Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Sport » Chi è Fernanda Maciel, la donna che ha scalato di corsa il Monte Vinson

Chi è Fernanda Maciel, la donna che ha scalato di corsa il Monte Vinson

Altro record per la brasiliana che ha raggiunto la vetta più alta del continente antartico in sei ore e quaranta minuti

Edoardo Martini
21 Gennaio 2023
Fernanda Maciel è nata a Bela Horizonte nel 1980 (Instagram)

Fernanda Maciel è nata a Bela Horizonte nel 1980 (Instagram)

Share on FacebookShare on Twitter

Una vigilia di Natale ad alta quota. E’ così che Fernanda Maciel, ultratrailer brasiliana 42enne, ha deciso di trascorrere la festività raggiungendo la vetta più alta dell’Antartide, il Monte Vinson, una delle “Seven Summits”, nel tempo record di 6 ore e 40 minuti.

L’ultratrailer durante la scalata del Monte Vinson in Antartide (Instagram)

L’impresa dell’ultratrailer

Già conosciuta per i suoi record mondiali femminili di salita e discesa di corsa dell’Aconcagua (6.962 metri), in Argentina nel 2016 e del Kilimanjaro (5.895 metri) in Tanzania nel 2017, la donna ha superato di nuovo se stessa. Sebbene di solito siano necessari tra i cinque e i sette giorni per scalare la vetta, Fernanda ha scelto di raggiungerla correndo. Situato a meno di 1.200 km dal Polo Sud e con un’altezza di 4.892 metri sul livello del mare, il Monte Vinson è molto isolato. Qui ci sono solo due stagioni: l’estate, in cui il sole non tramonta mai, e l’inverno in cui è sempre notte e proprio per questo a dicembre, le condizioni meteorologiche erano proibitive con temperature che sono scese fino -35° gradi centigradi.

Partita dal Campo Base del Vinson sul ghiacciaio Branscomb a 2.100 metri alle 11,30 con una temperatura di -25 gradi, ha affrontato la prima parte in maniera tranquilla. Dal Campo Basso ha poi raggiunto il Campo Alto (3.770 metri) usando delle corde fisse. Da qui alla vetta mancavano circa 7 km per un dislivello di oltre mille metri su pendii ripidi anche di 40 gradi. Una volta raggiunta la vetta è poi discesa in meno della metà del tempo rispetto alla salita. Il percorso totale è stato di 34,8 km il tutto affrontato senza mai fermarsi, tranne una breve sosta.

Nonostante le temperature gelide, l’ultratrailer ha voluto rendere omaggio a queste montagne così imponenti: “Sapevo di non potermi fermare un minuto durante la mia corsa verso la cima del Monte Vinson. È un’esperienza piuttosto folle e difficile, ma l’Antartide è un ambiente di straordinario isolamento e le montagne sono imponenti. Amo la sensazione di contemplazione che soltanto cime così alte possono regalarmi”. E ha aggiunto: “Ho sofferto molto a causa dell’altitudine, e il freddo è stato pazzesco; anche i venti hanno reso tutto più difficile, e le temperature variavano da -30 a -50 gradi. Il percorso è stato duro, con alcune pareti molto ripide e sezioni di roccia più difficili di quanto pensassi inizialmente”, ha raccontato la 42enne che ha dovuto far fronte anche ad un imprevisto. Durante la salita infatti ha rotto un rampone e i suoi occhiali si sono ghiacciati. Inoltre, a causa della difficoltà tecnica della montagna, diverse restrizioni non le hanno permesso di correre da sola, così ha fatto squadra con la guida alpina e corridore Sam Hennessey, per il quale ha lasciato un messaggio: “E’ stato divertente fare la scalata con Sam. Insieme abbiamo avuto un ritmo pazzesco coprendo circa 30 chilometri di corsa”.

