Emigrazione, immigrazione,
sfruttamento, prigionia reale o metaforica, schiavitù,
razzismo,
natura,
omotransfobia,
abusi di potere,
dittatura,
spirito vitale degli esseri umani, libertà: sono questi i temi al centro delle
dieci canzoni candidate al
Premio Amnesty International Italia nella sezione Big. Una varietà che fa il pari con i tanti generi rappresentati: dal rock, al cantautorato d’autore, fino alla trap e al rap. Il concorso indetto da
Amnesty International e
Voci per la Libertà, giunto alla 20esima edizione nasce con l’intento di premiare il brano più rappresentativo delle tematiche legate ai
diritti umani. Un premio da sempre ambito che, se non è il festival di Sanremo, rappresenta comunque uno spaccato di rilievo sulla canzone nazionale. A scorrere i nomi dei vincitori delle scorse edizioni si fa infatti un vero e proprio tuffo nella storia della musica italiana contemporanea.
Nel 2019 il vincitore del Premio Voci per la Libertà è stato vinto da Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con la canzone "Salvagente" (Foto Voci per la Libertà / Amnesty International)
Premio Amnesty International Italia, i vincitori di tutte le edizioni
Nel 2003
Daniele Silvestri si aggiudicò la prima edizione del Premio con la canzone "Il mio nemico", scelta per le parole evocative ed emozionanti che puntano l'attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei diritti umani. L'edizione 2004 del Premio vide come vincitrice la canzone "Pane e coraggio" di
Ivano Fossati per il toccante testo sull'immigrazione clandestina che contribuisce a sensibilizzare il tema della difesa dei diritti umani. Nel 2005 il prestigioso premio è andato ai
Modena City Ramblers per la canzone "Ebano" per il testo altamente emotivo, l'intensa melodia e soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International "Mai più violenza sulle donne". Il 2006 ha visto vincitrice
Paola Turci con "Rwanda" per il testo insieme suggestivo e di denuncia, che ricorda all'opinione pubblica il "genocidio dei 100 giorni" durante il quale, nel 1994, nel paese africano venne sterminato quasi un milione di persone. Nel 2007 il premio se lo è aggiudicato
Samuele Bersani con "Occhiali rotti" che ha riportato alla ribalta la terribile vicenda del reporter Enzo Baldoni che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione. Nel 2008 il premio è andato ai
Subsonica con "Canenero" che ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto. Nel 2009 si è aggiudicato il premio
Vinicio Capossela con "Lettera di soldati". Nel 2010 il premio è andato a
Carnen Consoli con "Mio zio". Nel 2011
Simone Cristicchi con "Genova brucia", nel 2012 lo splendido duetto di
Fiorella Mannoia e Frankie Hi-Nrg con "Non è un film", nel 2013 un altro duetto però in dialetto di
Enzo Avitabile e Francesco Guccini con "Gerardo nuvola 'e povere", nel 2014 i fratelli
Max e Francesco Gazzè con il brano sulla violenza contro le donne "Atto di forza", nel 2015
Mannarino con il il brano contro la tortura "Scendi giù", nel 2016
Edoardo Bennato con la sua "Pronti a salpare" legata al tema dell’immigrazione, nel 2017
Nada Malanima con "Ballata triste" canzone sulla tragedia del femminicidio, nel 2018
Brunori Sas con "L'uomo nero" brano contro l'intolleranza. Nel 2019
Roy Paci con "Salvagente" canzone sul tema dell’integrazione, nel 2020
Niccolò Fabi con "Io sono l'altro" una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’ e infine nel 2021
Negramaro con "Dalle mie parti" un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini.
Tra i dieci brani finalisti in gara al Premio Amnesty International 2022 ci sarà anche Mahmood con 'Icaro è libero' (Foto Ansa)
Premio Amnesty International 2022, i dieci brani finalisti
Sono in lizza in questa edizione (in ordine alfabetico per artista): – 99Posse con Nero su bianco (Persico / Iovine / Messina) – Caparezza feat. Mishel Domenssain con El sendero (Domenzain Suarez / Salvemini) – Federica Carta & Mydrama con Tocca a me (Al Kassem / Scire Scapuzzo / Carta / Martinelli) – Carmen Consoli con L’uomo nero (Consoli) – Cristina Donà con Distratti (Donà / Lanza / Donà) – Gang con Dago (Severini) – Mahmood con Icaro è libero (Mahmoud / Rapetti Mogol / Catitti / Mahmoud) – Mannarino con Congo (Mannarino) – Ermal Meta con Nina e Sara (Meta / Milani / Clivati / Meta) – Erica Mou con Cinema (Mou) Il premio verrà assegnato da una giuria, che sarà annunciata prossimamente, composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma
dal 21 al 24 luglio a Rosolina Mare (
Rovigo). Nel frattempo, sono aperte le iscrizioni per il Premio Amnesty International per la sezione
Emergenti, con scadenza fissata al 18 aprile 2022. Tra gli artisti che si sono iscritti entro il 28 febbraio viene messo in palio il
Premio Amnesty Giovani, che permetterà a uno di loro di essere fra i semifinalisti della fase finale del concorso, in programma nell’ambito di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”. Il vincitore risulterà dai voti espressi dai giovani (under 35) di Amnesty International.
Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 24 luglio a Rosolina Mare (Rovigo)
Chi sono gli artisti in gara
Sono ben
60 gli artisti in gara. Tutti i loro brani possono essere ascoltati sul sito ufficiale della manifestazione https://www.vociperlaliberta.it/. Eccoli in ordine di iscrizione: Giosuè Pandolfi, I-Dea, Jenni Gandolfi, Labnormal, Comelinchiostro, Incantastorie, Myky, Isteresi, MaLaVoglia, Luoghi comuni, Bluagata, Il Mercatovecchio, Adolfo Durante and Gabriele Morini, Flexus, The Occasionals, Kale, Orchestralunata, Sabrina Napoleone, Le Kanusie, Eliachesuona, Tupamaros, MaTeMusik band, Baldacci, Marco Sforza, I noRma, Giovanni Bocci, Marial, Dirlinger, Sine Frontera, Antonio Ranieri, Regola B, Concetti, Paduano, Arianna Petruzzi, Conversi, Cance, Duo Areia, Matteo Croce, Silvifuoritempo, Manleva, Pandem, Layz, Supernova Universe, Barbato, Carolina Piola, Giuseppe Dosi, Maurospoon Berardi, Freakybea, Briganti in fuga, Gli Ultimi Saranno, Novaffair, Friestk, Nove, Veronica, Bosco, Malavedo, Effetti collaterali, Dorian O.A, Kassis Deguess, Matilde. “In questo momento di grandi violazioni dei diritti umani, risulta ancora più significativo il lavoro del nostro festival, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la forza della musica. Affiancando nomi più noti della musica italiana ed emergenti cerchiamo di essere un megafono per tutte le voci che hanno un messaggio di rispetto e tolleranza da diffondere, in grado di sensibilizzare sulla tematica dei diritti umani, questione che riguarda ognuno di noi, nessuno escluso”, ha detto il direttore artistico del festival,
Michele Lionello, presentando la manifestazione.