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Home » Spettacolo » Kevin Spacey si dichiara non colpevole per le accuse di aggressione sessuale

Kevin Spacey si dichiara non colpevole per le accuse di aggressione sessuale

In un'udienza preliminare l'attore inglese ha negato ancora una volta i fatti a lui imputati. La data del processo è stata fissata a partire dal 6 giugno 2023

Edoardo Martini
14 Luglio 2022
Kevin Spacey

Kevin Spacey

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Kevin Spacey si è dichiarato non colpevole delle imputazioni di abusi sessuali contestategli nelle settimane scorse dalla giustizia britannica, in un udienza preliminare dinanzi a un giudice della corte londinese di Old Bailey del caso che lo riguarda nel Regno Unito.

Kevin Spacey mentre arriva alla Corte penale di Londra

I quattro capi d’imputazione

L’attore americano 62enne deve rispondere delle accuse rivoltegli da tre uomini, all’epoca dei fatti giovani, in relazione a diversi episodi avvenuti a partire da 17 anni fa.

I capi d’imputazione sono quattro: due per violenza sessuale su un uomo, ora quarantenne, per fatti risalenti a marzo 2005, a Londra. Violenza sessuale su un altro uomo, adesso trentenne, costretto ad avere un rapporto sessuale senza consenso nell’agosto del 2008, sempre a Londra. L’ultima accusa è di violenza sessuale sull’ennesimo uomo, anche lui trentenne, stavolta nel Glocuhestershire, nell’aprile 2013. All’epoca dei fatti, l’attore di American Beauty ricopriva la carica di direttore artistico del teatro Old Vic, nella capitale inglese.

L’udienza, durata 15 minuti, ha visto il giudice Wall fissare un processo di tre o quattro settimane per Spacey, a partire dal 6 giugno dell’anno prossimo. Il giudice ha inoltre dichiarato che il caso sarà discusso all’Old Bailey, a meno che non si potrà fissare una data alla Southwark Crown Court, concedendo all’attore 62enne la libertà provvisoria.

Kevin Spacey durante una scena del film ‘I soliti sospetti’

“Sono innocente fino a prova contraria”: la difesa dell’attore

Il 26 maggio il Crown Prosecution del Regno Unito ha annunciato per la prima volta le accuse contro la star dei Soliti sospetti. Spacey ha detto cinque giorni dopo che sarebbe “comparso volontariamente” in tribunale per affrontare le accuse.

“Apprezzo molto la dichiarazione del Crown Prosecution Service in cui hanno accuratamente ricordato ai media e al pubblico che ho diritto a un processo equo e che sono innocente fino a prova contraria. Anche se sono deluso dalla loro decisione di andare avanti, apparirò volontariamente nel Regno Unito non appena sarà possibile e mi difenderò da queste accuse, che sono fiducioso dimostreranno la mia innocenza”, ha confessato la star in una dichiarazione.

Dopo aver deciso di parlare apertamente della sua sessualità per la prima volta “Scelgo ora di vivere da gay” l’attore ha dovuto affrontare nuove cause.

Insieme a una causa civile del 2016 e a un caso penale per aggressione sessuale per un’accusa di palpeggiamento, che è stata poi ritirata nel luglio 2019, Spacey ha dovuto affrontare ulteriori accuse nel 2018 da altre tre presunte vittime in Inghilterra. A luglio 2019, doveva affrontare almeno sei casi di violenza sessuale, con un’indagine ancora in corso.

Alla luce della notizia, i produttori dell’ultimo film di Spacey, Peter Five Eight, hanno descritto la stampa come negativa. “Ci sono quelli che desiderano che lui non reciti, ma sono in inferiorità numerica rispetto ai fan di tutto il mondo che aspettano che un artista che hanno apprezzato per decenni torni sullo schermo. La produzione non è a conoscenza o commenta le varie accuse vorticose e ritiene che sia una questione che spetta ai tribunali determinare la validità. Peter Five Eight è un film per i fan che si preoccupano più dell’arte che dello scandalo”.

