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L'Italbasket degli atleti con sindrome di Down è campione del mondo per la terza volta consecutiva

I ragazzi allenati da Giuliano Bufacchi dal 2017 a oggi hanno vinto tutto: "E' la forza del gruppo". Nel roster anche una ragazza, Chiara Vingione

di BARBARA BERTI -
3 ottobre 2022
La Nazionale italiana di basket composta da atleti con sindrome di Down è campione del mondo

La Nazionale italiana di basket composta da atleti con sindrome di Down è campione del mondo

Campioni del Mondo 2018, 2019 e 2022: la Nazionale italiana di basket Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) composta da atleti con sindrome di Down, di nuovo sul tetto del mondo. Gli Azzurri hanno battuto l’Ungheria per 36 a 12 nella finalissima dei Mondiali a Funchal, in Portogallo. Dopo le vittorie del 2018 e 2019, il roster di Giuliano Bufacchi compie un’altra impresa sportiva. Rinnovato nella sua rosa dopo gli addii dei senatori Spiga e Ciceri, il risultato non è cambiato: quattro partite e altrettante vittorie. Nel girone B, l’Italbasket ha prima regolato l'Ungheria (31-14) e poi l'Arabia Saudita (58-6), riuscendo a impiegare tutti gli 8 convocati (la formula internazionale è quella del quattro contro quattro). Nella semifinale, contro i padroni di casa del Portogallo, gli Azzurri hanno avuto la meglio grazie a un ottimo ritorno nel terzo e quarto tempo, dopo essere andati anche sotto nel punteggio (12-15). Il finale di 20-16 porta le firme di Paulis (10), Leocata (6) e Greco (4).
La Nazionale italiana di basket Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) composta da atleti con sindrome di Down (Facebook)

La Nazionale italiana di basket Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) composta da atleti con sindrome di Down (Facebook)

La finale è ancora Italia-Ungheria con i magiari che non ci stanno a perdere di nuovo tanto che provano a sorprendere gli Azzurri con un avvio spavaldo (2-6). Ma è solo un fuoco di paglia. Con pazienza, l'Italia torna a esprimersi senza paura, chiudendo il primo quarto avanti 7-6. Ribaltata la situazione, nonostante una grande imprecisione dalla lunetta (solo 3/10 per gli Azzurri), è monologo italiano: all'intervallo lungo l’Italia è avanti 15-8 e, trascinata nel terzo periodo da Paulis, chiude 27-10. L'ultimo periodo è accademia: Bufacchi riesce a impiegare tutti i componenti della rosa e a fissare il risultato su un 36-12. Ben venti punti li ha messi a segno Davide Paulis che, al suo secondo mondiale, si conferma il miglior realizzatore con ben 55 punti totali. Ogni singolo giocatore, comunque, ha contribuito alla causa: Fabio Tomao (10 punti totali), Alessandro Greco (22), Andrea Rebichini (10), Alex Cesca (7), Francesco Leocata (23), Lorenzo Puliga (2) e Chiara Vingione (6), unica donna del roster. "Devo ringraziare tutti per quello che hanno dato in campo e fuori: è un gruppo fantastico” ha commentato Giuliano Bufacchi, 46 anni, tecnico informatico di professione e coach per passione, che è l’artefice di questi successi, vissuti sapendo volare sopra le difficoltà che lo sport paralimpico, e quello per atlete e atleti con sindrome di Down in particolare, ogni giorno si trova davanti. “Il nostro lavoro nasce dal territorio, nelle società sparse per l’Italia, con tecnici e giocatori con i quali sono sempre in contatto. Poi ci ritroviamo insieme in occasione dei vari raduni prima delle competizioni” ha raccontato, ricordando che in panchina insieme a lui sono stati fondamentali per il supporto tecnico Francesca D’Erasmo e Mauro Dessì. “Siamo una squadra che fa del gruppo la sua forza. In questa edizione dei Mondiali non c’erano alcuni degli artefici dei successi precedenti, ma i nuovi sono stati altrettanto bravi. È il successo del gruppo e non dei singoli, come sempre” ha concluso il coach. Con questo ennesimo successo, l’Italia entra nella storia del basket (non solo quello per chi ha sindrome di Down). La Nazionale, infatti, ha finora vinto ogni titolo Mondiale ed Europeo messo in palio. Ricapitolando i successi (tutti in terra portoghese): nel 2017 a Vila Nova de Gaia l’Italia è Campione d’Europa, nel 2018 a Madeira è Campione del Mondo, nel 2019 a Guimares è Campione del Mondo, nel 2021 ancora a Madeira è Campione d’Europa e adesso, 2022, a Funchal, gli Azzurri sono sempre Campioni del Mondo.