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Home » Spettacolo » Uncoupled, la serie sulla vita di un gay single a New York ai tempi delle App per incontri

Uncoupled, la serie sulla vita di un gay single a New York ai tempi delle App per incontri

L'attore Neil Patrick Harris è un cinquantenne abbandonato dal fidanzato che si ritrova a fare i conti con il mercato sentimentale di oggi

Barbara Berti
12 Settembre 2022
L'attore Neil Patrick Harris è il protagonsita della serie Ntflix "Uncoupled" (Instagram)

L'attore Neil Patrick Harris è il protagonista della serie Netflix "Uncoupled" (Instagram)

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“Sex & The City” vent’anni dopo e con un gruppo di maschi quarantenni gay al posto di femmine trentenni ed eterosessuali. Ecco la serie del momento, “Uncoupled”, uscita quest’estate su Netflix e già ‘divorata’ dai fan del genere che chiedono a gran voce la seconda stagione. Creata dall’ideatore di “Sex and the City” e “Emily in Paris” Darren Star con Jeffrey Richman (tra gli autori e co-produttori esecutivi di “Modern Family”, la serie ruota intorno all’amore, al sesso e alle coppie e il politically correct non c’è traccia. Anche qui “the city” è la scintillante New York, tra inaugurazioni di mostre, ristoranti, feste.

Neil Patrick Harris è il protagonista della serie tv “Uncoupled”
Neil Patrick Harris è il protagonista della serie tv “Uncoupled”

Nella commedia romantica (in otto puntate) il veterano di “How I Met Your Mother”, Neil Patrick Harris, interpreta Michael Lawson, un agente immobiliare di New York City convinto che la sua vita sia perfetta: ha una carriera di successo, una famiglia solidale, amicizie strette e una relazione stabile con Colin (interpretato dall’attore Tuc Watkins, il Bob Hunter di “Desperate Housewives”), il suo compagno da 17 anni. Ma quando Colin lo lascia inaspettatamente alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno, andandosene da casa, Michael è completamente colto di sorpresa.

Le protagoniste della serie cult "Sex and the City"
Le protagoniste della serie cult “Sex and the City”

All’improvviso, deve affrontare due incubi: perdere l’uomo che pensava fosse la sua anima gemella e ritrovarsi a quell’età single e gay a New York. Perso il suo ‘Mister Big’, Michael (come Carry Bradshaw) può contare sugli amici. C’è l’amica del cuore Suzanne (Tisha Campbell di “Tutto in famiglia”), l’altezzosa e ricca cliente Claire (la sublime Marcia Gay Harden di “The Morning Show”), la quale sta per divorziare e fargli fare anche un bell’affare. E ci sono Billy (Emerson Brooks di “The Last Ship”) e Stanley (“Brooks Ashmanskas”). Gli amici lo convincono che non esiste miglior cura che buttarsi nella mischia e trovare chiodi con cui schiacciare Colin. Ma, dopo quasi due decenni, la “dating scene” è cambiata. Ci sono le app, i social, i ragazzi Gen X che non hanno mai sentito parlare di “Angels in America”. C’è chi invecchia male con eccessi di romanticismo e c’è chi si ostina a cambiare partner ogni sera perché “si vive una volta sola”.

Una scena di "Uncoupled" (Instagram)
Una scena di “Uncoupled” (Instagram)

Se nella finzione l’attore Neil Patrick Harris (49 anni) è alle prese con problemi di cuori, nella realtà è felicemente sposato con il collega David Burtka. I due sono legati dall’aprile 2004 e proprio la relazione con Burtka è stata la causa del coming out di Harris che nel novembre 2006, sei mesi dopo l’apparizione di Burtka in “How I Met Your Mother”, ha dichiarato alla rivista “People” di essere gay, anche per mettere a tacere le voci che lo accusavano di nepotismo e che sostenevano che Burtka avesse ricevuto la parte solo perché sentimentalmente legato alla star della serie.

Neil Patrick Harris e David Burtka: i due attori sono legati dal 2004 e sposati dal 2014 (Instagram)
Neil Patrick Harris e David Burtka: i due attori sono legati dal 2004 e sposati dal 2014 (Instagram)

I due sono apparsi per la prima volta in pubblico insieme come coppia alla cerimonia degli Emmy Award del 2007, mentre la prima volta insieme sul palco è del febbraio 2008, a un evento di beneficenza della comunità Lgbt di New York dove si sono esibiti nel duetto “Take Me or Leave Me” del musical “Rent”. I due attori sono genitori di due gemelli, Harper Grace e Gideon Scott, nati da madre surrogata il 12 ottobre 2010. Il 25 giugno 2011, poche ore dopo la firma della legge che rende legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso nello stato di New York, la coppia ha manifestato tramite Twitter l’intenzione di volersi presto sposare. E, infatti, si sono sposati il 7 settembre 2014 in Italia, a Perugia dove Pamela Fryman, regista di lunga data di “How I Met Your Mother” ha officiato il matrimonio, mentre Elton John si è esibito al ricevimento.

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"Ve lo risparmio ragazzi, non è proprio il mio forte" ha risposto l
  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
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