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Home » Sport » Mondiali, la Germania porta in tribunale la FIFA. “Io avrei indossato la fascia arcobaleno”

Mondiali, la Germania porta in tribunale la FIFA. “Io avrei indossato la fascia arcobaleno”

Anche la popolazione tedesca sta con la Nazionale di calcio: il 20% ha dichiarato che non guarderà la Coppa del Mondo

Edoardo Martini
23 Novembre 2022
La Germania fa causa alla Fifa per non aver potuto indossare la fascia arcobaleno "One Love" ai Mondiali in Qatar

La Germania fa causa alla Fifa per non aver potuto indossare la fascia arcobaleno "One Love" ai Mondiali in Qatar

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La Federcalcio tedesca porterà la FIFA in tribunale per rivendicare il proprio diritto di poter sfoggiare l’arcobaleno sul braccio. È questa la decisione del massimo organo amministrativo del calcio in Germania, dopo il passo indietro della FIFA che non ha permesso all’ultimo di far indossare ai capitani la fascia “OneLove” con i colori dell’arcobaleno, in chiaro segno di supporto alla causa per la parità di diritti degli omosessuali e della comunità LGBTQ+ che, in Qatar, sono da sempre osteggiati. Una scelta che ha spiazzato un pò tutti vista l’iniziale concessione che adesso resterà soltanto un ricordo.

La fascia con la quale la Germania avrebbe dovuto scendere in campo. Fonte: Fanpage

La popolazione tedesca si schiera per i diritti umani

Un grande promotore della fascia da capitano arcobaleno è stato anche il Governo tedesco nella figura del Ministro dell’Economia e vice cancelliere Robert Habeck che ha invitato capitan Neuer a non tirarsi indietro: “Io la indosserei, sarei davvero curioso di vedere cosa fa l’arbitro se qualcuno arriva con la fascia. Correrei il rischio, alla fine sarebbe una protesta moderata”. Ricordiamo che chiunque avesse indossato la fascia “OneLove” sarebbe incorso in una ammonizione diretta per aver violato le regole stabilite dalla FIFA.

Stefan Simon, portavoce della DFB, ha confermato al tabloid tedesco “Bild” di aver presentato una causa sulla validità legale della decisione della FIFA presso il tribunale sportivo internazionale, CAS, a Losanna: “Ci ha vietato di usare un simbolo della diversità e dei diritti umani. Ha affermato che il divieto sarebbe stato collegato a sanzioni massicce di carattere sportivo, senza concretizzare esattamente cosa significasse. La DFB desidera chiarire se la procedura della FIFA sia effettivamente legittima”.

La popolazione tedesca, comunque, ha risposto presente schierandosi dalla parte dei diritti umani. La dimostrazione ce l’hanno data i pub che hanno scelto di non trasmettere le partite dei Mondiali in Qatar per protesta. In aggiunta a questo il 20% della popolazione ha ammesso che non guarderà i mondiali. 

La protesta dei calciatori della Nazionale tedesca

Intanto oggi, i giocatori della nazionale tedesca, all’esordio nel Mondiale contro il Giappone, dopo la rinuncia del suo capitano ad indossare la fascia a sostegno della comunità LGBTQ, hanno deciso di protestare con la mano sulla bocca.

“Continueremo a difendere i nostri valori”

Il cappello arcobaleno confiscato prima del match tra Usa e Galles

Intanto, lunedì 21 novembre, prima della partita tra Usa e Galles, ad una fan dei draghi rossi è stato ordinato di rimuovere un cappello arcobaleno, simbolo del sostegno alla comunità LGBTQ. La donna in questione è Laura McAllister, gay ed ex candidata al Consiglio FIFA, che su Twitter ha scritto: “Continueremo a difendere i nostri valori. Il cappello è simbolo dello lotta che stiamo portando avanti in Galles.”

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
La Federcalcio tedesca porterà la FIFA in tribunale per rivendicare il proprio diritto di poter sfoggiare l'arcobaleno sul braccio. È questa la decisione del massimo organo amministrativo del calcio in Germania, dopo il passo indietro della FIFA che non ha permesso all'ultimo di far indossare ai capitani la fascia "OneLove" con i colori dell'arcobaleno, in chiaro segno di supporto alla causa per la parità di diritti degli omosessuali e della comunità LGBTQ+ che, in Qatar, sono da sempre osteggiati. Una scelta che ha spiazzato un pò tutti vista l'iniziale concessione che adesso resterà soltanto un ricordo.
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