Coppa Italia, Napoli-Cremonese per l'arbitra Ferrieri Caputi in una terna tutta al femminile

Dopo il successo in serie B, il primo fischietto donna in massima serie, insieme a Tiziana Trasciatti e Francesca Di Monte

di EDOARDO MARTINI
17 gennaio 2023

Caputi arbitrerà Napoli-Cremonese di Coppa Italia in una terna tutta al femminile

E così dopo averlo fatto in Serie B in Frosinone-Ternana del 26 dicembre scorso, la terna arbitrale tutta al femminile si ripete. Il triplete composto da Maria Sole Ferrieri Caputi, Tiziana Trasciatti e Francesca Di Monte arbitrerà infatti Napoli-Cremonese in Coppa Italia martedì 17 gennaio alle ore 21. Completano la squadra arbitrale Di Bello come quarto uomo, Marini al Var e Muto per l'Avar.

Il fischietto durante Sassuolo-Salernitana del 2 ottobre 2022

In avanti in attesa del "triplete femminile" anche in Serie A

Un altro piccolo passo in avanti in attesa di completare l'abbattimento di tutte le barriere con la designazione della terna tutta al femminile anche per un match di Serie A. L’esempio segue ciò che successe a Qatar 2022 quando Pierluigi Collina per Germania-Costarica scelse Stephanìe Frappart coadiuvata da Neuza Back e Karen Diaz. Bisogna anche ricordare che la 32enne è stata inclusa nell'elenco delle 33 direttrici di gara incaricate che arbitreranno le partite della fase finale del Mondiale di calcio femminile che si disputerà quest'anno in Australia e Nuova Zelanda in programma dal 20 luglio al 20 agosto: in questo torneo l'arbitra nata a Livorno rappresenterà l'Italia insieme alla sua assistente, Francesca Di Monte, e al collega Massimiliano Irrati, nominato fra gli ufficiali deputati al VAR.

La 32enne insieme al presidente federale Gabriele Gravina, agli arbitri Chiara Perona e Fiammetta Susanna e all’assistente Tiziana Trasciatti

La storia del fischietto livornese

Simbolo del momento e della nuova era e con idee molto chiare in testa, ricordiamo la frase "l’arbitro sta antipatico a tutti: che sia maschio o femmina, ma da dove arriva il fischietto livornese? Classe 1990, laureata sia in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Pisa che in Sociologia all’Università di Firenze, oltre a svolgere il ruolo di ricercatrice universitaria, ha un impiego a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro. Il suo esordio lo fa in serie D nel 2015 tra Levito e Atletico San Paolo mentre tra i professionisti la prima è arrivata il primo settembre 2020 dirigendo l'incontro di Serie C tra Pro Patria e Pro Sesto. Da lì in poi un susseguirsi di successi. Il 15 dicembre del 2021 ha diretto l’incontro di Coppa Italia, Cagliari-Cittadella, e la scorsa estate è arrivata la promozione ufficiale nella CAN, rendendola la prima donna di sempre ad approdare nel massimo organico nazionale. Lo scorso 2 ottobre è stata designata per dirigere Sassuolo-Salernitana e nello stesso mese è stata indicata per due gare della fase a gironi del Mondiale Under-17 femminile in India. E questa passione per il calcio da dove deriva? Argomento rivelato da lei stessa in un'intervista a Famiglia Cristiana: "Alla base c’era la passione per il calcio. Da bambina avrei voluto giocare, ma erano altri tempi e mamma e papà non mi hanno assecondata. Quando a 16 anni ho saputo per caso del corso arbitri avevo l’età per decidere: mi sono iscritta e ho scoperto un mondo di cui mi sono innamorata, che mi ha insegnato l’impegno per raggiungere un obiettivo e la responsabilità nel decidere, cose tornate utili nello studio e nel lavoro. E poi c’è la dimensione relazionale, bella per il confronto con colleghi di generazioni diverse". Un mondo di cui Caputi si è innamorata e che non vuole più lasciare.