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Home » Spettacolo » Shawn Mendes annulla il tour mondiale: “La salute mentale prima di tutto. Tornerò più forte!”

Shawn Mendes annulla il tour mondiale: “La salute mentale prima di tutto. Tornerò più forte!”

Il cantante canadese ha prima posticipato e poi cancellato le date della sua tournée "Wonder", spiegando sui social: "Devo prendermi del tempo, ma non lascio la musica"

Marianna Grazi
28 Luglio 2022
Shawn Mendes

Shawn Mendes

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Doveva essere una meraviglia, proprio come il titolo “Wonder“, ma il tour musicale di Shawn Mendes si è interrotto dopo appena sette delle 19 date previste. Il cantautore, musicista e modello canadese ha annullato il resto della tournée alcune settimane dopo aver posticipato le restanti tappe. Il motivo è stato lo stesso 23enne a spiegarlo: ha bisogno di curare la sua salute mentale, ma assicura che dopo essersi preso il tempo necessario “tornerò più forte”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Shawn Mendes (@shawnmendes)

Il post: “Non ero pronto per tornare in tour”

È solo un arrivederci, insomma, quello del cantante pop candidato ai Grammy. “Non ero del tutto preparato al tributo che il ritorno sulla scena avrebbe comportato” e per questo ha deciso di annullare il tour dopo essersi consultato con “un incredibile gruppo di professionisti della salute”, ha spiegato ai fan in una dichiarazione condivisa sui social media. Mendes ha infatti scritto un lungo post dove racconta: “Ho iniziato questo tour entusiasta di tornare finalmente a suonare dal vivo dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia, ma la realtà è che non ero affatto pronto per quanto sarebbe stato difficile affrontare un tour dopo questo periodo di assenza”, ha detto. Dopo essersi consultato con il suo team e con un incredibile gruppo di professionisti del settore sanitario “è diventato sempre più evidente che dovevo prendermi il tempo che non mi sono mai preso per me stesso, per rimettermi in piedi e tornare più forte“, ha aggiunto.

Shawn Mendes
Shawn Mendes, 23 anni, durante un concerto del tour mondiale “Wonder”(Instagram)

In precedenza Mendes si era già esibito in una serie di spettacoli, a Sacramento, in California, e in alcune città del Canada. Ma dopo le date iniziali, all’inizio del mese, l’artista ha comunicato ai fan che si sarebbe preso una pausa dal tour per affrontare i problemi di salute mentale. “Abbiamo sperato che sarei stato in grado di di poter riprendere con le altre date dopo un po’ di tempo libero, ma in questo momento la mia salute ha la priorità – prosegue nel post sui social –. Questo non significa che non farò più musica e non vedo l’ora di vedervi in tour in futuro. So che tutti voi avete aspettato che avete aspettato tanto per assistere a questi spettacoli, e mi si spezza il cuore a dirvelo, ma vi prometto che tornerò non appena avrò preso il giusto tempo per guarire. Vi voglio bene e vi ringrazio per avermi sostenuto e per essermi stati vicini in questo viaggio”.

I problemi di salute mentale

Shawn Mendes
Shawn Mendes si è esibito nelle prime sette date della tournée per poi rimandare e infine cancellare le successive dodici (Instagram)

L’artista canadese è sempre stato molto onesto con il suo pubblico riguardo alle sue difficoltà di salute: ad aprile, ad esempio, ha twittato uno screenshot di una nota scritta sull’iPhone in cui diceva che spesso si sente “come se stessi volando o annegando”. “A volte non mi importa di quello che pensa la gente e mi sento libero”, ha scritto. “La maggior parte delle volte è una lotta, però [sic]”. Mendes, a novembre, ha annunciato la sua rottura con la cantante e compagna Camila Cabello. Qualche mese dopo il 23enne, in un’intervista a “Morning Mashup” di SiriusXM, ha spiegato che si stava “concedendo un’ampia tregua” per guarire dalla separazione. A marzo ha anche detto ai follower che si sentiva solo dopo il loro addio. “Chi posso chiamare quando ho un attacco di panico? Chi chiamo quando sono, tipo, al limite?”, aveva chiesto retoricamente in un video postato su Instagram. “Sento alla fine che sono davvero da solo, e lo odio”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Doveva essere una meraviglia, proprio come il titolo "Wonder", ma il tour musicale di Shawn Mendes si è interrotto dopo appena sette delle 19 date previste. Il cantautore, musicista e modello canadese ha annullato il resto della tournée alcune settimane dopo aver posticipato le restanti tappe. Il motivo è stato lo stesso 23enne a spiegarlo: ha bisogno di curare la sua salute mentale, ma assicura che dopo essersi preso il tempo necessario "tornerò più forte".
 
