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Home » Spettacolo » Una donna ribelle, un ragazzo umiliato e la guerra tra generazioni. I film di Giuseppe Ferlito sbarcano su Amazon Prime e Google Play

Una donna ribelle, un ragazzo umiliato e la guerra tra generazioni. I film di Giuseppe Ferlito sbarcano su Amazon Prime e Google Play

Dal 18 marzo le pellicole girate a Firenze dal 'Regista dei temi sociali' atterrano sulle piattaforme digitali. Si parte da "L'Affarista", poi sarà il turno di "Cavallo di Troia" e infine "Re minore". Ecco la trama dei film e di che cosa trattano

Caterina Ceccuti
18 Marzo 2022
I film di Giuseppe Ferlito sbarcano su Amazon Prime e Google Play

I film di Giuseppe Ferlito sbarcano su Amazon Prime e Google Play

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“Punto su Firenze come futura capitale del Cinema internazionale, dando ai giovani il massimo spazio creativo nella realizzazione di corti e lungometraggi d’autore su tematiche sociali”. È questo lo scopo di Giuseppe Ferlito, presidente dell’Associazione culturale Scuola di Cinema Immagina di Firenze, che i prossimi 18, 21 e 22 marzo vedrà l’ingresso di tre sue pellicole sulle piattaforme Amazon Prime e Google Play. I tre film in questione sono, in ordine di comparizione, “L’affarista” (18 marzo), “Cavallo di Troia” (21 marzo) e “Re minore” (22 marzo), tutti diretti da Ferlito e realizzati con la concreta collaborazione dei giovani studenti della Scuola di cinema fiorentina.

Il regista Giuseppe Ferlito / Foto Rinaldo Serra

“Anche se la sua formazione non è perfettamente completa – commenta Ferito -, nessuno meglio di un giovane professionista è capace di donare ad una produzione quella creatività entusiasta e quell’intensità emozionale che sapranno fare la differenza nella riuscita di un film e, soprattutto, nella trasmissione del messaggio che s’intende mandare allo spettatore. Dal bisogno di ribellione di una giovane donna che cerca il denaro facile senza ancora neanche essere capace di gestire i propri sentimenti, al dramma di un ragazzo costretto a subire le peggiori umiliazioni pur di realizzare il proprio sogno professionale, fino all’irrisolto e irrisolvibile contrasto tra le giovani generazioni e le vecchie. Sono queste le tre storie che attraverso i nostri ultimi lavori abbiamo voluto raccontare, due dei quali (“L’affarista” e “Cavallo di Troia”) devono alla città di Firenze la magia di uno sfondo e di un contesto impossibili da trovare altrove”.

Da “Infernet” a “Vecchio mondo”, le opere principali di Giuseppe Ferlito

Non è un caso se al regista Giuseppe Ferlito è stato attribuito l’appellativo di “Regista dei temi sociali”, considerato l’impegno costantemente profuso nella sensibilizzazione del pubblico su alcune tra le tematiche più scottanti della nostra contemporaneità. Tra le sue opere principali infatti ci sono il lungometraggio “Infernet” (2015), dedicato ai pericoli che il Web rappresenta nelle diverse tappe dell’esistenza umana e interpretato da Ricky Tognazzi, Roberto Farnesi, Remo Girone, Katia Ricciarelli, Andrea Montovoli, Daniela Poggi, Luca Seta; il lungometraggio “Né terra né cielo” (2001), finanziato dal Ministero dei Beni Culturali come film di interesse Culturale – Nazionale e coprodotto da Immagina Cinematografica Productions e Arbash; e “Vecchio mondo” – anch’esso girato interamente a Firenze -, tratto da un soggetto di Roberto Farnesi, con Sergio Forconi ed Enrica Pintore.

Il ‘Regista dei temi sociali’: “Il cinema è in grado di smuovere coscienze”

“Se è vero che il cinema non fa la rivoluzione – puntualizza Ferlito – è altrettanto vero che è in grado di smuovere le coscienze, incidere in profondità. Per questo a me piacciono i temi sociali, che hanno una valenza sociologica e antropologica. Al centro delle mie storie c’è sempre l’uomo, inserito nella società che diventa elemento narrativo, il coro, il contesto in cui muovono i personaggi. E da dove emergono contraddizioni e valori”.

Senza dimenticare il fatto che dalla Scuola di Cinema Immagina di Firenze sono usciti ex allievi che al momento hanno ottenuto ruoli di rilievo in televisione o al cinema, come Rausy Giangarè, attualmente impegnata nella fiction Rai “Lea – Un nuovo giorno“, con Anna Valle e Giorgio Pasotti; Maria Malandrucco, impegnata nella fiction Mediaset “Fosca Innocenti“, con Vanessa Incontrada. Nella stessa fiction recitano anche altri ex allievi della Scuola fiorentina come Marco Colao, Federico Mariotti, Elisa Billi e Costantino Seghi. Sempre Costantino Seghi ha preso parte al film “L’ombra del giorno”, di Giuseppe Piccioni, con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli; infine Martina Marotta, che ha lavorato al fianco di Abel Ferrara nell’ultimo film di Massimo Paolucci “Soldato sotto la luna”.

