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Home » Spettacolo » Rachele Risaliti: “Io, Miss Italia, dal magico mondo della moda alla vita vera. Dove la bellezza non è tutto”

Rachele Risaliti: “Io, Miss Italia, dal magico mondo della moda alla vita vera. Dove la bellezza non è tutto”

Le gioie, i dolori, i fiori d’arancio ormai prossimi. Modella, attrice, imprenditrice, ma Rachele è soprattutto una donna impegnata e determinata nel mostrare la diversità della bellezza, oltre i canoni e i pregiudizi

Maurizio Costanzo e Caterina Ceccuti
12 Aprile 2022
Rachele Risaliti: “Io, Miss Italia, dal magico mondo della moda alla vita vera. Dove la bellezza non è tutto

Rachele Risaliti: “Io, Miss Italia, dal magico mondo della moda alla vita vera. Dove la bellezza non è tutto”

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Quanto conta la bellezza nella vita di una Miss Italia? Chi vede le modelle sfilare su una passerella e sotto i riflettori, può pensare che per loro la forma fisica valga più di qualsiasi altra cosa. Ma Rachele Risaliti è la dimostrazione vivente che non è così, e lo dimostra il suo impegno nel mostrare che la bellezza va oltre la taglia, oltre il colore della pelle, oltre l’età, oltre i canoni standard. E lancia un messaggio a tutte le ragazze: “Non trasformatevi per conformarvi ai canoni dettati dai social”. Niente stress da dieta dunque, niente competizione ossessiva, ossessione per il tempo che passa, schiavitù da social o dall’aspetto esteriore. Semplicemente: “Per riuscire nei vostri sogni: siate voi stesse”.

Rachele Risaliti-Miss Italia-2016
Rachele Risaliti, Miss Italia 2016

Rachele, quella di partecipare a Miss Italia era un sogno che coltivava da piccola oppure è capitato per caso?
“Non ci avevo mai pensato, né di partecipare né di poterlo vincere nel momento in cui ho deciso di provarci. Era metà luglio, le selezioni provinciali erano già partite, dopo poco sarebbero partite quelle regionali. Avevo finito gli esami all’università e in quel momento stavo frequentano il Polimoda a Firenze. L’idea è stata di una delle mie amiche, che mi ha iscritto per gioco. Ho vinto subito le prime regionali, poi la selezione regionale diventando Miss Toscana e infine la selezione nazionale, nella notte tra il 10 e l’11 settembre del 2016, quando mi hanno incoronata Miss Italia”.

È vero che tra le concorrenti c’è solo competizione e mai amicizia?
“Per quanto mi riguarda ho legato fin da subito con delle ragazze con cui ho partecipato al concorso sia a livello regionale che nazionale. Con quelle con cui ho fatto gruppo per 15 giorni a Jesolo mi sento sempre, siamo rimaste in contatto, abbiamo un gruppo WhatsApp. Con una di loro, in particolar modo, Martina Villanova che ha vinto la fascia di miss Tricologica: a giugno mi sposo e lei sarà una delle invitate”.

Miss Italia-Rachele Risaliti
Rachele è stata incoronata a settembre 2016 dopo che era stata eletta Miss Toscana

Il mondo della moda le ha imposto sacrifici?
“Non mi sono mai messa obblighi di alcun tipo, come diete stressanti, né mi sono proposta di stare dietro a quello che richiedevano, perché per mia fortuna non ne ho mai avuto bisogno. La bellezza va oltre la taglia, oltre i dogmi dettati dal mondo della moda. Per fare un esempio: nell’anno in cui partecipai a Miss Italia, la seconda classificata è stata Paola Tottente, e Fabiana Pastorino venne eletta Miss Italia Curvy: portavano più di una 42”.

