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Larissa Iapichino: "L'esame di maturità non mi fa paura, ho più fifa per le Olimpiadi. Però che felicità"

di DI ROBERTO DAVIDE PAPINI -
14 aprile 2021
LarissaIapichino2

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Larissa Iapichino, 19 anni, è figlia di Fiona May e Gianni Iapichino

Al termine di un anno scolastico molto travagliato, Larissa affronterà l’esame di maturità come diverse centinaia di migliaia di coetanei. Tutto normale? Non proprio perché per Larissa Iapichino, grande promessa del salto in lungo (primatista mondiale under 20 con 6,91), la maturità sarà solo l’antipasto di un’estate di fuoco e decisamente diversa: Olimpiadi di Tokyo (ai primi di agosto) e Mondiali juniores in Kenya nella seconda metà di agosto. Grazie ai risultati che sta ottenendo (e alle grandi prospettive che fa intravedere) Larissa non è più solo la figlia di Fiona May (due volte campionessa del mondo di salto in lungo) e Gianni Iapichino (primatista e pluricampione italiano di salto con l’asta), ma sempre di più sta ritagliandosi un suo spazio nell’atletica mondiale. Scopriamo qualcosa di più su questa ragazza che compirà 19 anni proprio a luglio di grande talento, romantica e concreta, un esempio positivo per i più giovani tra la vita di tutti i giorni e i sogni di gloria.

Fa più paura l’esame di maturità o le Olimpiadi?

“La sfida maggiore sono le Olimpiadi, d’altra parte l’esame di maturità si svolgerà con prova orale, terreno in cui riesco bene. L’atmosfera di Tokyo invece è al momento una incognita… e non vedo l’ora, non provo paura, piuttosto sono strafelice di poter disputare a 19 anni la mia prima Olimpiade”.

Qual è il suo pezzo forte tra le materie scolastiche?

“Italiano, storia dell’arte”

E cosa proprio non sopporta?

“Diciamo che con la fisica non ho un bel rapporto”.

Cosa vuole fare dopo la maturità?

“Giurisprudenza, già deciso e poi chissà... magistratura anche se so che il percorso è impegnativo. E’ una scelta ispirata dal percorso che ha fatto mio zio Alex che adesso vive a Londra e poi ho sempre voluto mettere le cose a posto, ecco”.

L’atletica le sta dando grandi soddisfazioni, a cosa deve rinunciare per essere a questo livello?

“Devo dire che non ho fatto rinunce, l’atletica per me è una vera passione e alla fine riesco a combinare le mie priorità”.

Si sente un modello, un punto di riferimento per tante ragazze?

“Sono una persona di natura riservata… talvolta la popolarità mi spiazza perché mi accorgo di avere follower e coetanee che in effetti mi prendono come riferimento, allora mi sento responsabilizzata, più che altro”.

Che rapporto ha con i social? Quali usa?

“Uso solo Instagram e curo direttamente il mio profilo, stacco però sempre la spina prima delle gare quando divento assolutamente ‘asociale’ ”.

Chi è il suo più grande tifoso?

“La mia sorellina Anastasia”.

Qual è il suo modello nella vita e quale nello sport?

“Nello sport mi piace molto Federer, per la sua compostezza e la sua essenza di campione per generazioni. Nella vita i miei modelli sono le persone che riescono a conseguire i propri sogni senza andare sopra le righe”.

Come passa il tempo libero che le resta tra scuola e sport?

"Il tempo che mi resta tra sport e scuola lo trascorro con le amiche: prima della pandemia uscendo, adesso grandi video chat. E poi amo leggere e guardare serie TV".

Una follia che ha fatto (o che le piacerebbe fare, un giorno)?

“Ancora non saprei”.

Cos’è per lei la moda?

“La moda per me è arte, una forma di espressione della propria sensibilità, perché ferma uno stato d’animo e lo rende bene impresso nel tempo”.

E’ golosa?

“Ebbene si…cioccolata, pistacchio”.

Ama cucinare?

“A casa il babbo prepara sempre tutto e se resto da sola opto per il delivery”.

Pizza o sushi?

“Pizza”.

Libro sul comodino?

“Al momento nessuno”.

Musica preferita?

“Ascolto un po’ di tutti dal pop al trap, dagli anni ’80 ai giorni nostri”.

Serie tv?

“Al momento sto guardando Friends”.

Film?

“Colazione da Tiffany”.

Un aggettivo per il mondo com’è...

“Strano”.

...e per il mondo come dovrebbe essere?

“Dovrebbe essere armonia”.

Il sogno nel cassetto?

“Sono molto scaramantica, non lo dico…”.

La domanda che non le ho fatto e che sperava che le facessi?

“Peccato, occasione persa: un argomento a piacere?”.