A Sanremo 2023, nella notte del trionfo di Marco Mengoni, c’è spazio anche per temi attuali come la guerra in Ucraina. Durante la finale del 73esimo festival di Sanremo, a tenere alta l’attenzione sul conflitto russo-ucraino ci pensa Tananai, pseudonimo di Alberto Cotta Ramusino. Con il suo brano “Tango” il 27enne milanese si piazza al quinto posto, un bel salto in avanti rispetto all’ultimo posto di Sanremo 2022 con “Sesso occasionale”.
Per la finale, della 73esima edizione del festival, il giovane artista si presenta sul palco con una rosa blu e una gialla, i colori simbolo dell’Ucraina. Poi canta quella che è una canzone ricca di significati e la dedicata a Olga, Maxim e Liza. “L’ho cantata per voi” scrive subito dopo sul suo profilo Instagram. Chi sono i tre? I protagonisti della video-poesia. Il brano infatti racconta la storia a distanza di Olga e Maxim, due ragazzi di 35 anni provenienti da Smolino, una cittadina in Ucraina nella provincia di Kirovohrag, che insieme hanno una figlia di 14 anni, Liza. Nel video che accompagna il brano, le immagini sono state girate dai protagonisti stessi con il loro cellulare e inviate l’uno all’altra raccontano così la nuova realtà della coppia, separata dalla guerra. Prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, Olga faceva la segretaria in una clinica, mentre Maxim è un militare e combatte al fronte fin da febbraio 2022, cioè da quando è scoppiata la guerra. Olga e la figlia Liza sono scappate in Italia il 28 marzo 2022 e sono state ospiti per qualche tempo delle strutture statali di prima accoglienza. Poi si sono trovare una stanza dove vivere, trovando ospitalità nella casa di un signore italiano nel quartiere Isola di Milano.
“Ero impegnato nella scrittura di ‘Tango’ quando mi è stata raccontata da amici la storia di Olga e Maxim e sono stato subito travolto da emozioni forti e contrastanti” sono le parole di Tananai. “Visto il tema della canzone, mi sembrava giusto dare voce e immagini alla testimonianza di questi due ragazzi ucraini, rappresentando una delle tipologie di relazione a distanza, quella a cui non penseremmo mai: la separazione forzata a causa di una guerra” continua. “È passato un anno dall’inizio di questo conflitto e forse ci siamo dimenticati che non si tratta solo di strategia e politica ma di quotidianità che si sfaldano e si riadattano per non far svanire ogni traccia di umanità, di amore” conclude l’artista.
Il testo di Tango
Non c’è un amore senza una ragazza che pianga
Non c’è più telepatia
È un’ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la police
Tu fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene, amore mio
Non sei di nessun altro e di nessuna io
Lo so quanto ti manco, ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango e ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bеllo stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sеxy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Come si salva un amore se è così distante?
È finita la poesia
È un anno che mi hai perso
È quel che sono, non volevo esserlo
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans
Tu fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene, amore mio
Non sei di nessun altro e di nessuna io
Lo so quanto ti manco, ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango e ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Qui non è mai lunedì
Amore, tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Il messaggio di Zelensky
Durante la finale di Sanremo 2023 il conduttore e direttore artistico, Amadeus, ha letto un messaggio arrivato direttamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un messaggio di pace e speranza che per tutto Sanremo 2023, e anche nelle settimane precedenti, è stato al centro di polemiche politiche.
Nel messaggio il presidente dell’Ucraina dice: “Cari partecipanti, organizzatori e ospiti del festival! Per più di sette decenni, il festival di Sanremo si sente in tutto il mondo. Si sente la sua voce, la sua bellezza, la sua magia, la sua vittoria. Ogni anno sulle rive del Mar Ligure vince la canzone. Vincono la cultura e l’arte. La musica vince! E questa è una delle migliori creazioni della civiltà umana”. Poi Zelensky: “Sfortunatamente, per tutto il tempo della sua esistenza, l’umanità crea non solo cose belle. E purtroppo oggi nel mio paese si sentono spari ed esplosioni. Ma l’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”. Il messaggio si conclude: “Ringrazio il popolo italiano e i suoi leader che insieme all’Ucraina avvicinate questa vittoria. Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kyiv, in Ucraina, nel giorno della vittoria. Nel giorno della nostra vittoria. Questa vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori! Grazie a loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono già state scritte su questo, e ne ascolterete una oggi. E sono sicuro che un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone di vittoria! Cordiali saluti, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy”.