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Australia, le giocatrici di Netball potranno scegliere il proprio kit per giocare: la mossa inclusiva

Un abito, pantaloni (lunghi o corti) o gonna, t-shirt o maglia a maniche lunghe: la scelta permetterà a chiunque di indossare quello che le fa sentire maggiormente a proprio agio

di MARIANNA GRAZI -
19 dicembre 2022
neball

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Vi ricordate la protesta delle giocatrici di beach volley norvegesi contro il bikini imposto nelle divise ufficiali? E quelle sui body di alcune ginnaste? E ancora, recentemente, l'appello sollevato dalle calciatrici dell'Inghilterra contro il colore bianco dei pantaloncini e di alcune famose tenniste contro le gonne "total white"? O, ancora, le accuse di discriminazione delle giovani francesi che non possono gareggiare con l'hijab nelle competizioni a livello nazionale? Proteste di chi, pur di fare lo sport che ama, è costretta a convivere non solo con l'ansia prestativa ma anche con il disagio per l'abbigliamento che indossa (o non indossa) e che per questo ha deciso di far sentire la propria voce. Ora però qualcosa sta cambiando.

Le giocatrici e gli arbitri di Netball in Australia potranno scegliere la divisa che le fa sentire maggiormente a loro agio

Una piccola ma significativa rivoluzione accade infatti nel Netball. Per chi non lo conoscesse si tratta di uno sport di squadra simile al basket, in cui si incontrano due squadre composte da sette giocatori. Riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale dal 1995, è praticato soprattutto a livello femminile, specialmente in Australia e Nuova Zelanda. E proprio nella terra dei canguri la federazione di Netball sta introducendo nuove linee guida per le uniformi di atlete e arbitri, con l'obiettivo di offrire una maggiore scelta e di essere anche più inclusiva in termini di credenze religiose. A partire dal 2023, infatti, le giocatrici che praticano questo sport potranno scegliere cosa indossare tra una serie di kit messi a disposizione: tra le opzioni disponibili vi sono un abito, una canotta, un body, una maglietta a maniche corte o lunghe, una gonna, dei pantaloncini e dei pantaloni lunghi. Tutte dovranno comunque indossare una pettorina per indicare la posizione in cui giocano. Il cambiamento è dovuto alla volontà della federazione sportiva di incoraggiare maggiormente la partecipazione di persone di ogni provenienza. Glenn Turnor, della Netball Australia, ha dichiarato che le modifiche sono stati apportate dalle organizzazioni affiliate, dai loro consigli di amministrazione e dal loro amministratore delegato. "Il Netball è in continua evoluzione e dobbiamo riflettere questa evoluzione in tutti gli aspetti del nostro gioco, comprese le scelte delle divise". E ha aggiunto: "Siamo entusiasti di implementare queste linee guida sulle divise inclusive fino al 2023 e di garantire che tutti e tutte possano sentirsi a proprio agio giocando a Netball". Il Netball non è l'unico sport a introdurre cambiamenti nella divisa: a ottobre il Manchester City ha dichiarato che la sua squadra femminile non dovrà più indossare pantaloncini bianchi per far sentire maggiormente a loro agio le giocatrici quando hanno le mestruazioni. Anche i membri della squadra di calcio femminile dell'Inghilterra hanno inviato un loro parere alla Nike, che fornisce loro le divise,  per lo stesso motivo. "Abbiamo visto tornare al Netball persone che avevano smesso di giocare perché non si sentivano a proprio agio", ha detto Jennie French, responsabile operativa di una squadra sportiva nel distretto australiano di Victoria. "I numeri erano in calo in molti luoghi, ma grazie a questo cambiamento abbiamo assistito al ritorno di alcuni giocatori nella regione, il che è stato fantastico. Ha dato alle persone la fiducia per poter giocare nel modo in cui si sentono a proprio agio". Anche il giocatore maschile australiano Alastair Punshon ha dato il suo sostegno alle nuove linee guida, affermando: "È davvero importante che le persone si divertano il più possibile, indossando ciò che le fa sentire a proprio agio, praticando uno sport che amano: è questo che farà crescere il gioco".