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Sanremo, Blanco fa strage di rose rosse. Poi chiede scusa: "Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia"

Scatta la denuncia del Codacons, la Coldiretti e il Governatore Toti lo invitano a visitare le serre. Amadeus: "Era dai tempi di Bugo e Morgan che non succedeva una cosa del genere…"

di BARBARA BERTI -
8 febbraio 2023
Blanco contro gli arredi floreali presenti sul palco dell'Ariston di Sanremo 2023 (Ansa)

Blanco contro gli arredi floreali presenti sul palco dell'Ariston di Sanremo 2023 (Ansa)

Blanco prima fa strage di rose rosse, poi chiede scuse con una poesia. Ma nel frattempo si è alzato un vero e proprio polverone mediatico tanto che il Codacons lo ha denunciato per danneggiamenti, mentre la Regione e la Coldiretti lo hanno invitato a fare un giro nelle famose serre di Sanremo. Durante la prima serata del festival di Sanremo 2023 è andato in scena un fuoriprogramma che ha visto protagonista il 19enne bresciano, Riccardo Fabbriconi, in arte Blanco.
Blanco fa strage di rose rosse (Ansa)

Blanco fa strage di rose rosse (Ansa)

Ospite della prima serata, il cantante a metà esibizione del suo ultimo singolo “L’isola delle rose”, ha cominciato a distruggere gli arredi floreali sul palco. “Non mi sentivo in cuffia, non sentivo la voce”, si è giustificato Blanco al termine della performance sul palco dell'Ariston interrotta per problemi tecnici. Il cantante ha, quindi, cominciato a distruggere gli arredi del palco, le composizioni dei fiori, tra i boati del pubblico che non hanno gradito affatto il gesto. Al termine Amadeus è entrato e ha chiesto spiegazioni al cantante, vincitore insieme a Mahmood lo scorso anno. “La musica è la musica, volevo comunque divertirmi”, ha aggiunto Blanco, tra i “buu” del pubblico. Anche Gianni Morandi ha preso la scopa per pulire il palco. E Amadeus, che non ha perso la calma, ha aggiunto: “Era dai tempi di Bugo e Morgan che non succedeva una cosa del genere…”.
Amadeus insieme a Blanco sul palco dell'Ariston (Ansa)

Amadeus insieme a Blanco sul palco dell'Ariston (Ansa)

Ovviamente il gesto di Blanco non è passato inosservato ed è diventato argomento del secondo giorno di festival. In conferenza stampa, il direttore artistico e conduttore, Amadeus, ha detto: "Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato. Amadeus ha aggiunto: "Mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa". Il conduttore ha chiuso così la polemica: "A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità. Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo". Amadeus ha anche detto: "Non me la sento di gettargli la croce addosso. Non potevamo prevedere la reazione di Blanco. Non me la sento, magari sbagliando, che lui deve essere espulso da questa manifestazione. Lo conosco da due anni, ho sempre trovato un ragazzo educato. Non me la sento di dargli una punizione". Anche Gianni Morandi è tornato sull'argomento Blanco: "Io giustifico il gesto di Blanco, capisco che a 20 anni si fanno delle cose, io ho fatto di peggio, di tutti i colori. Il gioco della scopa è stato un gioco, ho visto le signore e ho pensato di aiutare, ho detto: 'vado dentro è ancora un po' sporco', ma non volevo dare una lezione a Blanco, è un artista di talento, si è scusato. Ho voluto sdrammatizzare". E subito dopo la conferenza stampa del secondo giorno di festival, sono arrivate le scuse di Blanco. Con un post su Instagram e una "canzone" scritta appositamente: "Ariston ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston mi hai visto fragile come un bimbo...E qui proprio qui dove mi hai insegnato a correre sono caduto... Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia".
 
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L'esposto del Codacons, l'attacco dell'Agcom

Nonostante le scuse del cantante, arrivate nel primo pomeriggio del secondo giorno di festival, il Codacons ha subito presentato un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei Conti. “Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento - si legge in una nota dell'associazione -. Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l'aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati”. Il riferimento è all'articolo 635 del codice penale sui danneggiamenti. “Oltre all'aspetto penale – prosegue la nota - la distruzione operata da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell'Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l'artista dovrà risarcire”. Per tali motivi il Codacons chiede “alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di danneggiamento, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall'artista il ristoro dei danni erariali”. "Non tutto fa spettacolo" ha scritto via social Massimiliano Capitanio, commissario Agcom e promotore della legge che ha reintrodotto l'educazione civica nelle scuole. Nel post ha aggiunto: "La Rai è servizio pubblico: questi modelli di comportamento sono incompatibili e intollerabili. Il cantante chieda scusa a chi paga il canone, Festival e anche ai fiori. Daspo civico? #Sanremo #blanco".

La condanna della politica tra la richiesta di scuse e l'invito nelle serre

Anche la politica si è subito schierata contro il gesto di Blanco. “Ognuno di noi ogni tanto fa qualche stupidaggine. Sono stato anche io giovane. L'importante è che uno quando fa una cavolata chieda scusa. Ci vuole solo un po' di rispetto per il lavoro di tutti. A Sanremo ci sono tante persone che lavorano per portare quei fiori all'Ariston”, ha detto il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri. A chiedere "rispetto per le persone che lavorano per i fiori nelle campagne di Sanremo” è stato anche l'assessore al Turismo di Sanremo, Giuseppe Faraldi: “delle parole di scuse potrebbero essere un modo per andare oltre l'incidente”.
Blanco contro le rose durante la prima serata del festival di Sanremo 2023 (Ansa)

Blanco contro le rose durante la prima serata del festival di Sanremo 2023 (Ansa)

Anche il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, è intervenuto sull’accaduto. “Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l'intenso lavoro dei nostri floricoltori. Per questo ti voglio invitare a visitare le nostre serre” ha detto il presidente Toti via Twitter. Il Governatore ha aggiunto: “Potrai vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l'eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del Dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival”. Il presidente Toti ha aggiunto: “È il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori... può nascere un fiore”.

La Coldiretti gli regala un mazzo di fiori

Anche alla Coldiretti non è piaciuto il gesto di Blanco: i florivivaisti dell’associazione hanno fatto recapitare al cantante un mazzo di fiori con la preghiera di non calpestarli in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre ventisettemila imprese e duecentomila occupati. Nel biglietto che accompagna il mazzo si legge: “Gentile Blanco, i fiori sono un messaggio di pace, amore e bellezza. Non calpestarli. Grazie”. E come il Governatore Toti, anche i giovani florovivaisti della Coldiretti hanno invitato l’artista a visitare una serra per rendersi conto di persona di quanto lavoro c'è dietro la coltivazione di ogni fiore. “Il florovivaismo - ricorda la Coldiretti - è un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro con 30mila ettari di territorio coltivati, impegnato nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all'inquinamento dell'aria e al dissesto del territorio".