La 42enne alle prese con il suo allenamento a Chamonix (Instagram)

Chi è Fernanda Maciel

Nata a Belo Horizonte, classe 1980, è una delle trail runner più forti del pianeta. Amante della natura, è sempre pronta ad affrontare nuove sfide outdoor. E dopo aver viaggiato il mondo in lungo e in largo, ha deciso di andare a vivere tra i Pirenei spagnoli. Ha iniziato a correre all’età di 8 anni e da allora non si è più fermata, diventando nel 2012 la prima donna a correre l’autentico Camino de Compostela, ovvero 860 km in 10 giorni. E poi tanti podi nella gare più prestigiose, e le imprese compiute sull’Aconcagua nel marzo del 2016, e sul Kilimangiaro nel settembre del 2017, correndo i 45 chilometri dall’ingresso del Parque Provincial Aconcagua fino alla vetta dell’Aconcagua (6.691 metri) e ritorno, in 22 ore e 52 minuti, stabilendo il nuovo record. Mentre l’impresa sul Kilimangiaro l’ha portata a infrangere il record femminile di salita e discesa dal monte africano. Recentemente ha stabilito un nuovo primato completando in 13 ore e 15 minuti la traversata di 80 chilometri dello Hielo Continental in Patagonia.

 

Potrebbe interessarti anche

Nicoletta Sipos
Attualità

Nicoletta Sipos: “Vi racconto la Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di un bambino tedesco”

25 Gennaio 2023
"I Simpson deportati" nei murales di aleXsandro Palombo
Attualità

Giornata della Memoria, a Milano il murales “Binario 21. I Simpson deportati ad Auschwitz”

27 Gennaio 2023
Margherita Laterza (Instagram)
Spettacolo

Uomini e donne a molestie invertite: cosa succederebbe? Il monologo di Margherita Laterza a “Le Iene”

25 Gennaio 2023

Instagram

  • Avete mai pensato a come fare quando siete in una foresta, in montagna o in una spiaggia solitaria, lontane da tutti, completamente immerse nella natura, ma avete il ciclo? 

🟪 A questa eventualità ha risposto una ragazza scozzese, che ha sviluppato un kit mestruale portatile da usare all’aperto quando non esistono i servizi igienici o non c’è accesso alle toilette. Erin Reid, 25 anni, ha concepito l’idea quando ha affrontato il cammino di 96 miglia (154 km) della West Highland Way da Milngavie, vicino a Glasgow, a Fort William. Ispirata dalle sue esperienze racconta: 

🗣“Ho avuto le mestruazioni per tutto il tempo ed è stata una vera seccatura Il mio obiettivo è quello di risolvere il problema e dare alle persone la possibilità di uscire all’aria aperta quando hanno le mestruazioni”. Secondo Erin, le donne che si trovano in luoghi isolati potrebbero correre il rischio di infezioni del tratto urinario, shock tossico o infertilità a causa della scarsa igiene, quando non c’è accesso a bagni, impianti per lavarsi le mani o luoghi per smaltire i prodotti sanitari usati.

La ragazza ha dichiarato che il suo kit è pensato per chi pratica l’escursionismo, il kayak e per il personale militare, ma ha spiegato che, grazie anche al design a forma di fiaschetta, potrebbe interessare persino il pubblico femminile dei festival all’aperto, preoccupati di utilizzare i bagni chimici. Il kit contiene: una coppetta mestruale riutilizzabile, salviette antibatteriche, che consentono di pulire la coppetta in viaggio e un semplice erogatore che può essere utilizzato anche senza avere le mani pulite, quindi in situazioni in cui non è possibile accedere a servizi igienici o all’acqua corrente. 

L’ex studentessa della Napier University, laureata in Design del Prodotto, spera ora di lanciare il prodotto nel 2024: appassionata escursionista e ciclista è ora alla ricerca di finanziamenti per portare sul mercato il suo kit per l’igiene mestruale LU Innovations. Che è stato sviluppato con il sostegno di Converge, società di supporto per le università e gli istituti di ricerca che lavorano su nuovi prototipi.

#lucenews #mestruazioni #kitmestruale #ciclomestruale #designdelprodotto
  • “Ho fatto un film artigianale, maldestramente ispirato a una lettera di Elsa Morante, e dedicato a tutte le ‘cattive ragazze’, che cattive non sono, e che lottano in tutto il mondo: dall’Iran all’Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria”.

Il corto “Le Pupille” di Alice Rohrwcher ha ricevuto ieri, 24 gennaio, una nomination agli Oscar per il miglior Live Action Short. La cerimonia finale si terrà a Los Angeles il 12 marzo.

