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"My Mind & Me", il documentario sull'artista e sulle fragilità di Selena Gomez. Compreso il disturbo bipolare

La star: "Condividendo la mia esperienza e le mie difficoltà spero di aiutare le persone ad aprirsi e raccontare le loro storie"

di MAURIZIO COSTANZO -
1 novembre 2022
Selena Gomez

Selena Gomez

Selena Gomez, texana di nascita, padre messicano, dismessi i panni di teen star e indossati quelli di superstar, dà l'impressione di una giovane donna molto determinata e inquadrata. Certamente è una macchina di marketing e business, con linee di abbigliamento e merchandising di tutti i tipi sul suo sito. Ma è davvero così semplice la sua vita? In realtà c’è una parte fragile della sua personalità, che ora si è decisa a raccontare a cuore aperto in un toccante documentario.

Selena Gomez durante una sua performance

"Spero di aiutare le persone a raccontare le proprie storie"

S’intitola "My Mind & Me" ed è uno sguardo intimo, sorprendente e commuovente sul suo percorso, artistico e non solo. Sarà disponibile su Apple TV+ dal 4 novembre e i tanti fan sono già in attesa di vederlo. Il documentario mostra la verità complicata di un'artista restia a essere una popstar, che ora è una giovane donna resiliente che combatte per la propria felicità, cercando nel mentre di portare speranza e ispirazione a tutti coloro che nel mondo combattono le proprie malattie mentali. La pellicola segue l'artista a partire dall'uscita del singolo "Lose You To Love Me" che ha segnato per lei la fine di una relazione difficile e cui è seguito il lancio della sua linea di prodotti cosmetici che promuovono un'immagine positiva di sé stessi, il tutto mentre l'artista cerca di preservare la propria salute mentale e di sostenere e aiutare le persone che soffrono del medesimo problema. ”Per quanto sia nervosa nel pubblicare qualcosa di così personale, nel mio cuore so che ora è il momento - ha dichiarato. - Spero che condividendo la mia esperienza e le mie difficoltà, aiuterò le persone a sentirsi ispirate a raccontare le proprie storie. E ad avere la speranza che le cose possano migliorare”. Nel docufilm racconta di quando le venne diagnosticato un disturbo bipolare, e di tutto quello che ne seguì: “Quando sono uscita per la prima volta (dallo studio del medico), non sapevo come avrei affrontato la mia diagnosi – racconta -. E se fosse successo di nuovo? E se la prossima volta non potessi tornare indietro? Avevo bisogno di continuare a impararlo. Avevo bisogno di apprenderlo giorno dopo giorno".

"Il mio passato e i miei errori mi spingono alla depressione", la confessione della star

Tempo fa, su Instagram condivise la storia di un amico che le donò un rene, malato di lupus. E ha anche parlato della depressione che l’affligge: “Penso che il mio passato e i miei errori siano ciò che mi spinge alla depressione”. Nel docufilm visita anche la prima casa in Texas, quella dove è cresciuta, ed è l’occasione per fare un tuffo nel passato: “Ho lavorato per tutta la vita, sin da quando ero bambina”. A dieci anni il suo primo ruolo nella serie tv Barney & Friends, poi il successo ne ‘I maghi di Waverly’, per poi diventare una delle popstar più famose di sempre, che ha venduto oltre 210 milioni di singoli in tutto il mondo e accumulato oltre 45 miliardi di stream globali. Quest'anno ha ricevuto una nomination ai Grammy per il suo primo EP in Spagnolo, "Revelación" e una agli Emmy per la sua interpretazione all'interno dell'acclamata serie televisiva "Only Murders in the Building", dove recita assieme a Steve Martin e Martin Short. Il film segna il secondo progetto per Apple con i produttori Lighthouse Management + Media e Interscope Films dopo la collaborazione per il documentario nominato agli Emmy, "Billie Eilish: The World's a Little Blurry". Il documentario è diretto da Alek Keshishian, già dietro la macchina da presa dell'iconico documentario del 1991 "Madonna: Truth or Dare".