A Naomi Campbell il premio “La Moda Veste La Pace” direttamente consegnato dalla figlia di Nelson Mandela. Il prossimo 21 marzo, nella “Giornata Mondiale contro il Razzismo” a Spazio Europa (gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea) di via IV Novembre a Roma, si svolgerà la decima edizione del premio internazionale “La Moda Veste la Pace” ideato dal fondatore di “African Fashion Gate APS” Nicola Paparusso e che sin dagli esordi vanta il patrocinio della Camera nazionale della moda italiana e dell’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del consiglio dei Ministri.
Tra i premiati c’è la top model Naomi Campbell “per aver intrapreso e sostenuto con continuità una campagna contro il razzismo nella moda e oltre”. E sarà direttamente Makaziwe Mandela, figlia del premio Nobel e presidente onorario di African Fashion Gate (Afg), assieme Marietou Dione presidente di Afg, a consegnare il riconoscimento alla “Venere nera”, diventata mamma a 51 anni, a maggio 2021. Oltre a essere una fashion icon, un’attrice e cantante, Naomi Campbell è attivista e fondatrice di “Fashion For Relief”, un’organizzazione no profit che collabora con altre charities e fondazioni, ma anche il nome di un evento che dal 2005 raccoglie fondi destinati a cause umanitarie globali. La modella, inoltre, è molto attiva nel campo sociale sostenendo diversi progetti benefici: è portavoce della campagna “Diversity Coalition” che denuncia la discriminazione del fashion system nei confronti delle modelle nere, è stata in prima fila per aiutare i sopravvissuti all’uragano Katrina del 2005, lotta contro la povertà in Africa. Tra le sue ultime iniziative anche “Emerge” che si propone di sostenere l’istruzione di giovani talenti creativi e imprenditoriali su cui investire, con particolare attenzione al fronte africano. Insomma, la supermodella è molto impegnata contro il razzismo (nella moda e non solo) e da sempre si lascia ispirare ai principi di Nelson Mandela, che l’aveva soprannominata la sua nipote onoraria.
Tutti i premiati
Oltre alla top model Naomi Campbell, i premi andranno anche al direttore della “Stampa” Massimo Giannini per la sua “sensibilità sociale”, a Renzo Rosso, fondatore e presidente del Gruppo Otb, e Arianna Alessi, vice presidente di Otb Foundation, per i progetti a supporto di giovani e donne, ma anche per aver accolto in Italia rifugiati ucraini dando loro alloggio, cibo e lavoro. E anche a Jean-Christophe Babin amministratore delegato del Gruppo Bulgari per l’impegno profuso nel promuovere i valori di uguaglianza e diversità. Premio anche per Luisa Panconesi presidente del Comitato Evento “LuisaViaRoma x Unicef” per aver realizzato importanti attività a sostegno di programmi Unicef per i bambini. Riconoscimenti poi a Piero Piazzi, presidente di “Women Management” e Massimo Leonardelli, amministratore delegato di Leonardelli PR per il loro impegno come ambasciatore e presidente di “To.Get. There”, la Ets da loro fondata, attiva in Uganda e Sud Sudan in aiuto a bambini orfani e sieropositivi, con il supporto delle suore comboniane e degli specializzandi del Policlinico Gemelli di Roma.
African Fashion Gate
Con rappresentanti in Europa, Africa, Nord e Sud America, “African Fashion Gate” è un laboratorio permanente di iniziative culturali e interventi concreti contro le superstiti forme ed episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della moda, delle arti, dello spettacolo e dello sport.
Da alcuni anni AFG organizza a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo e sotto il suo Alto Patronato e in Roma presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, il Premio “La Moda Veste la Pace”, un riconoscimento pubblico conferito a figure meritevoli dei suddetti settori che si sono distinte per l’impegno verso l’inclusione o contro la discriminazione e il razzismo. “African Fashion Gate” firma inoltre l’appuntamento annuale “La Moda Veste la Pace” alle Arti Decorative del Louvre, in coincidenza con la settimana della moda parigina, e dal gennaio 2019 anche a Minsk, in Bielorussia, con l’intento di lanciare un appello volto a chiedere alle autorità di stabilire una moratoria ufficiale sulle esecuzioni e di commutare le condanne a morte di tutti i prigionieri nel braccio della morte.
Premio La Moda Veste la Pace
Ad oggi il premio e stato assegnato a icone del fashion system come a Franca Sozzani compianta direttrice di “Vogue Italia”, agli stilisti Valentino Garavani, Giorgio Armani, Vivienne Westwood, al presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, a Santo Versace e a figure appartenenti ad altri settori come Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Paolo Del Brocco amministratore delegato di Rai Cinema, alla giornalista italo-pakistana Sabika Shah Povia, al campione mondiale di motociclismo Franco Morbidelli, al calciatore della Roma Ebrima Darboe, al tiktoker Khaby Lame, al gruppo musicale Simple Minds e a Makaziwe Mandela, figlia del Premio Nobel per la Pace e Presidente del Sudafrica Nelson Mandela che dal 18 luglio 2022 è diventata presidente onorario di AFG.
L’opera, disegnata da Axel P, raffigura la silhouette di una modella africana alata da un ramo di ulivo a significare la vittoria sul pregiudizio e sulle discriminazioni e ci ricorda, attraverso l’impronta digitale di cui è costituito il corpo, l’insopprimibile diritto alla nostra identità. Il premio “La Moda Veste la Pace” è stato progettato e realizzato interamente in Italia dal maestro Davide Simone secondo i principi dell’eco-design e dello sviluppo sostenibile e rappresenta, oltre a un premio, un impegno per l’ambiente.