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Home » Spettacolo » Selena Gomez e il desiderio di diventare mamma: “Le terapie che seguo mi impediscono di avere figli”

Selena Gomez e il desiderio di diventare mamma: “Le terapie che seguo mi impediscono di avere figli”

La pop star sulla fine della storia con l'ex Justin Bieber: "La cosa migliore che mi sia capitata nella vita“. E su Taylor Swift: "L'unica amica"

Barbara Berti
9 Novembre 2022
Il pigiama party di Selena Gomez e Nicola Peltz Beckham per vedere “My Mind & Me” (Instagram)

Il pigiama party di Selena Gomez e Nicola Peltz Beckham per vedere “My Mind & Me” (Instagram)

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La pop star Selena Gomez ha rivelato che, a causa dei farmaci per il disturbo bipolare, è possibile che non riuscirà mai a rimanere incinta. Solo di recente, in occasione dell’uscita del suo documentario “Selena Gomez: My Mind & Me” (su AppleTv+ dal 4 novembre), l’ex stellina Disney è tornata a parlare apertamente del suo percorso iniziato nel 2018 con la diagnosi. Ma già in precedenza la Gomez ha affrontato dure prove.

Selena Gomez sulla copertina della rivista Rolling Stone (Instagram)
Selena Gomez sulla copertina della rivista Rolling Stone (Instagram)

L’attrice e cantante, 30 anni, porta sulle spalle, infatti, un notevole bagaglio emotivo e psicologico: la diagnosi di lupus, la malattia autoimmune che l’ha costretta a subire un trapianto di rene, da cui sono derivate serie complicazioni che hanno richiesto ulteriori interventi chirurgici; la depressione; la diagnosi di disturbo bipolare e i conseguenti ricoveri nelle cliniche psichiatriche. In contemporanea, ha vissuto storie d’amore tormentate e finite male con Justin Bieber e The Weeknd.

Selena Gomez (Instagram)
Selena Gomez (Instagram)

Tra le conseguenze di questi anni bui – raccontati molto nei dettagli nel documentario -, c’è la possibilità che l’attrice non possa avere dei figli, o, per la precisione, che non possa portare a termine una gravidanza

In articolo di “Rolling Stones”, pubblicato il 3 novembre, ha detto che un giorno è scoppiata a piangere in macchina perché aveva appena incontrato una sua amica che stava cercando di rimanere incinta. “Questa è una cosa molto grande, grande e presente nella mia vita”, ha detto Gomez, riferendosi al suo desiderio di diventare mamma. E ha aggiunto: “Comunque sono fatta per avere figli, e li avrò”. I farmaci specifici per il disturbo bipolare possono influenzare le persone in modi diversi e ciò che funziona per alcune potrebbe non valere per altre.

L'attrice e cantante Selena Gomez con il costume da bagno da lei disegnato (Instagram)
L’attrice e cantante Selena Gomez con il costume da bagno da lei disegnato (Instagram)

Le polemiche intorno al documentario “My Mind &Me”

“My Mind & Me”, uscito da pochi giorni, ha già alzato un polverone mediatico. Nel docu l’attrice e cantante racconta senza filtri la sua vita privata e la carriera. E ovviamente il film parla anche di altri personaggi del mondo dello spettacolo. Come Justin Bieber, ex di Gomez.

Nel docu l’attrice ha definito la rottura con il cantautore canadese come “la cosa migliore che le sia capitata nella vita“. Altre polemiche, invece, riguardano l’assenza nel docu di Francia Raisa, l’amica che le donò il rene, aiutandola a superare un difficile momento legato alle complicazioni derivanti dal lupus, il disturbo autoimmune di cui la pop star soffre dal 2013. Nel documentario, invece, compare la cantante Taylor Swift, partner in crime di lunga data che Gomez elogia definendola “l’unica vera amica nell’industria”. A tale affermazione, la Raisa ha commentato via social “interessante”, poi ha cancellato il commento e smesso di seguire la Gomez.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
La pop star Selena Gomez ha rivelato che, a causa dei farmaci per il disturbo bipolare, è possibile che non riuscirà mai a rimanere incinta. Solo di recente, in occasione dell’uscita del suo documentario “Selena Gomez: My Mind & Me” (su AppleTv+ dal 4 novembre), l’ex stellina Disney è tornata a parlare apertamente del suo percorso iniziato nel 2018 con la diagnosi. Ma già in precedenza la Gomez ha affrontato dure prove.
Selena Gomez sulla copertina della rivista Rolling Stone (Instagram)
Selena Gomez sulla copertina della rivista Rolling Stone (Instagram)
L’attrice e cantante, 30 anni, porta sulle spalle, infatti, un notevole bagaglio emotivo e psicologico: la diagnosi di lupus, la malattia autoimmune che l’ha costretta a subire un trapianto di rene, da cui sono derivate serie complicazioni che hanno richiesto ulteriori interventi chirurgici; la depressione; la diagnosi di disturbo bipolare e i conseguenti ricoveri nelle cliniche psichiatriche. In contemporanea, ha vissuto storie d’amore tormentate e finite male con Justin Bieber e The Weeknd.
Selena Gomez (Instagram)
Selena Gomez (Instagram)
Tra le conseguenze di questi anni bui – raccontati molto nei dettagli nel documentario -, c’è la possibilità che l’attrice non possa avere dei figli, o, per la precisione, che non possa portare a termine una gravidanza In articolo di “Rolling Stones”, pubblicato il 3 novembre, ha detto che un giorno è scoppiata a piangere in macchina perché aveva appena incontrato una sua amica che stava cercando di rimanere incinta. “Questa è una cosa molto grande, grande e presente nella mia vita”, ha detto Gomez, riferendosi al suo desiderio di diventare mamma. E ha aggiunto: “Comunque sono fatta per avere figli, e li avrò”. I farmaci specifici per il disturbo bipolare possono influenzare le persone in modi diversi e ciò che funziona per alcune potrebbe non valere per altre.
L'attrice e cantante Selena Gomez con il costume da bagno da lei disegnato (Instagram)
L'attrice e cantante Selena Gomez con il costume da bagno da lei disegnato (Instagram)

Le polemiche intorno al documentario “My Mind &Me”

“My Mind & Me”, uscito da pochi giorni, ha già alzato un polverone mediatico. Nel docu l’attrice e cantante racconta senza filtri la sua vita privata e la carriera. E ovviamente il film parla anche di altri personaggi del mondo dello spettacolo. Come Justin Bieber, ex di Gomez. Nel docu l’attrice ha definito la rottura con il cantautore canadese come “la cosa migliore che le sia capitata nella vita“. Altre polemiche, invece, riguardano l’assenza nel docu di Francia Raisa, l’amica che le donò il rene, aiutandola a superare un difficile momento legato alle complicazioni derivanti dal lupus, il disturbo autoimmune di cui la pop star soffre dal 2013. Nel documentario, invece, compare la cantante Taylor Swift, partner in crime di lunga data che Gomez elogia definendola “l’unica vera amica nell’industria”. A tale affermazione, la Raisa ha commentato via social “interessante”, poi ha cancellato il commento e smesso di seguire la Gomez.
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