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L'attrice transessuale Trace Lysette protagonista di "Monica", un film sulla natura precaria dell'identità

A Venezia la presentazione. L'interprete: "Ho colto subito la verità intorno a questo personaggio transgender". Il regista Pallaoro: "Un'eroina moderna"

di BARBARA BERTI -
3 settembre 2022
L'attrice Trace Lysette alla Mostra del Cinema di Venezia (Instagram)

L'attrice Trace Lysette alla Mostra del Cinema di Venezia (Instagram)

Trace Lysette, 34 anni, attrice e attivista transgender è la protagonista di “Monica” di Andrea Pallaoro, secondo film italiano in concorso alla 79esima Mostra del cinema di Venezia. La pellicola parla della storia di Monica, interpretata da Lysette, una transessuale dell’Ohio che dopo anni di vita a Los Angeles, torna a casa per rivedere la madre ammalata. Ritrovando il genitore e il resto della famiglia, da cui si era allontanata da adolescente, intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del proprio passato. Il ritratto intimo di una donna che esplora i temi universali dell’abbandono e dell’accettazione, del riscatto e del perdono. Una storia forte come lo è l’attrice che, dopo anni di lavoro, provini, battaglie e frustrazioni è arrivata al suo primo ruolo da protagonista.
L'attrice Trace Lysette alla Mostra del Cinema di Venezia

L'attrice Trace Lysette alla Mostra del Cinema di Venezia

“Questo ruolo è importante perché molte donne trans si identificheranno con Monica, e per me in particolare raccontare la sua storia attraverso i suoi occhi è stato catartico: ho rivissuto vicende che ho già vissuto, ci sono sempre dei punti in comune con le vite degli altri” dice l’attrice in una recente intervista. E spiega: “Lei (la Monica del film, ndr) è cresciuta in Ohio in una famiglia tradizionale, in un ambiente piuttosto conservatore. Non deve essere stato facile essere e sentirsi diversa. Io sono cresciuta in una famiglia cattolica e in parte italiana (la nonna era di paesino a una quarantina di chilometri da Benevento, ndr). E no, non è stato facile”.
Il cast di "Monica"

Il cast di "Monica"

Lysette, ricordando l’infanzia, racconta: “Ricordo che facevo dei mini spettacoli nel seminterrato dei miei nonni dove cantavo a squarciagola le canzoni di ‘Dirty Dancing’. Ricordo anche che giocavo con le Barbie con mia sorella. E poi le zuffe a scuola. Quando, più grande, gli altri bambini hanno cominciato a notare la mia femminilità, sono stata fatta oggetto di scherno, ne sono scaturiti tanti scontri fisici e verbali, tante botte, sempre. Alla fine ero diventata violenta. Al terzo anno delle superiori ho cambiato scuola. Al liceo artistico di Dayton, Ohio, finalmente ho incontrato altri ragazzi simili a me, che erano, forse, Lgbtq e potevano capirmi”. L’attrice ha da poco completato la transizione. Dal Festival di Venezia svela che a 25 anni “mi sono trovata a vivere il peggior momento della mia vita, un mio amico che ora non c’è più mi ha dato coraggio, dicendomi di investire in me stessa e di iniziare i corsi di recitazione, poi è arrivata la possibilità di "Law & Order", dove recitavo nella parte di una donna, e più avanti "Transparent“.
 
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Dalla serie tv alle accuse di molestia

Lysette è nota per “Transparent”, la celebre serie Amazon del 2014, durata 4 anni, che narra le tragicomiche avventure del pater familias Mort (l’attore Jeffrey Tambor) che cambia identità sessuale. Nella serie Lysette si dichiara trans pubblicamente attraverso il ruolo di Shea, l’istruttrice di yoga e spogliarellista che guida Mort nel complesso passaggio di genere. Lysette è stata una delle prime ad accusare l’attore di molestie tanto che poi Tambor poi ha dovuto rinunciare al ruolo più importante della sua carriera che gli ha fatto vincere un Golden Globe. Più recentemente Lysette ha partecipato al film “Hustlers” (“Le ragazze di Wall Street” è il titolo italiano) dove si attorcigliava al palo con Jennifer Lopez e Constance Wu. Più recentemente, invece, è apparsa nel suo videoclip “Smb” con cui ha debuttato nel mondo della musica. “Se sei un attore trans il tuo spazio è molto limitato per questo voglio espandermi in altre direzioni” sono state le sue dichiarazioni al momento del lancio musicale.

"Monica", un film sulla natura precaria dell'identità

“Negli ultimi anni il confronto con la malattia di mia madre mi ha portato a riflettere sul mio passato e sugli effetti psicologici dell'abbandono" dichiara il regista Andrea Pallaoro che a Venezia ha esordito nel 2008 con "Medeas" e che 10 anni dopo ha permesso a Charlotte Rampling di vincere la Coppa Volpi con "Hannah".
Patricia Clarkson, Andrea Pallaoro e Trace Lysette a Venezia 2022

Patricia Clarkson, Andrea Pallaoro e Trace Lysette a Venezia 2022

"A partire da questa esperienza ho voluto raccontare una storia che esplorasse la complessità della dignità umana, le conseguenze profonde del rifiuto e le difficoltà nel guarire le proprie ferite" spiega ancora il regista. E aggiunge: "Attraverso un linguaggio cinematografico che prende forma da un costante dialogo tra l'estetica dell'intimità e dell'alienazione, in bilico tra l'interiorità della protagonista e il mondo che la circonda, i miei collaboratori ed io ci siamo addentrati nel mondo emotivo e psicologico di Monica per riflettere sulla natura precaria dell'identità di ciascuno di noi quando è messa alla prova dalla necessità di sopravvivere e trasformarsi”, conclude il regista riassumendo così "Monica": "Un’eroina moderna, una donna capace di perdonare”. Nel cast di “Monica” figurano anche Patricia Clarkson nei panni della madre in fin di vita, Adriana Barraza, Emily Browning, Joshua Close. L'americana Clarkson entusiasta del film, paragona il regista italiano Pallaoro a Martin Scorsese: "Non ci sono tanti registi, forse Scorsese, che sono così specifici, che hanno una visione così particolare del mondo, lui sa cosa vuole, è sempre presente e lui ci ha reso autori migliori, lo dico con tutto il mio cuore. Si sente che c’è davvero il progetto di qualcuno estremamente specifico e sensibile".