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Home » Sport » Maria Marotta, prima donna arbitro a dirigere in serie B: “È stata un’immensa emozione”

Maria Marotta, prima donna arbitro a dirigere in serie B: “È stata un’immensa emozione”

Ha debuttato in Reggina-Frosinone ricevendo i complimenti dei protagonisti. "Punto a non fare errori per il bene del movimento femminile"

Federico Martini
11 Maggio 2021
REGGINA - FROSINONE CAMPIONATO CALCIO SERIE BKT 10.05.2021
NELLA FOTO   L'ARBITRO MAROTTA MARIA (PRIMA DONNA AD ARBITRARE UN PARTITA DI SERIE B) RICEVE LA MAGLIA AUTOGRAFATA DAI DUE ALLENATORI  MARCO BARONI E FABIO GROSSO
©PASQUALE GAREFFA / AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

REGGINA - FROSINONE CAMPIONATO CALCIO SERIE BKT 10.05.2021 NELLA FOTO L'ARBITRO MAROTTA MARIA (PRIMA DONNA AD ARBITRARE UN PARTITA DI SERIE B) RICEVE LA MAGLIA AUTOGRAFATA DAI DUE ALLENATORI MARCO BARONI E FABIO GROSSO ©PASQUALE GAREFFA / AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

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È stata la prima donna a dirigere una partita di calcio nella serie B italiana. Si chiama Maria Marotta, ha 37 anni, è campana della sezione Aia di Sapri. Lunedì 10 maggio,  data destinata per questo evento a passare alla storia del foorball nazionale, ha diretto Reggina-Frosinone (0-4), gara fra due squadre ormai salve e non coinvolte nella corsa ai play off. La classica partita dell’ultima giornata, che si gioca per onor di firma. Ma che stavolta ha un motivo in più per essere stata disputata.

“Un’emozione immensa e indescrivibile al primo fischio, poi è stata una gara come le altre, ho arbitrato con concentrazione, determinazione e impegno. Insomma, con la solita passione di sempre” è stata la  dichiarazione di Maria Marotta a Raisport a fine gara. Il suo debutto in B è frutto dell’ascesa alla presidenza degli arbitri italiani di di Alfredo Trentalange che ha aperto spiragli di luce nel mondo dei direttori di gara. Prima, l’intervista di Orsato a Novantesimo minuto, poi il debutto di una donna nella B maschile. Trentalange ha consentito, nel giorno dell’esordio, che l’arbitra si raccontasse alla stampa. “Ho apprezzato molto l’accoglienza dei due mister e della dirigenza”, ha dichiarato Maria Marotta, che a fine gara ha ricevuto dalla Reggina calcio una maglia amaranto con il suo nome e il numero 1 autografata dai giocatori. In campo, Maria Marotta è stata ferma e autorevole nel gestire una partita di nessuna importanza per la classifica, ma combattuta, se la squadra ospite ha continuato a premere, fino a raggiungere il punteggio di 4-0. Alla fine, per la direttrice di gara tanti complimenti e tanti pugni, nel senso della modalità di saluto che assieme allo sfregamento di gomiti ha sostituito la stretta di mano durante l’era covid. Marco Baroni, allenatore della Reggina sconfitta ha commentato: “Ha diretto la partita con grande personalità”. E il futuro? Punta alla serie A? “Calma, calma – ribatte Marotta – la mia passione nasce da lontano, per ora non mi pongo obiettivi, spero di far bene sempre in futuro e non commettere errori, per me, le mie colleghe e per tutto il movimento femminile“.

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
È stata la prima donna a dirigere una partita di calcio nella serie B italiana. Si chiama Maria Marotta, ha 37 anni, è campana della sezione Aia di Sapri. Lunedì 10 maggio,  data destinata per questo evento a passare alla storia del foorball nazionale, ha diretto Reggina-Frosinone (0-4), gara fra due squadre ormai salve e non coinvolte nella corsa ai play off. La classica partita dell'ultima giornata, che si gioca per onor di firma. Ma che stavolta ha un motivo in più per essere stata disputata.

"Un’emozione immensa e indescrivibile al primo fischio, poi è stata una gara come le altre, ho arbitrato con concentrazione, determinazione e impegno. Insomma, con la solita passione di sempre" è stata la  dichiarazione di Maria Marotta a Raisport a fine gara. Il suo debutto in B è frutto dell’ascesa alla presidenza degli arbitri italiani di di Alfredo Trentalange che ha aperto spiragli di luce nel mondo dei direttori di gara. Prima, l’intervista di Orsato a Novantesimo minuto, poi il debutto di una donna nella B maschile. Trentalange ha consentito, nel giorno dell'esordio, che l’arbitra si raccontasse alla stampa. "Ho apprezzato molto l’accoglienza dei due mister e della dirigenza”, ha dichiarato Maria Marotta, che a fine gara ha ricevuto dalla Reggina calcio una maglia amaranto con il suo nome e il numero 1 autografata dai giocatori. In campo, Maria Marotta è stata ferma e autorevole nel gestire una partita di nessuna importanza per la classifica, ma combattuta, se la squadra ospite ha continuato a premere, fino a raggiungere il punteggio di 4-0. Alla fine, per la direttrice di gara tanti complimenti e tanti pugni, nel senso della modalità di saluto che assieme allo sfregamento di gomiti ha sostituito la stretta di mano durante l’era covid. Marco Baroni, allenatore della Reggina sconfitta ha commentato: “Ha diretto la partita con grande personalità". E il futuro? Punta alla serie A? "Calma, calma - ribatte Marotta - la mia passione nasce da lontano, per ora non mi pongo obiettivi, spero di far bene sempre in futuro e non commettere errori, per me, le mie colleghe e per tutto il movimento femminile".

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