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Home » Spettacolo » Skam Italia 5, la serie cult per adolescenti indaga sul tema dell’ansia da prestazione

Skam Italia 5, la serie cult per adolescenti indaga sul tema dell’ansia da prestazione

Al centro della nuova stagione, le vicende di Elia e l’importante percorso di accettazione che dovrà compiere

Barbara Berti
1 Settembre 2022
La serie cult "Skam Italia" torna con una nuova stagione originale, raccontata ancora una volta fuori dagli stereotipi dell’adolescenza (Instagram)

La serie cult "Skam Italia" torna con una nuova stagione originale, raccontata ancora una volta fuori dagli stereotipi dell’adolescenza (Instagram)

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Ansia da prestazione legata alle dimensioni sotto la media del pene. E’ il tema centrale della quinta stagione di “Skam Italia”, la serie cult prodotta da Cross Productions, disponibile dal 1° settembre in esclusiva su Netflix, per la regia di Tiziano Russo, che riceve l’eredità da Ludovico Bessegato che rimane, però,  showrunner e autore, insieme ad Alice Urciuolo.

 

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Considerato dalla critica italiana e internazionale uno dei migliori adattamenti dell’omonimo show norvegese per il linguaggio utilizzato e per l’approccio ai temi trattati, “Skam Italia” torna con una nuova stagione originale raccontata, ancora una volta, fuori dagli stereotipi dell’adolescenza. La peculiarità della serie, infatti, è proprio quella di seguire le vicende di un gruppo di adolescenti alle prime esperienze di vita, interfacciandosi con tematiche come l’amore e l’amicizia, la sessualità, la salute mentale, le dipendenze, la violenza e le molestie, la religione e la discriminazione in generale.

Dopo le prime quattro stagioni, gli storici personaggi sono cresciuti: qualcuno va all’università, qualcuno ancora al liceo. Accanto a loro, nella quinta stagione arriva un nuovo gruppo di personaggi femminili. Al centro della storia le vicende di Elia (interpretato da Francesco Centorame) e la sua ansia da prestazione dovuta alle dimensioni sotto la media del suo pene.

La quinta stagione di "Skam Italia" dal 1° settembre su Netflix (Instagram)
La quinta stagione di “Skam Italia” dal 1° settembre su Netflix (Instagram)

Elia le ha tutte: è bello, simpatico, intelligente, popolare ed è il cantante di un gruppo. Stuoli adoranti di ragazze del suo liceo non vedrebbero l’ora di uscire con lui, eppure non ha mai avuto una relazione seria. “Sei un puttaniere” pensano tutte. Ma è davvero così? Ovviamente no. Come sempre le cose sono più complicate di come appaiono. Vergogna, pressione sociale, senso di rispetto ai propri amici: nella nuova stagione i temi cardine della serie si intrecciano con ciò che Elia vive in prima persona. Accanto a Francesco Centorame (Elia) tornano Beatrice Bruschi (Sana), Federico Cesari (Martino), Giancarlo Commare (Edoardo), Rocco Fasano (Niccolò), Ibrahim Keshk (Rami), Martina Lelio (Federica), Ludovica Martino (Eva), Mehdi Meskar (Malik), Greta Ragusa (Silvia), Ludovico Tersigni (Giovanni), Pietro Turano (FIlippo) e Nicholas Zerbini (Luchino). Debuttano in questa stagione Lea Gavino (Viola) e Nicole Rossi (Asia).

Elia e Viola di "Skam Italia" (Instagram)
Elia e Viola di “Skam Italia” (Instagram)

La storia del quinto capitolo

Siamo a pochi mesi dall’esame di maturità, raccontato sul finale della quarta stagione. Invece di frequentare l’università come gli altri amici, Elia si ritrova di nuovo al liceo dopo essere stato bocciato: senza Giovanni, Martino e Luchino, Eva, Silvia, Sana e Federica, quel posto non è più lo stesso. Elia odia tutto e tutti e il suo unico obiettivo è quello di andarsene il prima possibile. Anche perché vedersi con gli altri e fare le prove della suo gruppo è diventato sempre più difficile. Da quando vive a casa di Filippo, poi, Elia deve preoccuparsi anche dell’affitto da pagare, visto che suo padre non ha nessuna intenzione di aiutarlo dopo che lui si è fatto bocciare. Le cose diventeranno ancora più complicate quando Elia entra senza molta convinzione in una lista candidata alle elezioni studentesche, al cui interno c’è una ragazza che fin da subito lo metterà in crisi: Viola.

