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Home » Spettacolo » Streghe, donne fuori dalla normalità. In scena “Witch is”

Streghe, donne fuori dalla normalità. In scena “Witch is”

La regista Virginia Landi: "Gran parte delle discriminazioni di genere che tutt’oggi caratterizzano la società patriarcale sono figlie della nascita del capitalismo"

Barbara Berti
19 Settembre 2023
streghe-donne-discriminazioni

“Witch is”, spettacolo teatrale che riflette sulla figura della strega

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Donne fuori dalla “normalità” e dalle “regole”, demonizzate e gettate al rogo. In una parola, “streghe”. Come quelle di “Witch is“, progetto teatrale di Landi/Mignemi/Paris che riflette sulla figura della strega.

Lo spettacolo è in scena – in prima assoluta – al Teatro Goldoni di Firenze il 18 e il 19 settembre (ore 21), nell’ambito di “Avamposti Teatro Festival 2023”, organizzato dal Teatro delle Donne.

streghe-donne-discriminazioni
Una scena dello spettacolo “Witch is”

Finalista al bando “Regist* Under 35” della Biennale Teatro di Venezia 2022, lo spettacolo – scritto da Francesca Mignemi per la regia di Virginia Landi – esorcizza l’archetipo di ‘femmina’ mostruosa.

In scena Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti trasformano la parola in poesia, filastrocca, formula magica, confessione, canzone, gettando la luce su una violenza rimossa.

 

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Un post condiviso da Teatro delle Donne (@teatrodelledonne)

Perché “witch” è quello che non c’è più o che viene censurato, nascosto, allontanato. È quello che resta dopo il rogo: la puzza, la cenere, l’eco di un urlo nelle orecchie, la paura che, prima o poi, possa toccare a noi.

La “witch” è il risultato di una campagna di criminalizzazione della sessualità e del corpo femminile, durante lo sviluppo e l’affermazione della società capitalistica. E ancora oggi il corpo femminile è campo di battaglie politiche e sociali.

streghe-donne-discriminazioni
La regista Virginia Landi

Streghe, parla la regista

Virginia, la caccia alle streghe è un fenomeno dalle radici antiche ma estremamente attuale…
“Sì, è stata una guerra per annientare il potere sociale dell’universo femminile, soprattutto povere e contadine, sole, anziane, mendicanti, levatrici, guaritrici, prostitute, adultere, donne che abortivano o praticavano l’aborto.

Persone che esercitavano la propria sessualità fuori dai vincoli del matrimonio e della procreazione, ma anche coloro che si occupavano dell’invisibile oltre che della concretezza del mondo materiale.

Quella violenza ci appare lontana, ma fonda un modello di femminilità, un canone estetico e delle regole sul corpo della donna, ancora oggi motivo di scontro, politico e sociale”.

streghe-donne-discriminazioni
“Witch is”, uno spettacolo in prima assoluta al Goldoni di Firenze

Come racconta tutto ciò in scena?
“’Whitch is’ è uno spettacolo corale costituito da quattro capitoli. Tre attrici in scena interpretano e indagano prima il punto di vista degli inquisitori, ovvero di coloro che hanno creato la figura della strega diffondendo la paura verso di essa.

Poi il punto di vista di accusate di stregoneria per assumere, infine, lo sguardo di tre ragazze contemporanee che riflettono sul proprio corpo e sul rapporto che hanno con esso”.

streghe-donne-discriminazioni
“Witch is”, al Teatro Goldoni Firenze prima assoluta

Come nasce questo spettacolo?
“Lo spettacolo nasce nel 2021, da riflessioni condivise tra me e l’autrice dello spettacolo, Francesca Mignemi.

Entrambe, quasi due anni fa, rimanemmo colpite dalla lettura del saggio ’Calibano e la strega’ di Silvia Federici, in cui la filosofa e attivista femminista evidenza i rapporti celati tra caccia alla streghe e nascita della società capitalista.