La trama (e le date d’uscita) dei film di Ferlito su Amazon Prime e Google Play

La locandina de “L’affarista”, film di Giuseppe Ferlito dal 18 marzo su Amazon Prime e Google Play

– 18 marzo, “L’Affarista”, che narra la storia di Vera, una ragazza che si ribella alla famiglia, vogliosa di denaro facile e incapace di relazionarsi con le altre persone e con l’amore. Ma lungo il suo percorso molte cose cambieranno in maniera radicale. Nel cast Martina Cecchelli, Fabio Baronti, Walter Nestola, Gianna Sestieri, Giorgio Ariani, Giorgio De Giorgi, Agnese Lanza, Valentina Battini, Donata Inghirami, Salvatore Pulzella, Kevin Notsa Miakouang, Fabio Chiappara, Elena Bernardini e Saida Calvaruso.

La locandina di “Cavallo di Troia”, film di Giuseppe Ferlito dal 21 marzo su Amazon Prime e Google Play

– 21 marzo, “Cavallo di Troia”, in cui un regista cinematografico di grande carisma, confinato su una sedia a rotelle, sta effettuando dei provini: le attrici sono brave, ma lui è esigente, ruvido, impietoso. Quando si fa avanti un ragazzo con un curriculum fitto di rifiuti, lui non esita a umiliarlo, davanti a tutti. Ma per il ragazzo recitare è una necessità vitale, un’ossessione, un sogno che non è disposto a cancellare. E’ disposto a tutto, pur di farcela. La sua vita corre sul filo del disastro, dell’umiliazione, del fallimento. Ma lui non demorde. Fanno parte del cast Alessandro Massini, Giorgio De Giorgi, Pietro Trisciuoglio, Monica Ciobotaru, Fabio Morelli, Donata Inghirami, Francesca Cellini, Domenico Di Lorenzo, Gabriel Gomez, Vitor Deda, Daniele Parigi, Gaia Donati, Sara Ciapetti, Lucia Petraroli, Marina Trova, Pierferruccio Rossi.

La locandina di “Re minore”, film di Giuseppe Ferlito dal 22 marzo su Amazon Prime e Google Play

– 22 marzo, il pluri premiato “Re minore”, che racconta la storia del giovane Mimì, nato in un piccolo paese della Sicilia. Fin da giovanissimo suona il tamburo nella banda del paese e la grande passione per la musica lo porterà a Londra per studiare Ingegneria del suono. Qui incontrerà Mirella, una ragazza di Firenze con la quale andrà a convivere. I due vogliono avere un figlio e lo vuole anche il padre di Mimì, che li incoraggia a tornare in Sicilia. Ad accogliere la coppia, oltre al padre, ci sarà anche Corona, il maestro di musica della scuola, che decide di ospitare i ragazzi in casa propria, dopo che un terremoto ha reso inagibile la casa del padre di Mimì. Mentre Mimì si aggira per le campagne, per trasformare i suoni della natura in musica, Mirella rimane sola e sottoposta agli sguardi curiosi della gente del paese, percependo il disagio di una società che non le appartiene. Il Parroco, affascinato dalla musica di Mimì, la propone in Chiesa, preferendola a quella di Corona che viene quindi scavalcato. Questi eventi daranno il via ad una serie di tensioni all’interno della piccola comunità siciliana, con risvolti inaspettati. Fanno parte del Cast Gabriele Ferrantelli, Letizia Toni, Vincenzo Catanzaro, Nicola Puleo, Emanuela Bonaccorso, Santo D’Aleo, Walter Nestola, Fabio Baronti, Vito Ferrantelli, Michele Cirafisi, Barbara Capucci, Raffaele Taddei e Francesco Catalanotto. Il lungometraggio ha ottenuto numerosi riconoscimenti: ha vinto la 74° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, aggiudicandosi il Primo Premio della Giuria popolare internazionale e il Gran Trofeo Golfo di Salerno Ignazio Rossi; ha trionfato come Miglior Film al Salento International Film Festival 2021 ed è stato decretato vincitore assoluto della seconda edizione del Premio Shinema per il Cinema Contemporaneo.

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
"Punto su Firenze come futura capitale del Cinema internazionale, dando ai giovani il massimo spazio creativo nella realizzazione di corti e lungometraggi d'autore su tematiche sociali". È questo lo scopo di Giuseppe Ferlito, presidente dell'Associazione culturale Scuola di Cinema Immagina di Firenze, che i prossimi 18, 21 e 22 marzo vedrà l'ingresso di tre sue pellicole sulle piattaforme Amazon Prime e Google Play. I tre film in questione sono, in ordine di comparizione, “L'affarista” (18 marzo), “Cavallo di Troia” (21 marzo) e “Re minore” (22 marzo), tutti diretti da Ferlito e realizzati con la concreta collaborazione dei giovani studenti della Scuola di cinema fiorentina.
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