Nonostante l’elenco delle accuse di aggressione sessuale, Spacey è stato nominato come membro principale del cast per unirsi al film italiano ‘L’uomo che disegna Dio‘ del regista Franco Nero. Il film segna il suo primo ruolo cinematografico da quando sono emerse per la prima volta le accuse contro di lui.

 

 

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Kevin Spacey si è dichiarato non colpevole delle imputazioni di abusi sessuali contestategli nelle settimane scorse dalla giustizia britannica, in un udienza preliminare dinanzi a un giudice della corte londinese di Old Bailey del caso che lo riguarda nel Regno Unito.
Kevin Spacey mentre arriva alla Corte penale di Londra

I quattro capi d'imputazione

L'attore americano 62enne deve rispondere delle accuse rivoltegli da tre uomini, all'epoca dei fatti giovani, in relazione a diversi episodi avvenuti a partire da 17 anni fa. I capi d’imputazione sono quattro: due per violenza sessuale su un uomo, ora quarantenne, per fatti risalenti a marzo 2005, a Londra. Violenza sessuale su un altro uomo, adesso trentenne, costretto ad avere un rapporto sessuale senza consenso nell’agosto del 2008, sempre a Londra. L’ultima accusa è di violenza sessuale sull’ennesimo uomo, anche lui trentenne, stavolta nel Glocuhestershire, nell’aprile 2013. All’epoca dei fatti, l’attore di American Beauty ricopriva la carica di direttore artistico del teatro Old Vic, nella capitale inglese. L’udienza, durata 15 minuti, ha visto il giudice Wall fissare un processo di tre o quattro settimane per Spacey, a partire dal 6 giugno dell’anno prossimo. Il giudice ha inoltre dichiarato che il caso sarà discusso all’Old Bailey, a meno che non si potrà fissare una data alla Southwark Crown Court, concedendo all’attore 62enne la libertà provvisoria.
Kevin Spacey durante una scena del film 'I soliti sospetti'

"Sono innocente fino a prova contraria": la difesa dell'attore

Il 26 maggio il Crown Prosecution del Regno Unito ha annunciato per la prima volta le accuse contro la star dei Soliti sospetti. Spacey ha detto cinque giorni dopo che sarebbe "comparso volontariamente" in tribunale per affrontare le accuse.
"Apprezzo molto la dichiarazione del Crown Prosecution Service in cui hanno accuratamente ricordato ai media e al pubblico che ho diritto a un processo equo e che sono innocente fino a prova contraria. Anche se sono deluso dalla loro decisione di andare avanti, apparirò volontariamente nel Regno Unito non appena sarà possibile e mi difenderò da queste accuse, che sono fiducioso dimostreranno la mia innocenza", ha confessato la star in una dichiarazione.
Dopo aver deciso di parlare apertamente della sua sessualità per la prima volta "Scelgo ora di vivere da gay" l'attore ha dovuto affrontare nuove cause.
Insieme a una causa civile del 2016 e a un caso penale per aggressione sessuale per un'accusa di palpeggiamento, che è stata poi ritirata nel luglio 2019, Spacey ha dovuto affrontare ulteriori accuse nel 2018 da altre tre presunte vittime in Inghilterra. A luglio 2019, doveva affrontare almeno sei casi di violenza sessuale, con un'indagine ancora in corso.
Alla luce della notizia, i produttori dell'ultimo film di Spacey, Peter Five Eight, hanno descritto la stampa come negativa. "Ci sono quelli che desiderano che lui non reciti, ma sono in inferiorità numerica rispetto ai fan di tutto il mondo che aspettano che un artista che hanno apprezzato per decenni torni sullo schermo. La produzione non è a conoscenza o commenta le varie accuse vorticose e ritiene che sia una questione che spetta ai tribunali determinare la validità. Peter Five Eight è un film per i fan che si preoccupano più dell'arte che dello scandalo".
Nonostante l'elenco delle accuse di aggressione sessuale, Spacey è stato nominato come membro principale del cast per unirsi al film italiano 'L'uomo che disegna Dio' del regista Franco Nero. Il film segna il suo primo ruolo cinematografico da quando sono emerse per la prima volta le accuse contro di lui.
 
 
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