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Home » Spettacolo » La prima supereroina musulmana della Marvel: chi è la 19enne pakistano-canadese Iman Vellani

La prima supereroina musulmana della Marvel: chi è la 19enne pakistano-canadese Iman Vellani

Da studentessa all'ultimo anno si liceo a star di "Ms Marvel". Vellani ha ottenuto il suo primo ruolo da attrice nella serie di Disney + in uscita l'8 giugno

Marianna Grazi
8 Giugno 2022
Iman Vellani Ms Marvel

Iman Vellani è la protagonista di "ms Marvel" nuova serie su Disney + dall'8 giugno

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Quando Iman Vellani guarda se stessa nei panni della protagonista di “Ms. Marvel“, non può fare a meno di provare un senso di incredulità. Prima di entrare a far parte di questa serie Disney+, in uscita mercoledì 8 giugno sulla piattaforma streaming in abbonamento, era una semplice studentessa all’ultimo anno di liceo con il sogno -apparentemente impossibile- di partecipare a un progetto della MCU. Ora interpreta una delle sue potenti paladine in costume, proprio come alcuni degli attori che ha passato la sua vita a venerare. Ma Iman ha qualcosa in più di loro: è la prima supereroina musulmana dall’universo Marvel.

iman-vellani-ms-marvel
Iman Vellani, 19enne pakistano-canadese, è la prima supereroina musulmana della Marvel

Meno del 2% dei personaggi hollywoodiani degli ultimi anni è di religione musulmana, e di solito sono rappresentati in modo stereotipato come cattivi o “diversi”. Il nuovo show “Ms. Marvel” punta a ribaltare questa visione: la speranza è che la supereroina pakistano-americana Kamala Khan – interpretata dalla pakistano-canadese Vellani – possa lasciarsi alle spalle decenni di giudizi negativi e a rimediare alla storia di Hollywood che ha ignorato non solo le loro storie, ma anche quelle dei musulmani dell’Asia meridionale.

Iman Vellani: dal sogno della Marvel alla realtà

 

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Un post condiviso da Iman Vellani (@imanvellani)

“Il primo numero di Ms Marvel che ho preso in mano è stato quando Kamala celebrava l’Eid (giorni di festa per la fine del digiuno, ndr). L’ho mostrato a mio padre!”, racconta l’attrice Iman Vellani. È nata a Karachi, in Pakistan, prima che la sua famiglia si trasferisse, quando aveva un anno, in Canada, dove è cresciuta circondata dalla Marvel. “Ho un fratello di sei anni più grande di me e guardavamo solo le cose che voleva guardare lui: Il Signore degli Anelli, Pirati dei Caraibi e l’MCU”.

Da sempre appassionata fan dei Vendicatori e dei fumetti, per lei passare dalla sua tranquilla vita a Markham, in Ontario, all’Universo Cinematografico Marvel per interpretare la prima supereroina musulmana è stato un risultato quasi indescrivibile. “È una sensazione molto… molto intensa“, ha detto l’attrice, cercando di esprimere a parole il suo debutto sul tappeto rosso di Toronto, per la prima della serie. “Essere qui e festeggiare con tutti i miei amici e la mia famiglia è molto strano. Ma sì, sono emozionata”. Una volta sul set la giovane indossa i panni (e il mantello) di Kamala Khan, protagonista di “Ms. Marvel” che, a dirla tutta, non è poi così differente dall’attrice. In effetti se le chiedete se percepisce in sé la vera essenza della paladina mascherata la risposta che vi sentirete arrivare sarà: “Beh, come disse una volta un uomo saggio: Se non sei niente senza il tuo vestito, allora non dovresti averlo”. Una frase importante, ma chi è l’uomo saggio che la pronuncia? “Tony Stark”, dice convinta (per chi non lo sapesse, Stark meglio conosciuto con il suo alter ego Iron Man, interpretato da Robert Downey Jr).

Insomma è difficile distinguere i piani, vista la passione di questa 19enne per l’MCU. Sentendola parlare, durante le interviste, del personaggio di Kamala Khan – una nerd del New Jersey di origini pakistane ossessionata dai fumetti e che un giorno diventerà un supereroe – e del suo mondo reale, dove Iman è un’adolescente pakistano-canadese autoproclamatosi “geek“, ossessionata dai fumetti e che interpreta un supereroe, il compito di capire dove finisce l’una e inizia l’altra diventa ancora più arduo.

ms marvel iman vellani
Il personaggio interpretato di Iman Vellani, Kamala Khan, è molto simile nella sua storia alla vita vera dell’attrice

