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Home » Sport » Apnea per disabili, a Scarlino (Maremma) Ilenia e Fabrizio ce la fanno: è record mondiale

Apnea per disabili, a Scarlino (Maremma) Ilenia e Fabrizio ce la fanno: è record mondiale

Colanero e Pagani sono i due campioni che hanno superato i loro limiti scendendo nelle profondità del mare grossetano

Marianna Grazi
30 Giugno 2022
Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani, campioni di apnea per disabili

Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani, campioni di apnea per disabili

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Due record mondiale di apnea per disabili sono stati stabiliti nelle acque di Scarlino (Grosseto) da Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani. I giudici internazionali della Confederazione mondiale attività subacquee (Cmas) hanno ratificato la distanza di -20 metri per Ilenia Colanero di Lanciano (Chieti) e -35 metri per Fabrizio Pagani, di Terni. Il tentativo di record è stato organizzato dalla Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee (Fipsas).

“Il record è il coronamento di sogni e fatica – le parole di Colanero e Pagani -. Con un solo arto è complicato arrivare dove la pressione si fa sentire. Siamo convinti che si possa ancora andare oltre. E noi ci proveremo». Due tentativi di salire nell’olimpo dei record scendendo nelle profondità del mare.

L’apnea per disabili, andata in scena in Maremma, ha due nuovi campioni, che sono riusciti a superare i loro limiti stabilendo un nuovo primato mondiale.

Gli apneisti disabili

Ilaria Colanero è un’ex farmacista, appassionata di tennis, che dopo un terribile incidente in moto nel 2015 ha dovuto affrontare un momento di buio assoluto – proprio come quelli delle profondità in cui si immerge –, fatto di riabilitazione e cambiamenti drastici nella sua esistenza, ma che ha trovato nell’apnea uno sport che la facesse sentire di nuovo viva. Ora, sostenuta dalla sua squadra (Apnea Team Abruzzo Asd) e dai tanti amici e appassionati, è pronta per una nuova sfida. Ad affiancarla un altro campione, l’umbro Fabrizio Pagani, ironicamente soprannominato “l’uomo pesce”, anch’egli disabile a causa di un incidente stradale ma che da anni colleziona record mondiali in questa particolare disciplina sportiva. 

Foto-conferenza-record-apnea-disabili-Scarlino
A Scarlino (Gr) la nuova impresa di Colanero e Pagani, che provano a battere il record del mondo di apnea

Una nuova sfida per gli apneisti da record

Una sfida tutta nuova, quella che è andata in scena a partire alle 8.30 del 30 giugno, quando i due apneisti sono salpati dal porto di Scarlino per la doppia prova da record, in un contesto che presenta notevoli differenze da quello della piscina. In questa occasione, nella “Solmine deep water area“, l’obiettivo era la profondità lungo un cavo guida, posizionato all’interno del campo gara: in superficie  i giudici internazionali della Cmas (Confederazione mondiale attività subacquee), mentre in acqua i tecnici della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) hanno garantito ogni aspetto legato alla sicurezza. A supervisionare l’evento, gli operatori della Croce rossa italiana insieme all’imbarcazione di Sos Villaggi per Bambini Italia, associazione partner della federazione in questa iniziativa.

Ilaria Colanero e Fabrizio Pagani
Ilaria Colanero e Fabrizio Pagani

In acqua le differenze svaniscono

L’evento rientra nei progetti dell’Ambito Maremma Nord, nominato “Comunità europea dello sport 2023”, riconoscimento assegnato da Aces Europe, l’associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio “European capital of sport”. Grazie alla stretta collaborazione della Fipsas con il Comune di Scarlino e la Nuova Solmine la provincia di Grosseto diventa quindi il palcoscenico di un appuntamento sportivo di altissio rilievo, capace di dimostrare che le ‘differenze’ in acqua svaniscono, che la disabilità è un semplice status che non impedisce percorsi di successo.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Due record mondiale di apnea per disabili sono stati stabiliti nelle acque di Scarlino (Grosseto) da Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani. I giudici internazionali della Confederazione mondiale attività subacquee (Cmas) hanno ratificato la distanza di -20 metri per Ilenia Colanero di Lanciano (Chieti) e -35 metri per Fabrizio Pagani, di Terni. Il tentativo di record è stato organizzato dalla Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee (Fipsas). "Il record è il coronamento di sogni e fatica - le parole di Colanero e Pagani -. Con un solo arto è complicato arrivare dove la pressione si fa sentire. Siamo convinti che si possa ancora andare oltre. E noi ci proveremo». Due tentativi di salire nell'olimpo dei record scendendo nelle profondità del mare. L'apnea per disabili, andata in scena in Maremma, ha due nuovi campioni, che sono riusciti a superare i loro limiti stabilendo un nuovo primato mondiale.

Gli apneisti disabili

Ilaria Colanero è un'ex farmacista, appassionata di tennis, che dopo un terribile incidente in moto nel 2015 ha dovuto affrontare un momento di buio assoluto – proprio come quelli delle profondità in cui si immerge –, fatto di riabilitazione e cambiamenti drastici nella sua esistenza, ma che ha trovato nell'apnea uno sport che la facesse sentire di nuovo viva. Ora, sostenuta dalla sua squadra (Apnea Team Abruzzo Asd) e dai tanti amici e appassionati, è pronta per una nuova sfida. Ad affiancarla un altro campione, l’umbro Fabrizio Pagani, ironicamente soprannominato "l’uomo pesce", anch'egli disabile a causa di un incidente stradale ma che da anni colleziona record mondiali in questa particolare disciplina sportiva. 
Foto-conferenza-record-apnea-disabili-Scarlino
A Scarlino (Gr) la nuova impresa di Colanero e Pagani, che provano a battere il record del mondo di apnea

Una nuova sfida per gli apneisti da record

Una sfida tutta nuova, quella che è andata in scena a partire alle 8.30 del 30 giugno, quando i due apneisti sono salpati dal porto di Scarlino per la doppia prova da record, in un contesto che presenta notevoli differenze da quello della piscina. In questa occasione, nella "Solmine deep water area", l'obiettivo era la profondità lungo un cavo guida, posizionato all'interno del campo gara: in superficie  i giudici internazionali della Cmas (Confederazione mondiale attività subacquee), mentre in acqua i tecnici della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) hanno garantito ogni aspetto legato alla sicurezza. A supervisionare l’evento, gli operatori della Croce rossa italiana insieme all’imbarcazione di Sos Villaggi per Bambini Italia, associazione partner della federazione in questa iniziativa.
Ilaria Colanero e Fabrizio Pagani
Ilaria Colanero e Fabrizio Pagani

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L'evento rientra nei progetti dell’Ambito Maremma Nord, nominato “Comunità europea dello sport 2023”, riconoscimento assegnato da Aces Europe, l’associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio “European capital of sport”. Grazie alla stretta collaborazione della Fipsas con il Comune di Scarlino e la Nuova Solmine la provincia di Grosseto diventa quindi il palcoscenico di un appuntamento sportivo di altissio rilievo, capace di dimostrare che le 'differenze' in acqua svaniscono, che la disabilità è un semplice status che non impedisce percorsi di successo.
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