Il primo film di Ethan Coen “in solitaria”, cioè senza il fratello Joel – con il quale ha formato per quarant’anni la coppia di fratelli più famosa, più geniale, più imprevedibile della storia del cinema – sarà una commedia queer. Con due ragazze che attraversano gli Stati Uniti in auto, fra locali lesbici, ex fidanzate furibonde, e qualcosa nascosto nel portabagagli, a loro insaputa. Qualcosa di orribile, tipo una testa tagliata messa in una cappelliera. Un progetto a metà fra “Thelma & Louise” e un film di Russ Meyer, al quale Ethan dichiara di essersi ispirato. Russ Meyer è stato il re del “pop porn”, l’autore di film surreali, pulp, con donne procacissime e scatenate: film sensuali e pieni di humour, come “faster, Pussycat! Kill! Kill!“.
Le protagoniste
Le protagoniste, dopo mesi di ricerche, sono state scelte. Una è Margaret Qualley, la figlia di Andie MacDowell, diva della serie Netflix “Maid” (per la quale è fresca di candidatura ai Golden Globe e agli Emmy Award), dopo un breve ma significativo ruolo in “C’era una volta… a Hollywood” di Quentin Tarantino. L’altra è Geraldine Viswanathan: passaporto australiano, padre indiano tamil, madre svizzera, coprotagonista del film “Bad Education” con Hugh Jackman. Molti, nel tempo, i nomi di attrici accostate al progetto: da Chloe Sevigny a Christina Applegate, da Holly Hunter a Selma Blair. Alla fine, sono state scelte loro. La sfrontatezza innocente di Margaret e la sensualità misteriosa, orientale di Geraldine.
Un film nel cassetto
Le riprese si svolgeranno questo autunno: il titolo definitivo ancora non c’è, ma di sicuro non sarà quello con cui il copione circolava, da anni, negli studi dei produttori, ovvero “Drive-Away Dykes“. Perché il film, Ethan Coen lo aveva scritto, insieme alla moglie Tricia Cook, già quindici anni fa, ai tempi di “Non è un paese per vecchi“. “Era rimasto nel cassetto, come un’infinità di altri progetti”, dice il regista, 64 anni, quattro volte premio Oscar insieme al fratello Joel. “Alla fine un produttore ha detto: ok, apriamo quel cassetto e facciamo questo film!”.
In realtà, Ethan aveva già firmato un altro film senza il fratello Joel: ma si tratta di un documentario. “Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind“, presentato lo scorso maggio al festival di Cannes.
La trama
Sul film, tutti i siti americani riportano la stessa, stringatissima, trama: “Una ragazza disinibita e liberal fa un viaggio da Filadelfia a Miami con la sua amica conservatrice. Nella storia entreranno una testa mozzata che sta dentro una cappelliera, una ex fidanzata amareggiata e un senatore malvagio”. Non molto. Ma un sito di provini per attori e comparse, nel quale si cercano persone per ruoli minori, ci aiuta a capire meglio la trama. Delle due donne, una ha rotto con la fidanzata, l’altra cerca un break dal lavoro. Insieme vanno da Filadelfia a Tallahassee, la capitale della Florida, attraversando tutta la East Coast americana. Ma qualcosa è nel bagagliaio dell’auto, a loro insaputa. Due uomini misteriosi seguono le due ragazze: devono riprendere quella “cosa” che sta nel bagagliaio della loro auto, per conto di una persona la cui vera identità cela un oscuro, terribile segreto. Molto “coeniana”, come trama. Un oggetto che scatena una corsa per acciuffarlo, come la valigetta piena di soldi in “Non è un paese per vecchi”.
Nelle ricerche per comparse e ruoli secondari, “attori LGBTQ+, non binari e transgender sono fortemente incoraggiati a proporsi“, si legge nel sito. Ci sarà un night club lesbico, con il suo staff e la sua patronne, e occorreranno delle ballerine di pole dance, oltre che “ragazze atletiche”. Si è parlato della presenza di una squadra di calcio femminile. Poi, serviranno attori per interpretare ricconi finiti a svernare in Florida, e l’attore per incarnare un senatore repubblicano.