Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Giochi all'insegna della parità: due gli alfieri italiani alla Cerimonia d'apertura, un uomo e una donna

di MARIANNA GRAZI -
25 maggio 2021
sportive

sportive

Elia Viviani e Jessica Rossi. Un uomo e una donna, insieme, a tenere alti i colori della bandiera italiana. Non era mai accaduto, nella secolare storia dei Giochi Olimpici, che ad "aprire le danze" delle competizioni, durante la Cerimonia inaugurale, ci fossero due portabandiera. Ma si sa, c'è sempre una prima volta. E questa è solo l'ultima di una lunga serie di prime volte legate alle Olimpiadi di Tokyo 2020. O meglio, Tokyo 2020+1. Forse però, una delle più importanti. Mancano poco più di due mesi all'inizio dei Giochi, che si terranno nella capitale giapponese dal 23 luglio all'8 agosto 2021. Un attesa lunga un anno, da quando, a marzo 2020, il Comitato Olimpico Internazionale decise di rinviare la 32°edizione, prevista dall'24 luglio al 9 agosto, a causa della pandemia da Covid-19. La 'prima' prima volta. E oggi l'Italia ufficializza i suoi portabandiera: due campioni, un maschio e una femmina. Una scelta all'insegna della parità di genere già adottata da altri Paesi, come il Regno Unito, che dimostra l'attenzione dello sport internazionale alla questione. L'annuncio arriva direttamente dal presidente del Coni Giovanni Malagò (rieletto qualche giorno fa), che ha parlato nel primo pomeriggio davanti alla Giunta riunita al Salone d’Onore al Foro Italico. I due atleti hanno già scritto pagine importanti di sport ai Giochi olimpici e succedono ora a Federica Pellegrini, che ci rappresentò a Rio de Janeiro ormai cinque anni fa. Elia Viviani, veronese classe 1989, è un ciclista professionista e corre per la Cofidis. Attualmente impegnato nel Giro d'Italia. L'esordio alle Olimpiadi risale a Londra 2012 ma il suo nome è entrato di diritto nell'albo dei campioni a Rio 2016, quando ha vinto l'oro nella disciplina su pista dell'omnium. Sprinter di professione e "di razza", il suo palmares conta 79 vittorie, tra cui un campionato europeo, un campionato italiano e varie tappe al Giro, al Tour de France e alla Vuelta di Spagna. Iniziatore dell'epoca d'oro del ciclismo su pista italiano, è il primo ciclista ad essere scelto come portabandiera nel nostro Paese. Accanto a lui, a Tokyo, sfilerà Jessica Rossi, 29 anni, tiratrice emiliana tesserata per le Fiamme oro. Ai Giochi del 2012 sorprese tutti, facendo letteralmente centro al primo colpo: vinse, a soli 20 anni, nel Trap (specialità del tiro a volo, ndr). Tre volte campionessa mondiale (nel 2009, 2013 e 2017), è anche lei la prima del suo sport ad essere portabandiera. I due riceveranno il Tricolore da portare in Giappone il prossimo 23 giugno, a un mese dal via, al Quirinale, direttamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La scelta degli alfieri non è stata certo tra le più facili per il Coni, che aveva a disposizione un'ampia rosa di nomi più o meno 'quotati' tra cui selezionarli. Mai in dubbio, invece, il numero: appena il Cio ha aperto alla doppia nomina, il Team italiano si è subito schierato a favore. Tra le donne, le voci che si rincorrevano nei corridoi del Foro Italico e tra gli appassionati ipotizzavano la ginnasta Vanessa Ferrari, la saltatrice Larissa Iapichino, le nuotatrici Simona Quadarella e Benedetta Pilato e, soprattutto nelle ultime ore, la pallavolista Paola Egonu. Anche la rosa degli uomini era variegata: tra gli altri si erano fatti i nomi di Gregorio Paltrinieri (nuoto), Matteo Berrettini (tennis), Pietro Figlioli (pallanuoto), Aldo Montano (scherma), Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu (atletica) e di Ivan Zaytsev (pallavolo). Ciclismo e tiro a volo, pur non avendo mai schierato i portabandiera fino ad ora, hanno però sempre dato un enorme contributo in termini di medaglie. Dal primo sono arrivati 33 ori, 16 argenti e 10 bronzi tra strada, pista e mountain bike, mentre 9 ori, 8 argenti e 8 bronzi dal secondo. Jessica Rossi diventa la sesta donna italiana a rappresentare il Paese nell'evento sportivo più importante, dopo Miranda Cicognani (1952), Sara Simeoni (1984), Giovanna Trillini (1996), Valentina Vezzali (2012) e Federica Pellegrini (2016). Viviani è invece il 18esimo uomo a fare da capofila: il primo fu Pietro Bragaglia a Londra 1908, l'ultimo Antonio Rossi a Pechino 100 anni dopo.