La reazione e la gioia delle piccole protagoniste, della troupe e della regista✨

#lucenews #lucelanazione #lepupille #oscar2023
  • C’è anche un film italiano in corsa per gli Oscar. 

È il cortometraggio "Le pupille" diretto da Alice Rohrwacher, regista quarantunenne nata in Toscana, cresciuta nella campagna umbra, regista "artigianale", autodidatta, i cui film hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Le pupille è prodotto dal regista premio Oscar Alfonso Cuarón, ed è entrato nella cinquina delle pellicole in corsa per l’Oscar del Miglior cortometraggio.

"Dedico questa nomination alle “bambine cattive“, che cattive non sono affatto, e che sono in lotta ovunque nel mondo: in Iran, in Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria. Mi auguro che, come nel mio cortometraggio, possano rompere la torta e condividerla fra loro". 

Si parla, infatti, nel film, di una torta. E di costrizioni, divieti, imposizioni, rigide regole da sovvertire. Il film prende spunto, dice la regista, da una lettera che nel dicembre 1971 la scrittrice Elsa Morante inviò all’amico giornalista e critico cinematografico Goffredo Fofi.

Nella lettera, la Morante racconta una storia avvenuta in un collegio di preti, negli anni del fascismo. Una decina di ragazzi si preparano al pranzo di Natale, scoprendo che a chiudere il pasto c’è un’enorme zuppa inglese. Ma il priore li invita a "fare un fioretto" a Gesù Bambino, rinunciando alla loro fetta di dolce. Qualcuno si ribellerà: un "bimbo cattivo". La lettera è pubblicata, col titolo di Pranzo di Natale, per le edizioni milanesi Henry Beyle, nel 2014.

Invitata da Cuarón a prendere parte a un progetto di corti per Disney+, Alice Rohrwacher ha scelto questa storia. Ma con un radicale cambiamento: ha trasformato i ragazzi in ragazzine, in "pupille", piccole orfane ospitate dalle suore. L’intransigente priora è interpretata dalla sorella della regista, Alba Rohrwacher. A portare la torta in convento è una eccentrica nobildonna che chiede – in cambio del dono – di pregare per l’uomo che la ha tradita e abbandonata.

È la prima volta, invece, che la regista riceve una nomination agli Oscar, e lo fa con una fiaba anarchica, un Canto di Natale "in rosa", rivoluzionario e al femminile.

L
  • Messaggi osceni, allusioni, avances in ufficio e ricatti sessuali. La forma più classica del sopruso in azienda, unita ai nuovi strumenti tecnologici nelle mani dei molestatori. Il movimento Me Too, nel 2017, squarciò il velo di silenzio sulle molestie sessuali subite dalle donne nel mondo del cinema e poi negli altri luoghi di lavoro. Cinque anni dopo, con in mezzo la pandemia che ha terremotato il mondo del lavoro, le donne continuano a subire abusi, che nella maggior parte dei casi restano nell’ombra.

«Sono pochissime le donne che denunciano – spiega Roberta Vaia, della segreteria milanese della Cisl – e nei casi più gravi preferiscono lasciare il lavoro. Il molestatore andrebbe allontanato dalla vittima ma nei contratti collettivi dei vari settori non è ancora prevista una sanzione disciplinare per chi si rende responsabile di molestie o di mobbing».

Un quadro sconfortante che emerge anche da una rilevazione realizzata dalla Cisl Lombardia, nel corso del 2022, su lavoratrici di diversi settori, attraverso un sondaggio distribuito in fabbriche, negozi e uffici della regione. Sono seimila le donne che hanno partecipato all’indagine, e il 44% ha dichiarato di aver subìto molestie o di «esserne stata testimone» nel corso della sua vita lavorativa.

A livello nazionale, secondo gli ultimi dati Istat, sono 1.404.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Quando una donna subisce un ricatto sessuale, nell’80,9% dei casi non ne parla con nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine: appena lo 0,7% delle vittime.

