“La Sirenetta” nera arriva al cinema. Il 24 maggio esce al cinema il remake del cartone animato Disney, con Halle Bailey a interpretare la protagonista Ariel, prima attrice afroamericana nel ruolo. Insomma la rivoluzione politically correct e inclusiva della company continua.
Il regista: “Halle Bailey era la candidata perfetta per Ariel”
“Una sirena non ha lacrime, e per questo soffre molto di più”
È la citazione dalla fiaba scritta da Hans Christian Andersen nel 1837 con la quale il regista Rob Marshall apre la sua rilettura live action del cult animato del 1989, vincitore di due Oscar per le canzoni, che qui è anche autore di quattro nuovi brani, insieme a Lin Manuel Miranda.
Ma quando lo stesso Marshall ha sentito per la prima volta Bailey interpretare la canzone Part of Your World del film originale, si è commosso – lui sì – fino alle lacrime.
“Il fatto è che lei ha fissato l’asticella a un livello molto alto, perché Ariel deve essere tante cose – spiega -. Ha bisogno di una voce squisitamente angelica, perché fa parte della storia, ma deve anche essere coraggiosa e forte. Ma anche vulnerabile e con gli occhi spalancati, in qualche modo eterea”.
Il blockbuster, in arrivo nelle sale italiane il 24 maggio con The Walt Disney Company Italia, vede appunto Halle Bailey nei panni (coda compresa) della protagonista Ariel. L’attrice e cantante 23enne, che insieme alla sorella Chloe è stata candidata tra 2019 e 2021 a sei Grammy, è stata letteralmente consacrata da Beyoncé.
“Quando ho scelto Halle per il ruolo, è stato letteralmente perché era la persona migliore per quel ruolo”, spiega il regista. La giovane star ha ottenuto la parte dopo aver fatto il provino con centinaia di ragazze di diverse etnie.
“È una questione legata a chi rivendica un ruolo, a chi dà vita a un personaggio in un modo che non si sarebbe mai potuto immaginare”, aggiunge.
Halle Bailey spazza via le polemiche sul colore della pelle
La scelta di Bailey era stata accolta da entusiasmo ma anche da qualche ridicola polemica per il fatto che fosse un’interprete afroamericana, mentre nel film animato la Sirenetta era bianca, con gli occhi azzurri e i capelli rossi.
Il pubblico, fin dall’uscita del trailer, si è infatti diviso tra chi ha protestato contro la ‘rivoluzione’ inclusiva e chi invece ha esultato per il passo avanti tanto atteso. Quel che è certo è che le reazioni incredule ed entusiaste delle bimbe afroamericane alla vista della loro eroina finalmente simile a loro sono già un riconoscimento impareggiabile.
Le riserve sono state spazzate via anche dal suo enorme talento nel ruolo di Little Mermaid e dai primi commenti al film dei critici sui social, unanimi del lodare la sua performance.
“Nella mia vita ho adottato lo spirito di Ariel”
“Interpretare Ariel mi ha aiutato a trovare me stessa – ha spiegato Bailey nella conferenza stampa internazionale in streaming -. Ho lavorato al progetto da quando avevo 18 anni fino ai 23: anni di profondo cambiamento, in cui io sono cresciuta come giovane donna.
Visualizza questo post su Instagram
Mi ritrovo in Ariel, nel suo percorso di passioni, forte volontà, nel far valere le proprie ragioni e nella capacità di affrontare anche cose che la spaventano. Tutte qualità che ho cercato di adottare. Mi ha insegnato tanto”. L’attrice ci tiene anche a ringraziare i produttori, che le hanno permesso di mantenere “l’essenza di chi sono, con le mie trecce e tutto il resto”.
I registi hanno voluto infatti includere aspetti dell’identità dell’attrice in Ariel, compresi i suoi capelli naturali. “Li ha avuti fin da bambina, quindi era davvero importante per lei tenerli. Ma l’idea mi piaceva comunque, pensavo ‘che bello'”, precisa Rob Marshall.
Il cast: Mahmood doppiatore del granchio Sebastian
Al suo fianco un cast straordinario, che comprende Jonah Hauer-King nella parte del principe Eric, Javier Bardem per Re Tritone e Melissa McCarthy per la malefica Ursula. Fra le voci originali dei personaggi in cgi, Jacob Tremblay è il pesciolino Flounder e Daveed Diggs (Hamilton) il granchio Sebastian, che in italiano avrà la voce di Mahmood.
La storia del film, riletta nel segno dell’inclusione e della diversità, è, con pochi cambiamenti, quella che conosciamo: una sirena che si innamora di un principe umano e fa un patto con la strega del mare per rinunciare alla sua voce e diventare umana.
“Penso che la mia identità rappresenti al meglio questa giovane donna che si sente fuori posto e che intraprende un viaggio di scoperta di sé in un altro mondo”, aggiunge la 23enne. Che ricorda anche come lei e le sue sorelle facessero sempre finta di essere sirene in piscina e che Ariel era il motivo per cui tutte volevano imparare a nuotare.
Nel film è presente anche l’Italia, con alcune scene girate in Sardegna: “Per decidere dove ambientare le sequenze sulla costa abbiamo girato varie isole e alla fine abbiamo scelto la Sardegna perché aveva tutto – spiegano i produttori de Luca e Marshall -. Ha le acque e le spiagge più belle, e abbiamo ritrovato anche quell’asprezza dei paesaggi richiamati dalla favola di Andersen”.
E dai palchi di Sanremo e dell’Eurovision, dopo il documentario in cui si racconta senza filtri, Mahmood sbarca al cinema e con la Sirenetta Disney fa il suo esordio nelle vesti di doppiatore. L’artista è la voce del granchio Sebastian nella versione italiana del live action.
“Quando ero piccolo avevo un contatto molto forte con l’acqua. Mia madre è sarda, mi ha sempre portato al mare e il primo sport a cui mi ha iscritto è stato proprio il nuoto”, ha raccontato il cantante 30enne durante la conferenza stampa.
“Per questo mi sono subito innamorato de ‘La Sirenetta’. Quando andavo al mare salivo sugli scogli per cantare le canzoni del cartone. E sott’acqua cercavo il regno sottomarino di Atlantica. Se da bambino – ha proseguito – mi avessero chiesto ‘cosa vuoi fare da grande?’ io avrei detto questo”.