Nel saggio svelava come gran parte delle discriminazioni di genere che tutt’oggi caratterizzano la società patriarcale siano figlie di quell’epoca, che si estese dall’Umanesimo fino all’inizio dell’Illuminismo”.

Come si mette fine alla caccia alle streghe?

“Difficile dirlo. Il tema resta attuale e lo sarà finché il corpo femminile continuerà a essere terreno di battaglie , finché non ci sarà un accesso garantito e sicuro all’aborto. Finché l’essere donna sarà sinonimo di presunta inferiorità si continuerà a parlare di streghe e della relativa caccia alla streghe”.

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streghe-donne-discriminazioni
Una scena dello spettacolo "Witch is"
Finalista al bando "Regist* Under 35" della Biennale Teatro di Venezia 2022, lo spettacolo - scritto da Francesca Mignemi per la regia di Virginia Landi - esorcizza l’archetipo di 'femmina' mostruosa. In scena Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti trasformano la parola in poesia, filastrocca, formula magica, confessione, canzone, gettando la luce su una violenza rimossa.
 
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Perché "witch" è quello che non c’è più o che viene censurato, nascosto, allontanato. È quello che resta dopo il rogo: la puzza, la cenere, l’eco di un urlo nelle orecchie, la paura che, prima o poi, possa toccare a noi. La "witch" è il risultato di una campagna di criminalizzazione della sessualità e del corpo femminile, durante lo sviluppo e l’affermazione della società capitalistica. E ancora oggi il corpo femminile è campo di battaglie politiche e sociali.
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La regista Virginia Landi

Streghe, parla la regista

Virginia, la caccia alle streghe è un fenomeno dalle radici antiche ma estremamente attuale... "Sì, è stata una guerra per annientare il potere sociale dell'universo femminile, soprattutto povere e contadine, sole, anziane, mendicanti, levatrici, guaritrici, prostitute, adultere, donne che abortivano o praticavano l’aborto. Persone che esercitavano la propria sessualità fuori dai vincoli del matrimonio e della procreazione, ma anche coloro che si occupavano dell’invisibile oltre che della concretezza del mondo materiale. Quella violenza ci appare lontana, ma fonda un modello di femminilità, un canone estetico e delle regole sul corpo della donna, ancora oggi motivo di scontro, politico e sociale".
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"Witch is", uno spettacolo in prima assoluta al Goldoni di Firenze
Come racconta tutto ciò in scena? "’Whitch is’ è uno spettacolo corale costituito da quattro capitoli. Tre attrici in scena interpretano e indagano prima il punto di vista degli inquisitori, ovvero di coloro che hanno creato la figura della strega diffondendo la paura verso di essa. Poi il punto di vista di accusate di stregoneria per assumere, infine, lo sguardo di tre ragazze contemporanee che riflettono sul proprio corpo e sul rapporto che hanno con esso".
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“Witch is”, al Teatro Goldoni Firenze prima assoluta
Come nasce questo spettacolo? "Lo spettacolo nasce nel 2021, da riflessioni condivise tra me e l’autrice dello spettacolo, Francesca Mignemi. Entrambe, quasi due anni fa, rimanemmo colpite dalla lettura del saggio ’Calibano e la strega’ di Silvia Federici, in cui la filosofa e attivista femminista evidenza i rapporti celati tra caccia alla streghe e nascita della società capitalista. Nel saggio svelava come gran parte delle discriminazioni di genere che tutt’oggi caratterizzano la società patriarcale siano figlie di quell’epoca, che si estese dall’Umanesimo fino all’inizio dell’Illuminismo". Come si mette fine alla caccia alle streghe? "Difficile dirlo. Il tema resta attuale e lo sarà finché il corpo femminile continuerà a essere terreno di battaglie , finché non ci sarà un accesso garantito e sicuro all'aborto. Finché l’essere donna sarà sinonimo di presunta inferiorità si continuerà a parlare di streghe e della relativa caccia alla streghe".
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