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Mondiali Qatar 2022, Collin Martin tra sogni e timori: "Lì l’omosessualità è un crimine"

Il centrocampista americano dopo aver fatto coming out nel 2018 adesso sogna di giocare il Mondiale questo inverno, ma ha paura di essere discriminato

di EDOARDO MARTINI -
28 luglio 2022
Collin Martin

Collin Martin

Giocare un mondiale è il sogno di tutti i calciatori. C'è però chi ha un po' paura a farlo. Si tratta di Collin Martin, centrocampista statunitense che ha rivelato di essere omosessuale nel 2018. Fino a qui niente di strano se non fosse per il fatto che i prossimi Mondiali di calcio si svolgeranno in Qatar, paese non troppo incline ai diritti LGBT.

Collin con la maglia dei San Diego Loyal

Il coming out e gli attestati di solidarietà

Il centrocampista, che ora gioca nel San Diego Loyal dopo un passato nel Washington DC e nel Minnesota, ha raccontato la sua esperienza. "Non pensavo che la mia storia sarebbe finita in prima pagina. Quando ho scelto di fare coming out ero un po' ansioso. Avevo paura della reazione di colleghi e tifosi ma è andato tutto bene. Non pensavo di ricevere così tanti attestati di solidarietà. Adesso però ci sono i Mondiali in Qatar. E ho la stessa ansia." "Se fossi convocato, anche se è una ipotesi piuttosto remota, sarebbe un onore per me e tutta la comunità LGBT che avrebbe un punto di riferimento in campo. E cercherei di rappresentarla nel miglior modo possibile. Tuttavia vorrei avere delle rassicurazioni. Vorrei ci fosse la certezza che un giocatore gay sia rispettato e non generi problemi di tolleranza. E comunque non dovrei arrivare ad avere dei dubbi sul fatto che mi sia permesso di giocare nel paese che ospita la Coppa del Mondo. Se le persone non possono andare negli stadi e sentirsi al sicuro dalle discriminazioni è un problema", ha tuonato il calciatore. Nel 2020, il Qatar ha assicurato ai visitatori che il regno avrebbe accolto i fan Lgbtqia+. Nonostante questo, mesi fa, nel Paese è esplosa una polemica relativa ad alcuni hotel promossi dalla FIFA che hanno negato stanze a coppie LGBTQ, mentre il presidente Asser Al-Khater ha avvertito tifosi e calciatori, vietandomanifestazioni d’affetto gay” e bandiere rainbow sugli spalti. I mondiali nel Paese arabo, che la nazionale italiana vedrà da casa non essendosi qualificata, saranno i primi della storia a tenersi in inverno. Calcio d’inizio il 21 novembre, con chiusura il 18 dicembre 2022.

Il centrocampista con la bandiera arcobaleno a sostengo dei diritti LGBT

"I tifosi non sanno quanto sia difficile non avere la libertà di accettarsi"

Uno studio rivela che oltre il 40% dei tifosi crede che i giocatori di calcio dovrebbero "nascondere la propria sessualità" perché non è rilevante. Un dato che fa molto riflettere. "I tifosi evidentemente non hanno ancora piena consapevolezza di quanto sia difficile e dannoso non avere la libertà di accettarsi. Ciò che ho più apprezzato della mia carriera In MLS è che i calciatori di spicco, prima di ogni partita, salgono sul palco schierandosi contro ogni forma di discriminazione razziale e di orientamento sessuale. L'idea che l'omofobia non sia accettata allo stadio esattamente come il razzismo significa molto per me. Penso che sia un qualcosa da prendere come esempio per assicurarsi che gli stadi e tutti i luoghi deputati allo sport siano più accoglienti e sicuri", conclude il centrocampista.