✍🏻di Andrea Gianni

#lucenews #istat #donne #molestie #lavoro #diritti
Una vigilia di Natale ad alta quota. E' così che Fernanda Maciel, ultratrailer brasiliana 42enne, ha deciso di trascorrere la festività raggiungendo la vetta più alta dell’Antartide, il Monte Vinson, una delle "Seven Summits", nel tempo record di 6 ore e 40 minuti.
L'ultratrailer durante la scalata del Monte Vinson in Antartide (Instagram)

L'impresa dell'ultratrailer

Già conosciuta per i suoi record mondiali femminili di salita e discesa di corsa dell’Aconcagua (6.962 metri), in Argentina nel 2016 e del Kilimanjaro (5.895 metri) in Tanzania nel 2017, la donna ha superato di nuovo se stessa. Sebbene di solito siano necessari tra i cinque e i sette giorni per scalare la vetta, Fernanda ha scelto di raggiungerla correndo. Situato a meno di 1.200 km dal Polo Sud e con un’altezza di 4.892 metri sul livello del mare, il Monte Vinson è molto isolato. Qui ci sono solo due stagioni: l’estate, in cui il sole non tramonta mai, e l’inverno in cui è sempre notte e proprio per questo a dicembre, le condizioni meteorologiche erano proibitive con temperature che sono scese fino -35° gradi centigradi. Partita dal Campo Base del Vinson sul ghiacciaio Branscomb a 2.100 metri alle 11,30 con una temperatura di -25 gradi, ha affrontato la prima parte in maniera tranquilla. Dal Campo Basso ha poi raggiunto il Campo Alto (3.770 metri) usando delle corde fisse. Da qui alla vetta mancavano circa 7 km per un dislivello di oltre mille metri su pendii ripidi anche di 40 gradi. Una volta raggiunta la vetta è poi discesa in meno della metà del tempo rispetto alla salita. Il percorso totale è stato di 34,8 km il tutto affrontato senza mai fermarsi, tranne una breve sosta. Nonostante le temperature gelide, l'ultratrailer ha voluto rendere omaggio a queste montagne così imponenti: "Sapevo di non potermi fermare un minuto durante la mia corsa verso la cima del Monte Vinson. È un'esperienza piuttosto folle e difficile, ma l'Antartide è un ambiente di straordinario isolamento e le montagne sono imponenti. Amo la sensazione di contemplazione che soltanto cime così alte possono regalarmi". E ha aggiunto: "Ho sofferto molto a causa dell’altitudine, e il freddo è stato pazzesco; anche i venti hanno reso tutto più difficile, e le temperature variavano da -30 a -50 gradi. Il percorso è stato duro, con alcune pareti molto ripide e sezioni di roccia più difficili di quanto pensassi inizialmente", ha raccontato la 42enne che ha dovuto far fronte anche ad un imprevisto. Durante la salita infatti ha rotto un rampone e i suoi occhiali si sono ghiacciati. Inoltre, a causa della difficoltà tecnica della montagna, diverse restrizioni non le hanno permesso di correre da sola, così ha fatto squadra con la guida alpina e corridore Sam Hennessey, per il quale ha lasciato un messaggio: "E' stato divertente fare la scalata con Sam. Insieme abbiamo avuto un ritmo pazzesco coprendo circa 30 chilometri di corsa".
La 42enne alle prese con il suo allenamento a Chamonix (Instagram)

Chi è Fernanda Maciel

Nata a Belo Horizonte, classe 1980, è una delle trail runner più forti del pianeta. Amante della natura, è sempre pronta ad affrontare nuove sfide outdoor. E dopo aver viaggiato il mondo in lungo e in largo, ha deciso di andare a vivere tra i Pirenei spagnoli. Ha iniziato a correre all’età di 8 anni e da allora non si è più fermata, diventando nel 2012 la prima donna a correre l’autentico Camino de Compostela, ovvero 860 km in 10 giorni. E poi tanti podi nella gare più prestigiose, e le imprese compiute sull’Aconcagua nel marzo del 2016, e sul Kilimangiaro nel settembre del 2017, correndo i 45 chilometri dall'ingresso del Parque Provincial Aconcagua fino alla vetta dell’Aconcagua (6.691 metri) e ritorno, in 22 ore e 52 minuti, stabilendo il nuovo record. Mentre l’impresa sul Kilimangiaro l’ha portata a infrangere il record femminile di salita e discesa dal monte africano. Recentemente ha stabilito un nuovo primato completando in 13 ore e 15 minuti la traversata di 80 chilometri dello Hielo Continental in Patagonia.  
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto