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Home » Spettacolo » Scene di nudo, non solo “Romeo e Giulietta”. I casi in cui gli attori ricordano le riprese come un trauma

Scene di nudo, non solo “Romeo e Giulietta”. I casi in cui gli attori ricordano le riprese come un trauma

Anche Sharon Stone ha accusato il regista di "Basic Instinct" di averla spinta a girare la scena delle gambe accavallate con l’inganno

Giovanni Bogani
8 Gennaio 2023
Sharon Stone nell'iconica scena di "Basic Instinct"

Sharon Stone nell'iconica scena di "Basic Instinct"

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Il caso di Hussey e Whitey, protagonisti di “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli, non è l’unico in cui protagonisti di film del passato – spesso considerati capolavori – ricordano le riprese come causa di traumi.

"Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli
“Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli

Tadzio, il ragazzo biondo di “Morte a Venezia“, il capolavoro del 1971 di Luchino Visconti, l’adolescente bellissimo di cui uno struggente Dirk Bogarde si innamora perdutamente, era interpretato da un debuttante di quindici anni, Bjorn Andrésen. Oggi Andrésen ha 66 anni. Nel documentario per Sky, “Il ragazzo più bello del mondo”, la sorella commenta il provino in cui Visconti gli ordina di mettersi a torso nudo e lo mette in posa per le foto in costume da bagno. “Questa è violenza: si vede che mio fratello è in imbarazzo. Non si fanno queste cose a un bambino di quindici anni”, accusa. Dopo il film, Bjorn iniziò la sua dipendenza dall’alcol e una corsa inesorabile verso la depressione. Oggi vive in un monolocale fatiscente alla periferia di Stoccolma.

Björn Andrésen sul set di Morte a Venezia (1971)
Björn Andrésen sul set di Morte a Venezia (1971)

Anche Sharon Stone ha accusato il regista di “Basic Instinct” di averla spinta a girare la scena delle gambe accavallate con l’inganno. Nella sua autobiografia, “The Beauty of Living Twice”, l’attrice spiega come il regista Paul Verhoeven le avesse fatto togliere le mutande, perché “riflettevano la luce”. Solo alla proiezione del film avrebbe scoperto che cosa effettivamente si vedesse nella scena. La Stone scrive di essere andata su tutte le furie, di avere pensato ad una denuncia e di avere schiaffeggiato Verhoeven.

La famosa scena del burro del film "Ultimo tango a Parigi"
La famosa scena del burro del film “Ultimo tango a Parigi”

Maria Schneider, protagonista con Marlon Brando di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, accusò il regista: “Non ho ancora perdonato Bertolucci: ci ha manipolati”. La famosa scena del burro, per quanto di finzione, fece piangere davvero l’allora ventenne Maria Schneider. “Mi sono sentita umiliata, e anche un po’ violentata, da Marlon e da Bertolucci”. Da allora, un lungo tunnel di depressione e di droghe, dal quale la Schneider non uscì mai più.

Il caso di Hussey e Whitey, protagonisti di "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli, non è l’unico in cui protagonisti di film del passato – spesso considerati capolavori – ricordano le riprese come causa di traumi.
"Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli
"Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli
Tadzio, il ragazzo biondo di "Morte a Venezia", il capolavoro del 1971 di Luchino Visconti, l’adolescente bellissimo di cui uno struggente Dirk Bogarde si innamora perdutamente, era interpretato da un debuttante di quindici anni, Bjorn Andrésen. Oggi Andrésen ha 66 anni. Nel documentario per Sky, "Il ragazzo più bello del mondo", la sorella commenta il provino in cui Visconti gli ordina di mettersi a torso nudo e lo mette in posa per le foto in costume da bagno. "Questa è violenza: si vede che mio fratello è in imbarazzo. Non si fanno queste cose a un bambino di quindici anni", accusa. Dopo il film, Bjorn iniziò la sua dipendenza dall’alcol e una corsa inesorabile verso la depressione. Oggi vive in un monolocale fatiscente alla periferia di Stoccolma.
Björn Andrésen sul set di Morte a Venezia (1971)
Björn Andrésen sul set di Morte a Venezia (1971)
Anche Sharon Stone ha accusato il regista di "Basic Instinct" di averla spinta a girare la scena delle gambe accavallate con l’inganno. Nella sua autobiografia, "The Beauty of Living Twice", l’attrice spiega come il regista Paul Verhoeven le avesse fatto togliere le mutande, perché "riflettevano la luce". Solo alla proiezione del film avrebbe scoperto che cosa effettivamente si vedesse nella scena. La Stone scrive di essere andata su tutte le furie, di avere pensato ad una denuncia e di avere schiaffeggiato Verhoeven.
La famosa scena del burro del film "Ultimo tango a Parigi"
La famosa scena del burro del film "Ultimo tango a Parigi"
Maria Schneider, protagonista con Marlon Brando di "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo Bertolucci, accusò il regista: "Non ho ancora perdonato Bertolucci: ci ha manipolati". La famosa scena del burro, per quanto di finzione, fece piangere davvero l’allora ventenne Maria Schneider. "Mi sono sentita umiliata, e anche un po’ violentata, da Marlon e da Bertolucci". Da allora, un lungo tunnel di depressione e di droghe, dal quale la Schneider non uscì mai più.
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