Cos’è per lei la bellezza? E in cosa si traduce il suo impegno per una cultura del bello che va oltre i canoni classici?
“Partendo dal fatto che la bellezza meramente estetica è soggettiva, dunque io stessa posso piacere a qualcuno e non ad un altro, proprio perché ognuno ha i suoi canoni: per bellezza, quella vera, intendo quella interiore, che vale molto di più, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo. Tutto questo lo traduco nella mia attività di imprenditrice. La prossima settimana avrò uno shooting fotografico dove scatterò una foto molto particolare per il mio brand di gioielli di lusso. Si tratta di un’immagine che voglio rappresenti la diversità della bellezza. Ci saranno una ragazza cinese, due ragazze di colore in carne, mamma e figlia, ci sarò io e una modella bionda che rappresenta la bellezza canonica. Il messaggio che voglio lanciare è questo: la bellezza va oltre l’età, la taglia, il colore della propria pelle, l’etnia. L’obiettivo di questo shooting, che faremo a Milano, è quello di voler uscire dai canoni di bellezza, far capire che tutti siamo belli, ciascuno a modo suo. Intendo con questo valorizzare e far passare l’idea della diversità nella bellezza”.

Rachele Risaliti
Rachele Risaliti: “La bellezza non dipende dai canoni estetici imposti dai social, dalla taglia o dal colore della pelle”

Cosa ne pensa dell’ossessione di essere belle a tutti i costi, che riguarda certe ragazze, soprattutto le più giovani?
“Chi vuole cambiare per avvicinarsi a una bellezza dettata da social e televisione, per cui bisogna essere bionde, alte, magre ecc. sbaglia. Perché ognuna è bella a modo suo e deve puntare ad essere se stessa. Se una ragazza vuole partecipare a Miss Italia è bene lo faccia, ma non si deve trasformare per questo, anche perché prima o poi verranno fuori i punti deboli e quello che è veramente. Non ho niente contro la chirurgia estetica e capisco una persona che non si accetta: se una persona ha un difetto e desidera correggerlo è giusto che lo faccia, ma non per assomigliare a qualcun altro, unicamente per stare bene con se stesso”.

La bellezza è un vantaggio o un ostacolo?
“Dipende dal lavoro che uno fa ma nel mondo della moda ci sta che ci siano preferenze, a seconda dei vari brand. Ma in generale non dovrebbe avvantaggiare. In ogni caso bisogna puntare sulle proprie capacità e potenzialità, sempre. In certi campi la donna è vista ancora con altri occhi, il cammino per una vera parità di genere è ancora lungo”.

Dalla moda al set: come ha trovato il mondo del cinema?

Rachele risaliti-attrice-modella
Risaliti sul set del film Dio è in pausa pranzo

“Non ho mai abbandonato il mondo della moda, ho lavorato nel film di Michele Coppini Dio è in pausa pranzo e l’ho trovato entusiasmante. Spero che sia il primo di una serie di lavori, che il futuro mi riservi altre sorprese e ruoli nel mondo del cinema. La differenza tra la moda e il set? È notevole: la posa per una foto è statica, lì non parli, sei ferma. Nel cinema invece devi trasmettere qualcosa, lanciare un messaggio, e tutto è comunicazione, non solo le parole, anche come ti muovi, anche lo sguardo lo è. Da questo punto di vista il set è più difficile, ma è anche molto bello: per saper recitare devi essere naturale sulla scena. Mi sono divertita e spero il futuro mi prospetti altri lavori. Comunque sia, nella mia vita non sarà il mondo della moda o dello spettacolo a mettere i bastoni tra le ruote alla mia felicità e realizzazione: a prescindere da quello che mi riserverà il futuro, continuerò comunque a sorridere”.

