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Home » Sport » Genna Toko, giovane promessa finalmente italiana: non solo in pedana ma anche sui documenti

Genna Toko, giovane promessa finalmente italiana: non solo in pedana ma anche sui documenti

La ventenne originaria del Camerun e livornese di adozione, campionessa juniores di pesistica realizza il sogno della cittadinanza. L'incontro col sindaco Salvetti

Giovanni Pierozzi
26 Ottobre 2022
genna_toko

Genna Toko con il sindaco di Livorno Salvetti (Foto: Comune di Livorno)

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Genna Toko, nome completo Genna Romida Toko Kegne, giovane campionessa di pesistica originaria del Camerun ma da quando era piccola residente in Toscana, ha ottenuto ieri, 25 ottobre, la cittadinanza italiana. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, si è congratulato con lei da parte di tutta l’Amministrazione invitandola in municipio e incontrandola di persona. La nuova cittadina italiana infatti vive nella città labronica da ben 15 anni, qui si allena e, oltre ad eccellere nel suo sport, è anche iscritta al secondo anno di Scienze Motorie e lavora in un impianto di articoli sportivi.

La campionessa di pesi Genna Toko ottiene la cittadinanza italiana (Foto: FederPesistica/Twitter)

Il primo cittadino ha pubblicato sui suoi profili Facebook e Instagram un post dove racconta l’incontro con la ragazza, ringraziandola e complimentandosi per i successi ottenuti. Come scrive Salvetti Toko ha “Un sorriso contagioso” ed è “la gioia fatta persona“. Per quanto riguarda i risultati, nel 2021 la giovane e talentuosa atleta ha conquistato l’oro in pesistica per la categoria 81kg, divenendo Campionessa Italiana Juniores. Nelle finali di quest’anno invece, disputatesi a San Donato Milanese, la livornese ha ottenuto un argento sempre nella categoria juniores 81kg.

 

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Un post condiviso da Luca Salvetti (@salvetti66)

La cittadinanza italiana: perché è un problema

Ottenere la cittadinanza in Italia, lo sappiamo, non è semplice. O almeno molti sono gli Stati occidentali dove viene concessa in modo più agevole. Ad esempio negli Stati Uniti la si ottiene “semplicemente” nascendo in territorio americano. Nel nostro caso invece la prassi burocratica è ben diversa e le modalità per diventare italiani o italiane sono svariate. Una procedura è quella, ad esempio, dello ius sanguinis, ovvero per nascita, oltre che per riconoscimento e adozione, anche da un solo genitore cittadino italiano; un’altra è lo ius soli: i nati in Italia da genitori apolidi, ovvero il cui ordinamento giuridico di origine non contempla lo ius sanguinis. Infine, l’ultima via per ‘naturalizzazione‘, ovvero la permanenza legale per 10 anni in Italia con assenza di precedenti penali e adeguata stabilità economica.
In ambito sportivo, invece, dal 2016 è in vigore per legge lo ius soli sportivo, ovvero la possibilità per i giovani atleti, non ancora regolarizzati in termini di cittadinanza, a partire dal decimo anno di età ma con regolare residenza, di poter essere tesserati presso le federazioni sportive tramite le stesse procedure in vigore per i cittadini italiani.

 

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Genna Toko, nome completo Genna Romida Toko Kegne, giovane campionessa di pesistica originaria del Camerun ma da quando era piccola residente in Toscana, ha ottenuto ieri, 25 ottobre, la cittadinanza italiana. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, si è congratulato con lei da parte di tutta l'Amministrazione invitandola in municipio e incontrandola di persona. La nuova cittadina italiana infatti vive nella città labronica da ben 15 anni, qui si allena e, oltre ad eccellere nel suo sport, è anche iscritta al secondo anno di Scienze Motorie e lavora in un impianto di articoli sportivi.
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