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Home » Spettacolo » Simone Maghernino realizza il suo sogno con due “Ali in tasca”: volare sopra i pregiudizi

Simone Maghernino realizza il suo sogno con due “Ali in tasca”: volare sopra i pregiudizi

Ventidue anni, foggiano, autistico. Ma anche molto di più: un ragazzo che è riuscito a realizzare un piccolo miracolo: essere se stesso facendo quello che ama. Il brano sarà disponibile dal 7 maggio sui maggiori store digitali

Marianna Grazi
6 Maggio 2022
'Ali in Tasca - Simone Maghernino'

'Ali in Tasca - Simone Maghernino'

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Un sogno che si realizza e chissà, magari una carriera che prende il via. Il primo singolo di Simone Maghernino, 22enne di Foggia, si intitola Ali in tasca e dal 7 maggio sarà disponibile su Spotify, Amazon ed Apple Music proprio come i suoi artisti preferiti, da Jovanotti a Nek e Vasco Rossi. “Per gli altri non sono chi sono, io sono chi sembro”: inizia così la canzone e bastano queste poche parole per far trapelare la volontà di Simone di abbattere ogni pregiudizio e far dimenticare all’ascoltatore quello che c’è dietro a questo lavoro, svolto con professionalità e passione impeccabili. Maghernino è autistico.

Volare oltre i muri del pregiudizio

Ali in tasca è il primo singolo di Simone Maghernino, 22enne autistico. Dal 7 maggio sarà su Spotify, Apple Music e Amazon

Ma provate a chiudere gli occhi e a sentire i versi del brano: “Gli occhi avventati che puntano il dito, che alzano muri e poi abbassano gli sguardi. Ora ascolta ti dico chi sono, un ragazzo che sogna. Che ha voglia di fare, di stare, ha voglia di essere. Di vivere la vita che mi è stata data a testa alta, sì, proprio come te”, canta il giovane foggiano, in una denuncia in musica che ha tutto il sapore di riscatto. Ali in tasca è il suo piccolo grande miracolo, un traguardo che è anche un punto di partenza. Nella sua San Severo i cittadini non vedono l’ora di ascoltare la sua canzone e così la sua famiglia e il gruppo di amici di Simone, il cui supporto è stato fondamentale per realizzare il suo sogno.

“In casa si respira aria di festa, finalmente ho visto il viso di mio figlio illuminarsi con un sorriso meraviglioso, fatto di fierezza, autostima e soddisfazione“, racconta all’Ansa mamma Luisa Sordillo, autrice del testo. “Mi dice ‘Mamma, sono tanto contento. Ho fatto una cosa bella, vero?’ e, superando le sue ritrosie, ricambia il mio abbraccio. Sì – aggiunge la donna – lui ha fatto davvero una piccola grande rivoluzione. Senza armi, ma a colpi di emozioni”. Il merito, lo sanno tutti, è soprattutto il suo, del ragazzo che da anatroccolo si sta trasformando in un cigno, che con la sua voglia di farcela è riuscito ad abbattere quei muri e quegli sguardi di chi crede che l‘autismo debba per forza essere invalidante. Simone ha spiegato quelle ali ed è pronto a volare nel mondo della musica, che si arricchisce così di un interprete e di un progetto ambizioso, capace di rompere gli schemi e incrinare la rigidità del conformismo, per valorizzare il bene più prezioso: la libertà di essere se stessi.

Il cantante

'Ali in Tasca - Simone Maghernino'
Ali in Tasca è un sogno che si realizza per Simone, che è riuscito ad abbattere i muri del pregiudizio dimostrando di essere un ragazzo con delle doti incredibili anche se autistico

Simone Maghernino è nato a Foggia 22 anni fa, con il suo gemello. Nel corso della sua infanzia e adolescenza ha imparato a convivere con l’autismo, una condizione che – come spesso accade – lo ha costretto ad affrontare il disagio e la malinconia della solitudine causata dalla sua condizione e da come questa viene percepita. Con impegno e determinazione, combattendo i pregiudizi, Simone ha però sempre cercato di portare avanti le sue passioni, come il basket, l’informatica, ma soprattutto la musica, studiando anche pianoforte. E così, piano piano, passando dal cantare a squarciagola le canzoni dei suoi artisti preferiti nella sua cameretta, col coraggio e l’incoscienza di chi non si arrende, è riuscito ad incidere un suo brano che sta per approdare sui più noti digital store. Con l’aiuto di sua madre Luisa, che ha scritto il testo fermamente convinta che in questo mondo ci sia posto per tutti, del cantautore Ilario de Angelis, autore della musica (e canta insieme a Simone), e di Edgardo Caputo, che ha arrangiato e mixato il brano, è nata Ali in tasca. Quattro minuti intensi, un invito ad eliminare il filo spinato dell’indifferenza, ricucendo il sentimento della fratellanza e dell’accettazione di chi non è come noi.

“Non fermarti a ciò che non so fare, guarda tutto quel che ho“.

 

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Un sogno che si realizza e chissà, magari una carriera che prende il via. Il primo singolo di Simone Maghernino, 22enne di Foggia, si intitola Ali in tasca e dal 7 maggio sarà disponibile su Spotify, Amazon ed Apple Music proprio come i suoi artisti preferiti, da Jovanotti a Nek e Vasco Rossi. "Per gli altri non sono chi sono, io sono chi sembro": inizia così la canzone e bastano queste poche parole per far trapelare la volontà di Simone di abbattere ogni pregiudizio e far dimenticare all'ascoltatore quello che c'è dietro a questo lavoro, svolto con professionalità e passione impeccabili. Maghernino è autistico.

Volare oltre i muri del pregiudizio

Ali in tasca è il primo singolo di Simone Maghernino, 22enne autistico. Dal 7 maggio sarà su Spotify, Apple Music e Amazon
Ma provate a chiudere gli occhi e a sentire i versi del brano: "Gli occhi avventati che puntano il dito, che alzano muri e poi abbassano gli sguardi. Ora ascolta ti dico chi sono, un ragazzo che sogna. Che ha voglia di fare, di stare, ha voglia di essere. Di vivere la vita che mi è stata data a testa alta, sì, proprio come te", canta il giovane foggiano, in una denuncia in musica che ha tutto il sapore di riscatto. Ali in tasca è il suo piccolo grande miracolo, un traguardo che è anche un punto di partenza. Nella sua San Severo i cittadini non vedono l'ora di ascoltare la sua canzone e così la sua famiglia e il gruppo di amici di Simone, il cui supporto è stato fondamentale per realizzare il suo sogno. "In casa si respira aria di festa, finalmente ho visto il viso di mio figlio illuminarsi con un sorriso meraviglioso, fatto di fierezza, autostima e soddisfazione", racconta all'Ansa mamma Luisa Sordillo, autrice del testo. "Mi dice 'Mamma, sono tanto contento. Ho fatto una cosa bella, vero?' e, superando le sue ritrosie, ricambia il mio abbraccio. Sì – aggiunge la donna – lui ha fatto davvero una piccola grande rivoluzione. Senza armi, ma a colpi di emozioni". Il merito, lo sanno tutti, è soprattutto il suo, del ragazzo che da anatroccolo si sta trasformando in un cigno, che con la sua voglia di farcela è riuscito ad abbattere quei muri e quegli sguardi di chi crede che l'autismo debba per forza essere invalidante. Simone ha spiegato quelle ali ed è pronto a volare nel mondo della musica, che si arricchisce così di un interprete e di un progetto ambizioso, capace di rompere gli schemi e incrinare la rigidità del conformismo, per valorizzare il bene più prezioso: la libertà di essere se stessi.

Il cantante

'Ali in Tasca - Simone Maghernino'
Ali in Tasca è un sogno che si realizza per Simone, che è riuscito ad abbattere i muri del pregiudizio dimostrando di essere un ragazzo con delle doti incredibili anche se autistico
Simone Maghernino è nato a Foggia 22 anni fa, con il suo gemello. Nel corso della sua infanzia e adolescenza ha imparato a convivere con l'autismo, una condizione che – come spesso accade – lo ha costretto ad affrontare il disagio e la malinconia della solitudine causata dalla sua condizione e da come questa viene percepita. Con impegno e determinazione, combattendo i pregiudizi, Simone ha però sempre cercato di portare avanti le sue passioni, come il basket, l’informatica, ma soprattutto la musica, studiando anche pianoforte. E così, piano piano, passando dal cantare a squarciagola le canzoni dei suoi artisti preferiti nella sua cameretta, col coraggio e l’incoscienza di chi non si arrende, è riuscito ad incidere un suo brano che sta per approdare sui più noti digital store. Con l'aiuto di sua madre Luisa, che ha scritto il testo fermamente convinta che in questo mondo ci sia posto per tutti, del cantautore Ilario de Angelis, autore della musica (e canta insieme a Simone), e di Edgardo Caputo, che ha arrangiato e mixato il brano, è nata Ali in tasca. Quattro minuti intensi, un invito ad eliminare il filo spinato dell’indifferenza, ricucendo il sentimento della fratellanza e dell’accettazione di chi non è come noi. "Non fermarti a ciò che non so fare, guarda tutto quel che ho".  
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