Modella, attrice, presto sposa: nella sua vita ci sono stati anche momenti difficili?
“Nei miei 27 anni momenti di dolore ne ho avuti. Pochi fortunatamente, ma fanno crescere, insegnano a vedere la vita in maniera diversa. Momenti che ricordo più di crescita che di dolore”.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Quanto conta la bellezza nella vita di una Miss Italia? Chi vede le modelle sfilare su una passerella e sotto i riflettori, può pensare che per loro la forma fisica valga più di qualsiasi altra cosa. Ma Rachele Risaliti è la dimostrazione vivente che non è così, e lo dimostra il suo impegno nel mostrare che la bellezza va oltre la taglia, oltre il colore della pelle, oltre l’età, oltre i canoni standard. E lancia un messaggio a tutte le ragazze: “Non trasformatevi per conformarvi ai canoni dettati dai social”. Niente stress da dieta dunque, niente competizione ossessiva, ossessione per il tempo che passa, schiavitù da social o dall’aspetto esteriore. Semplicemente: “Per riuscire nei vostri sogni: siate voi stesse”.
Rachele Risaliti-Miss Italia-2016
Rachele Risaliti, Miss Italia 2016
Rachele, quella di partecipare a Miss Italia era un sogno che coltivava da piccola oppure è capitato per caso? “Non ci avevo mai pensato, né di partecipare né di poterlo vincere nel momento in cui ho deciso di provarci. Era metà luglio, le selezioni provinciali erano già partite, dopo poco sarebbero partite quelle regionali. Avevo finito gli esami all’università e in quel momento stavo frequentano il Polimoda a Firenze. L’idea è stata di una delle mie amiche, che mi ha iscritto per gioco. Ho vinto subito le prime regionali, poi la selezione regionale diventando Miss Toscana e infine la selezione nazionale, nella notte tra il 10 e l’11 settembre del 2016, quando mi hanno incoronata Miss Italia”. È vero che tra le concorrenti c’è solo competizione e mai amicizia? “Per quanto mi riguarda ho legato fin da subito con delle ragazze con cui ho partecipato al concorso sia a livello regionale che nazionale. Con quelle con cui ho fatto gruppo per 15 giorni a Jesolo mi sento sempre, siamo rimaste in contatto, abbiamo un gruppo WhatsApp. Con una di loro, in particolar modo, Martina Villanova che ha vinto la fascia di miss Tricologica: a giugno mi sposo e lei sarà una delle invitate”.
Miss Italia-Rachele Risaliti
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Rachele Risaliti
Rachele Risaliti: "La bellezza non dipende dai canoni estetici imposti dai social, dalla taglia o dal colore della pelle"
Cosa ne pensa dell’ossessione di essere belle a tutti i costi, che riguarda certe ragazze, soprattutto le più giovani? “Chi vuole cambiare per avvicinarsi a una bellezza dettata da social e televisione, per cui bisogna essere bionde, alte, magre ecc. sbaglia. Perché ognuna è bella a modo suo e deve puntare ad essere se stessa. Se una ragazza vuole partecipare a Miss Italia è bene lo faccia, ma non si deve trasformare per questo, anche perché prima o poi verranno fuori i punti deboli e quello che è veramente. Non ho niente contro la chirurgia estetica e capisco una persona che non si accetta: se una persona ha un difetto e desidera correggerlo è giusto che lo faccia, ma non per assomigliare a qualcun altro, unicamente per stare bene con se stesso”. La bellezza è un vantaggio o un ostacolo? “Dipende dal lavoro che uno fa ma nel mondo della moda ci sta che ci siano preferenze, a seconda dei vari brand. Ma in generale non dovrebbe avvantaggiare. In ogni caso bisogna puntare sulle proprie capacità e potenzialità, sempre. In certi campi la donna è vista ancora con altri occhi, il cammino per una vera parità di genere è ancora lungo”. Dalla moda al set: come ha trovato il mondo del cinema?
Rachele risaliti-attrice-modella
Risaliti sul set del film Dio è in pausa pranzo
“Non ho mai abbandonato il mondo della moda, ho lavorato nel film di Michele Coppini Dio è in pausa pranzo e l’ho trovato entusiasmante. Spero che sia il primo di una serie di lavori, che il futuro mi riservi altre sorprese e ruoli nel mondo del cinema. La differenza tra la moda e il set? È notevole: la posa per una foto è statica, lì non parli, sei ferma. Nel cinema invece devi trasmettere qualcosa, lanciare un messaggio, e tutto è comunicazione, non solo le parole, anche come ti muovi, anche lo sguardo lo è. Da questo punto di vista il set è più difficile, ma è anche molto bello: per saper recitare devi essere naturale sulla scena. Mi sono divertita e spero il futuro mi prospetti altri lavori. Comunque sia, nella mia vita non sarà il mondo della moda o dello spettacolo a mettere i bastoni tra le ruote alla mia felicità e realizzazione: a prescindere da quello che mi riserverà il futuro, continuerò comunque a sorridere”. Modella, attrice, presto sposa: nella sua vita ci sono stati anche momenti difficili? “Nei miei 27 anni momenti di dolore ne ho avuti. Pochi fortunatamente, ma fanno crescere, insegnano a vedere la vita in maniera diversa. Momenti che ricordo più di crescita che di dolore”.
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