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Sara Sampaio e le altre vip che sentono il bisogno incontrollabile di strapparsi capelli e ciglia

La top model portoghese soffre tricotillomania, il disturbo ossessivo-compulsivo causato da eventi traumatici ma anche da ansia e stress

di BARBARA BERTI -
19 settembre 2022
La supermodella Sara Sampaio soffre di tricotillomania (Facebook)

La supermodella Sara Sampaio soffre di tricotillomania (Facebook)

Anche la supermodella Sara Sampaio soffre di tricotillomania, il disturbo caratterizzato dall'incoercibile bisogno di giocare e strappare peli e capelli dal proprio corpo. La top model portoghese, 31 anni, già ‘angelo’ di “Victoria’s Secret”, ha raccontato su Instagram (dove ha un seguito di ben 8,3 milioni di follower) i problemi di salute mentale che affliggono la sua vita quotidiana. Ha parlato di ansia, ma soprattutto di tricotillomania, una condizione che la porta a strapparsi i capelli e le sopracciglia. Non è la prima volta che la portoghese affronta pubblicamente questo problema. Sempre su Instagram, in passato, rispondendo a una serie di domande dei fan sulla sua beauty routine relativa alle sopracciglia, lei aveva risposto così: “Cerco di non toccarle, ma sfortunatamente soffro di tricotillomania e spesso me le strappo!”. La modella di Victoria's Secret aveva 15 anni quando ha cominciato a strapparsi prima le ciglia, poi le sopracciglia, ma per fortuna si è fatta aiutare da dei medici specialisti. Oggi non lo fa più ma continua a sentire l'impulso nei periodi di forte stress.
La top model portoghese Sara Sampaio (Instagram)

La top model portoghese Sara Sampaio (Instagram)

La supermodella non è l’unico personaggio famoso che soffre di tricotillomania, perché a dispetto di quanto si potrebbe pensare, è un problema molto diffuso, tanto che sono diverse le star che si sono ritrovate a combatterlo nel corso della loro carriera. Sono riuscite a parlarne liberamente e senza vergogna ai fan, diventando così degli esempi di grande coraggio.
La modella Sara Sampaio soffre di tricotillomania (Instagram)

La modella Sara Sampaio soffre di tricotillomania (Instagram)

Di questo disturbo ossessivo compulsivo ne soffre anche la modella e attrice Olivia Munn (42 anni), tra le interpreti della serie tv “The Newsroom” e più recentemente nel cast della miniserie “The Rock”. “Non mi mangio le unghie, ma mi strappo le ciglia. Non fa male, ma è davvero fastidioso” aveva detto in un’intervista al “New York Daily News”, svelando anche di avere un disturbo d’ansia sociale. Anche la modella e attrice britannica Sam Faiers (31 anni) ha raccontato di essere costretta a utilizzare le ciglia finte perché soffre di tricotillomania. La protagonista della serie “The Mummy Diaries”, in passato ha svelato di soffrire di questo disturbo per più di vent’anni e ha cercato invano una terapia per uscirne. Ancora oggi le capita di strapparsi le ciglia nel sonno e ciò significa che è “davvero difficile tenerlo sotto controllo”.
La cantante Arisa (Instagram)

La cantante Arisa (Instagram)

In Italia la prima a parlare di questi disturbo è stata Arisa (40 anni). La cantante è nota per i cambi di look passando da tagli corti e cortissimi a lunghe chiome, anche colorate, ricorrendo a parrucche. Tempo fa, ai fan che la esortavano a farsi allungare i capelli, aveva risposto ammettendo di soffrire di tricotillomania. “Ecco perché non mi faccio mai crescere i capelli, quando ce li ho, me li stacco” aveva ammesso Rosalba Pippa in una delle sue Story su Instagram.

Che cosa è la tricotillomania

Spesso abbreviata TTM, la tricotillomania è un tipo di malattia che, per via delle sue caratteristiche specifiche, è classificata come disturbo ossessivo-compulsivo. Chi ne soffre prova un irresistibile bisogno di strapparsi i capelli, le ciglia e le sopracciglia e, più in generale i peli del corpo. Per alcuni questo disturbo può essere lieve, e generalmente gestibile, per altri invece, l’impulso compulsivo di strapparsi i peli è travolgente.
 
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  Viene considerata una malattia psichiatrica poiché il più delle volte è legata a traumi psicologici, nei casi più gravi è associata anche a tricofagia, ovvero all’ingestione dei capelli strappati. A causare il disturbo sono eventi traumatici come lutti, abusi sessuali, bulimia, anoressia, ma anche periodi di forte stress, durante i quali si ha l’impressione di non avere il controllo sulla propria vita. Il gesto irrefrenabile di strapparsi capelli e peli, quindi, è un modo per elaborare e comunicare il disagio all’esterno. Ciò, però, ha effetti negativi sia sul corpo sia sulla vita sociale. Si va, infatti, incontro ad alopecia, alla perdita definitiva del capello e nei casi più gravi al blocco della normale funzione gastrointestinale. Come se non bastasse, si prova vergogna verso se stessi, cosa che porta a un totale isolamento. Ricerche sul tema stimano che la tricotillomania colpisca dallo 0,5% al 3,4% della popolazione: la fascia d’età più colpita è quella che va dai 9 ai 13 anni e circa l'85% dei pazienti è di sesso femminile. Spesso il problema può portarsi fino all'età adulta, accompagnandosi anche ad altri disturbi, tra cui ansia sociale, depressione e disturbi alimentari. Per combattere il disturbo esistono delle cure farmacologiche ma nella maggior parte dei casi è la terapia cognitivo-comportamentale a rivelarsi più efficace: facendo un lavoro psicoterapico sulle cause psicologiche dell’ansia spesso si riesce a guarirne.