Il personaggio di Kamala Khan

La studentessa 19enne, dall’8 giugno, vestirà quindi i panni di Kamala Khan nella prossima serie “Ms. Marvel”, su Disney+. Il personaggio immaginario è apparso per la prima volta nei fumetti nel 2013. Nell’universo Marvel è infatti tra i più recenti e fa parte di una generazione di supereroi guidata dalle donne e altri caracter etnicamente diversi (vedi anche She-Hulk, Elektra e una serie di X-Men incentrata sulle donne). È musulmana americana, proprio come i suoi creatori G Willow Wilson, fumettista convertitasi all’Islam da adulta, e Sana Amanat, direttrice dello sviluppo dei personaggi della Marvel. Le battaglie di Kamala Khan, però, non sono solo con i supercattivi, ma anche con la sua spiritualità, i suoi doveri familiari e le sue tradizioni: “Non si tratta di evangelismo”, ha dichiarato Wilson al New York Times. “Era davvero importante per me ritrarre Kamala come una persona che sta lottando con la sua fede“.

Kamala Khan
Kamala Khan è un adolescente che combatte per salvare il mondo ma anche con i ‘drammi’ quotidiani, tra famiglia, prime cotte e doveri religiosi

Ma soprattutto il personaggio e la storia di Khan non riguardano solo l’essere musulmana. Si tratta piuttosto delle sue avventure di adolescente imbranata con superpoteri: ha una cotta per i ragazzi e non sa come comportarsi con loro; litiga con i genitori; si stressa per gestire i suoi compiti scolastici e allo stesso tempo salvare il pianeta. Ancora, è ossessionata da Carol Danvers, nota anche come Capitan Marvel, e alla fine si fa chiamare Ms Marvel quando scopre la capacità di rendere parti del suo corpo enormi  e di allungarsi in forme diverse.

La diversità nell’MCU

Kamala Khan, interpretata da Iman Vellani, rappresenta anche il secondo eroe sud-asiatico del franchise, e il primo femminile. Nel 2021, Kumail Nanjiani è stato il primo interprete in ‘Eternals‘, assumendo il ruolo di Kingo, una star di Bollywood diventata supereroe. In precedenza, nonostante l’abbondanza di personaggi sud-asiatici nei fumetti Marvel, nei film la produzione si è limitata a dare visibilità di questo tipo solo a personaggi di supporto come il Dr. Ratha in ‘The Amazing Spider-Man‘ (Irffan Khan) e Dopinder, in ‘Deadpool‘ (Karan Soni), ruoli che, secondo i critici, erano in gran parte costruite su stereotipi. Anche le critiche sulla mancanza di diversità tra gli attori principali nei franchise di supereroi sono aumentate. “Il cinema e la televisione danno letteralmente forma al modo in cui vediamo le persone in questo mondo. E quindi, quando si rappresentano i musulmani solo in una certa luce, la cosa diventa unidirezionale”, ha detto l’attrice canadese di origine pakistana. Vellani ha infatti dichiarato di considerare questo ruolo anche come una rappresentazione della sua comunità e della cultura sud-asiatica. “Sono molto contento che la Marvel stia promuovendo un personaggio come Kamala, che può occupare un preciso spazio vuoto (nell’universo) e raccontare una storia molto specifica su una ragazza molto particolare”.

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#lucenews #lucelanazione #carsonpickett #football #colombie #womensoccer #uswomensoccer #inspiretheworld
  • Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. 

“Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone.

Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Il racconto di Enrico nell’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

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  • “Per cantare ho affrontato un lungo percorso di logopedia, ma voglio fare della musica un posto più inclusivo. 

Mi chiamo Francesco, in arte Brazzo, sono sordo e nella vita faccio rap”. In una frase, lo specchio di una vita in salita. La fatica di imparare a cantare senza poter ascoltare nulla se non “le vibrazioni delle casse”, gli anni della logopedia e la voglia di mettere in versi la realtà, le battaglie per il riconoscimento della propria comunità e la denuncia sociale.

Brazzo nasce a Taranto in una famiglia di sordi da tre generazioni e si trasferisce a Milano nel 2008.

“Già da bambino desideravo cantare solo che mi sentivo imbarazzato per il fatto che un sordo potesse cantare. Ho iniziato a parlare a cinque anni, all’inizio non parlavo molto bene e ho affrontato un lungo percorso di logopedia. Poi a trent’anni avevo questo desiderio lasciato nel cassetto e ho deciso di lanciarmi”.

