingere”. E la recitazione come è arrivata? “Dopo aver visto il film di Federico Fellini ‘La strada’, ho deciso di lasciare Parigi e venire a Roma, dove peraltro ero nata e dove c’era la mia mamma, e così è cominciata la mia vita artistica in Italia. La danza l’ho frequentata un po’ anche appena arrivata qui, ma ero protesa verso l’arte drammatica: dopo aver visto il film di Fellini il mio desiderio era quello di poter lavorare con lui”. E da lì sono nati grandi incontri… “Sì ma all’inizio non è stato facile. I primi ruoli erano di contorno, non avevano il fisico da ‘femme fatale’, non rientravo in certi canoni di bellezza. Diciamo che non ero un’attrice di moda. Certo, il percorso non è stato sempre liscio, ma ho avuto modo di mettermi alla prova con tanti altri ruoli e ne sono contenta perché ho imparato tanto”.
Milana Vukotic e Paolo Villaggio in Fantozzi subisce ancora (1983)

Milana Vukotic e Paolo Villaggio in Fantozzi subisce ancora (1983)

Tra i ruoli più iconici c’è la Pina, la moglie di Fantozzi: oggi secondo lei un personaggio così sarebbe politicamente corretto? “La Pina è un personaggio senza tempo. Paolo Villaggio ha invento una maschera moderna. Sì, erano personaggi grotteschi ma attuali: il perdente che inanella una serie di disavventure, la figlia bruttina e la moglie umile, sottomessa ma amorevole e affettuosa. Secondo lei, oggi non esistono più persone così? Io credo di sì. Paolo è stato geniale perché ha saputo raccontare la realtà, in modo esagerato ma reale trasformando i personaggi in una sorta di cartoni animati”. E’ stata anche la moglie del Conte Mascetti… “Sì, con Ugo Tognazzi è stata una bella avventura. Ho lavorato con lui in ‘Amici Miei’ ma anche in altri film. Sul set con lui mi sono sempre trovata bene”. Altra moglie, stavolta di Lino Banfi in “Un medico in famiglia”. Che ricordi ha? “Con Lino ci conosciamo da una vita, abbiamo fatto vari film insieme, i famosi film di ‘Serie B’, le commedie leggere. Nonna Erica era un personaggio interessante, che si è andato a sviluppare man mano nel corso delle stagioni della serie. Quando si lavora per tanti anni insieme è come stare in famiglia. Ancora oggi ci sentiamo, ci vediamo, vado a mangiare nella sua orecchietteria a Roma e abbiamo ancora la speranza di ritrovarci su un nuovo set. Si era parlato anche di realizzare un’altra stagione di ‘Un Medico in Famiglia’, al momento non c’è stata, in futuro chissà…”.
Lino Banfi e Milena Vukotic in "Un medico in famiglia"

Lino Banfi e Milena Vukotic in "Un medico in famiglia"

Nel 2019 ha partecipato a “Ballando con le Stelle” in coppia con Simone Di Pasquale. Che esperienza è stata? “Un atto di incoscienza. Quando mi è arrivata la proposta ho accettato senza pensarci, mi sono buttata. Sì, da ragazza mi sono formata con la danza classica ma riprendere dopo tanti anni e cimentarmi in generi che non avevo mai fatto non è stato semplice. E’ stata un’esperienza molto positiva, affrontata con grande piacere che mi ha dato la possibilità di allargare gli orizzonti”. Ha lavorato con tutti i più grandi: c’è qualcuno che ancora le manca? “Sì, tanti. Per esempio Nanni Moretti e Gianni Amelio. Recentemente poi ho visto ‘La stranezza’ di Roberto Andò e devo dire che mi piacerebbe molto lavorare con lui. Chissà… intanto ho fatto una piccola parte nel film ‘Dante’ di Pupi Avati con cui non avevo lavorato prima e ne sono molto felice”. Prossimi impegni? “A teatro con ‘Così è se vi pare’ di Pirandello dove sarò la Signora Frola. A parte la grandezza di questo testo, molto emozionante per me è il fatto che tanti anni fa lo interpretai nella parte della ragazza giovane, con Rina Morelli e Paolo Stoppa, in una delle prime cose che ho fatto a teatro. E questo nuovo spettacolo è una sfida alla quale tengo moltissimo, con la regia di Geppy Gleijeses, con Pino Micol e Gianluca Ferrato. La tournée 3 parte febbraio dal teatro Goldoni di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna”.