 

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Nonostante nel recente passato abbia dovuto affrontare una situazione difficile (una storia di manipolazione e di abuso emotivo e sessuale), Viola è rimasta una persona stupenda, solare, dolce e combattiva. È tutto quello che Elia ha sempre desiderato in una ragazza ma, come al solito, non vuole davvero esplorare l’ipotesi di entrare in una relazione. Così l’allontana pur soffrendone. Il motivo? Un’enorme ansia da prestazione legata alle dimensioni decisamente sotto la media del suo pene. “Non mi entra nei preservativi” confesserà con grande vergogna agli amici. Ipoplasia peniena, per usare l’espressione più corretta. Una condizione che riguarda all’incirca lo 0,6 percento della popolazione. Una diversità determinante nel confronto con gli altri e con gli standard che la nostra società ci impone. È la paura di questo confronto che ha sempre portato Elia a scappare da qualsiasi relazione prima ancora che qualcosa potesse nascere. Ma se vuole essere felice, Elia dovrà prendere coraggio e affrontare finalmente le sue paure e le sue insicurezze.

Una sceneggiatura senza tabù

“L’idea alla base di questa nuova stagione? Indagare il rapporto tra la mascolinità, la virilità e quello che nella nostra società continua a esserne il principale simbolo, ovvero il pene” spiega lo sceneggiatore Ludovico Bessegato. E aggiunge: “Si può essere considerati dei veri maschi pur avendo un pene sottodimensionato o non performante secondo gli standard? La risposta politicamente corretta è: ‘Ovviamente sì’. Ma quante persone sono davvero in grado di non farsi influenzare dalle dimensioni nel giudizio di una persona con un pene non conforme? E soprattutto: che cosa pensano e che sensazioni provano le persone che si trovano in quella condizione?”. Così è nata questa stagione “cercando di affrontare un argomento in qualche modo tabù” continua la sceneggiatore ritenendo che “esplorare il maschile e le sue contraddizioni, togliendo qualche velo, fosse non solo interessante e originale, ma in qualche modo necessario”.

Una scena di "Skam Italia" (Instagram)
Una scena di “Skam Italia” (Instagram)

I tormenti di Elia si uniscono alle difficoltà di Viola (interpretata da Lea Gavino, una delle new entry della quinta stagione): il personaggio ha un passato legato ad una storia di manipolazione e di abuso emotivo e sessuale, che si innesterà sul racconto principale e finirà per travolgerlo. “Anche in questo caso un argomento difficile e delicato. Ma anche in questo caso non ci siamo voluti sottrarre e, anzi, abbiamo provato a raccontarne la complessità, costruendo una situazione in cui i ruoli di vittima e carnefice fossero meno facili da identificare ad un primo sguardo, al punto che Viola per molto tempo ha pensato di essere stata pienamente consapevole delle sue azioni e delle sue scelte” aggiunge ancora lo sceneggiatore. “Due temi forti, difficili, che si inseriscono nel solco di quello che ‘Skam Italia’ ha fatto per quattro anni e che continuerà a fare fino a quando esisterà: parlare di temi complessi cercando di evitare la retorica, gli stereotipi e il paternalismo” conclude Ludovico Bessegato.

 

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Ansia da prestazione legata alle dimensioni sotto la media del pene. E’ il tema centrale della quinta stagione di “Skam Italia”, la serie cult prodotta da Cross Productions, disponibile dal 1° settembre in esclusiva su Netflix, per la regia di Tiziano Russo, che riceve l’eredità da Ludovico Bessegato che rimane, però,  showrunner e autore, insieme ad Alice Urciuolo.
 
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