Quando rappa – e rappa bene – lo fa anche attraverso la lingua dei segni. Nel 2020 ha partecipato a Italia
Quando Iman Vellani guarda se stessa nei panni della protagonista di "Ms. Marvel", non può fare a meno di provare un senso di incredulità. Prima di entrare a far parte di questa serie Disney+, in uscita mercoledì 8 giugno sulla piattaforma streaming in abbonamento, era una semplice studentessa all'ultimo anno di liceo con il sogno -apparentemente impossibile- di partecipare a un progetto della MCU. Ora interpreta una delle sue potenti paladine in costume, proprio come alcuni degli attori che ha passato la sua vita a venerare. Ma Iman ha qualcosa in più di loro: è la prima supereroina musulmana dall'universo Marvel.
iman-vellani-ms-marvel
Iman Vellani, 19enne pakistano-canadese, è la prima supereroina musulmana della Marvel
Meno del 2% dei personaggi hollywoodiani degli ultimi anni è di religione musulmana, e di solito sono rappresentati in modo stereotipato come cattivi o "diversi". Il nuovo show "Ms. Marvel" punta a ribaltare questa visione: la speranza è che la supereroina pakistano-americana Kamala Khan - interpretata dalla pakistano-canadese Vellani - possa lasciarsi alle spalle decenni di giudizi negativi e a rimediare alla storia di Hollywood che ha ignorato non solo le loro storie, ma anche quelle dei musulmani dell'Asia meridionale.

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ms marvel iman vellani
Il personaggio interpretato di Iman Vellani, Kamala Khan, è molto simile nella sua storia alla vita vera dell'attrice

Il personaggio di Kamala Khan

La studentessa 19enne, dall'8 giugno, vestirà quindi i panni di Kamala Khan nella prossima serie "Ms. Marvel", su Disney+. Il personaggio immaginario è apparso per la prima volta nei fumetti nel 2013. Nell'universo Marvel è infatti tra i più recenti e fa parte di una generazione di supereroi guidata dalle donne e altri caracter etnicamente diversi (vedi anche She-Hulk, Elektra e una serie di X-Men incentrata sulle donne). È musulmana americana, proprio come i suoi creatori G Willow Wilson, fumettista convertitasi all'Islam da adulta, e Sana Amanat, direttrice dello sviluppo dei personaggi della Marvel. Le battaglie di Kamala Khan, però, non sono solo con i supercattivi, ma anche con la sua spiritualità, i suoi doveri familiari e le sue tradizioni: "Non si tratta di evangelismo", ha dichiarato Wilson al New York Times. "Era davvero importante per me ritrarre Kamala come una persona che sta lottando con la sua fede".
Kamala Khan
Kamala Khan è un adolescente che combatte per salvare il mondo ma anche con i 'drammi' quotidiani, tra famiglia, prime cotte e doveri religiosi
Ma soprattutto il personaggio e la storia di Khan non riguardano solo l'essere musulmana. Si tratta piuttosto delle sue avventure di adolescente imbranata con superpoteri: ha una cotta per i ragazzi e non sa come comportarsi con loro; litiga con i genitori; si stressa per gestire i suoi compiti scolastici e allo stesso tempo salvare il pianeta. Ancora, è ossessionata da Carol Danvers, nota anche come Capitan Marvel, e alla fine si fa chiamare Ms Marvel quando scopre la capacità di rendere parti del suo corpo enormi  e di allungarsi in forme diverse.

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Kamala Khan, interpretata da Iman Vellani, rappresenta anche il secondo eroe sud-asiatico del franchise, e il primo femminile. Nel 2021, Kumail Nanjiani è stato il primo interprete in 'Eternals', assumendo il ruolo di Kingo, una star di Bollywood diventata supereroe. In precedenza, nonostante l'abbondanza di personaggi sud-asiatici nei fumetti Marvel, nei film la produzione si è limitata a dare visibilità di questo tipo solo a personaggi di supporto come il Dr. Ratha in 'The Amazing Spider-Man' (Irffan Khan) e Dopinder, in 'Deadpool' (Karan Soni), ruoli che, secondo i critici, erano in gran parte costruite su stereotipi. Anche le critiche sulla mancanza di diversità tra gli attori principali nei franchise di supereroi sono aumentate. "Il cinema e la televisione danno letteralmente forma al modo in cui vediamo le persone in questo mondo. E quindi, quando si rappresentano i musulmani solo in una certa luce, la cosa diventa unidirezionale", ha detto l'attrice canadese di origine pakistana. Vellani ha infatti dichiarato di considerare questo ruolo anche come una rappresentazione della sua comunità e della cultura sud-asiatica. "Sono molto contento che la Marvel stia promuovendo un personaggio come Kamala, che può occupare un preciso spazio vuoto (nell'universo) e raccontare una storia molto specifica su una ragazza molto particolare".
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