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Un post condiviso da Shawn Mendes (@shawnmendes)

Il post: "Non ero pronto per tornare in tour"

È solo un arrivederci, insomma, quello del cantante pop candidato ai Grammy. "Non ero del tutto preparato al tributo che il ritorno sulla scena avrebbe comportato" e per questo ha deciso di annullare il tour dopo essersi consultato con "un incredibile gruppo di professionisti della salute", ha spiegato ai fan in una dichiarazione condivisa sui social media. Mendes ha infatti scritto un lungo post dove racconta: "Ho iniziato questo tour entusiasta di tornare finalmente a suonare dal vivo dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia, ma la realtà è che non ero affatto pronto per quanto sarebbe stato difficile affrontare un tour dopo questo periodo di assenza", ha detto. Dopo essersi consultato con il suo team e con un incredibile gruppo di professionisti del settore sanitario "è diventato sempre più evidente che dovevo prendermi il tempo che non mi sono mai preso per me stesso, per rimettermi in piedi e tornare più forte", ha aggiunto.
Shawn Mendes
Shawn Mendes, 23 anni, durante un concerto del tour mondiale "Wonder"(Instagram)
In precedenza Mendes si era già esibito in una serie di spettacoli, a Sacramento, in California, e in alcune città del Canada. Ma dopo le date iniziali, all'inizio del mese, l'artista ha comunicato ai fan che si sarebbe preso una pausa dal tour per affrontare i problemi di salute mentale. "Abbiamo sperato che sarei stato in grado di di poter riprendere con le altre date dopo un po' di tempo libero, ma in questo momento la mia salute ha la priorità – prosegue nel post sui social –. Questo non significa che non farò più musica e non vedo l'ora di vedervi in tour in futuro. So che tutti voi avete aspettato che avete aspettato tanto per assistere a questi spettacoli, e mi si spezza il cuore a dirvelo, ma vi prometto che tornerò non appena avrò preso il giusto tempo per guarire. Vi voglio bene e vi ringrazio per avermi sostenuto e per essermi stati vicini in questo viaggio".

I problemi di salute mentale

Shawn Mendes
Shawn Mendes si è esibito nelle prime sette date della tournée per poi rimandare e infine cancellare le successive dodici (Instagram)
L'artista canadese è sempre stato molto onesto con il suo pubblico riguardo alle sue difficoltà di salute: ad aprile, ad esempio, ha twittato uno screenshot di una nota scritta sull'iPhone in cui diceva che spesso si sente "come se stessi volando o annegando". "A volte non mi importa di quello che pensa la gente e mi sento libero", ha scritto. "La maggior parte delle volte è una lotta, però [sic]". Mendes, a novembre, ha annunciato la sua rottura con la cantante e compagna Camila Cabello. Qualche mese dopo il 23enne, in un'intervista a "Morning Mashup" di SiriusXM, ha spiegato che si stava "concedendo un'ampia tregua" per guarire dalla separazione. A marzo ha anche detto ai follower che si sentiva solo dopo il loro addio. "Chi posso chiamare quando ho un attacco di panico? Chi chiamo quando sono, tipo, al limite?", aveva chiesto retoricamente in un video postato su Instagram. "Sento alla fine che sono davvero da solo, e lo odio".
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