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Home » Spettacolo » Platinette colpito da ictus. Le sue condizioni

Platinette colpito da ictus. Le sue condizioni

L'agente di Mauro Coruzzi, conduttore e personaggio tv, fa sapere che sono in corso una serie di accertamenti

Barbara Berti
17 Marzo 2023
Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)

Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)

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Platinette colpito da ictus. Mauro Coruzzi, in arte Platinette, “martedì 14 marzo ha avuto un ictus ischemico. Fortunatamente è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico. Le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti”. A diffondere la notizia è il suo agente per rassicurare i fan.

Nato a Langhirano nel 1955, in provincia di Parma, conduttore radiofonico e tv, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore, Coruzzi è stato lanciato come Platinette dal “Maurizio Costanzo show”. Alla fine degli anni Novanta, Coruzzi è stato spesso ospite del salotto più famoso della tv dove si è fatto notare al pubblico presentandosi sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino. Ma oltre al look, Coruzzi si è distinto per l’umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si esprimeva durante la trasmissione.

Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)
Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)

Ha condotto per vari anni “Platinissima” su Radio Deejay e ha partecipato a diversi programmi tv come ospite, giudice e opinionista. Tra gli ultimi impegni, nel 2021, ha partecipato – come Mauro Coruzzi, e non come Platinette – nei panni di concorrente alla seconda edizione de “Il cantante mascherato”. Nel corso della carriera ha pubblicato alcuni libri e inciso dischi, partecipando due volte al Festival di Sanremo: nel 2012 (come ospite dei Matia Bazar) e nel 2015 (in qualità di concorrente in coppia con Grazia Di Michele) con il brano “Io sono una finestra”. Qualche settimana ha partecipato a diversi programmi per rendere omaggio a Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio. L’ultima apparizione in tv risale a sabato scorso, nel programma “Italiasì”, condotto da Marco Liorni su Raiuno, dove fa parte del cast fisso dal 2018.

Nel corso degli anni hanno fatto molto discutere le sue prese di posizione su varie questioni legate al mondo Lgbt in Italia, e in particolare la sua opposizione al matrimonio tra persone dello stesso sesso, all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, alla maternità surrogata e ai Pride. Ha inoltre criticato l’istituzione delle unioni civili in Italia e il Ddl Zan.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Platinette colpito da ictus. Mauro Coruzzi, in arte Platinette, “martedì 14 marzo ha avuto un ictus ischemico. Fortunatamente è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico. Le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti”. A diffondere la notizia è il suo agente per rassicurare i fan. Nato a Langhirano nel 1955, in provincia di Parma, conduttore radiofonico e tv, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore, Coruzzi è stato lanciato come Platinette dal “Maurizio Costanzo show”. Alla fine degli anni Novanta, Coruzzi è stato spesso ospite del salotto più famoso della tv dove si è fatto notare al pubblico presentandosi sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino. Ma oltre al look, Coruzzi si è distinto per l'umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si esprimeva durante la trasmissione.
Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)
Mauro Coruzzi, in arte Platinette (Ansa)
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