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Maria Sole Caputi, prima donna arbitro in Serie A: "Debutto emozionante che coltivo da 16 anni"

Nessuna sbavatura. Quando decreta il rigore, qualche fischio dagli spalti (proprio come a un uomo). La Lega calcio si è complimentata con un tweet: “Presto altre ti seguiranno“

di LUCIA LAPI -
2 ottobre 2022
Maria Sole Ferrieri Caputi a muso duro con un giocatore della Salernitana

Maria Sole Ferrieri Caputi a muso duro con un giocatore della Salernitana

“È stato un debutto emozionante che coltivo da 16 anni e oggi si è realizzato. È stato bellissimo per il clima durante la partita e allo stadio. E’ stata, in parte, anche una festa”. Così Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna in Serie A, ospite de La Domenica Sportiva, trasmissione in onda su Rai 2. Nativa di Livorno, Ferrieri Caputi ha diretto domenica 2 ottobre 2022 Sassuolo-Salernitana al Mapei Stadium. È filato tutto liscio per la prima volta di una donna arbitro in serie A: i novanta minuti più recupero di Maria Sole Ferrieri Caputi sul prato del Mapei Stadium di Reggio Emilia sono stati un balzo nel futuro, per lo sport e per la civiltà, anche senza voler scomodare parole pesanti come ’diritti’. Una giornata particolare. Perché a suo modo è stata normale nonostante l’eccezionalità, dicono quanti l’hanno vissuta.
Maria Sole Ferrieri Caputi (32 anni) mentre dirige Sassuolo-Salernitana

Maria Sole Ferrieri Caputi (32 anni) mentre dirige Sassuolo-Salernitana

Maria Sole Ferrieri Caputi ha fatto la storia della serie A, in un’ora e mezzo di arbitraggio, e lo ha fatto passando il suo esame personale al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Un piccolo test per lei, un grande passo per la parità di genere, che arriva da uno degli sport più ‘maschilì al mondo. La prima donna a dirigere una partita di serie A: non è una novità assoluta, nel calcio mondiale, dopo la Frappart in Champions o la Coppa Italia con squadre di A diretta dalla stessa Maria Sole, nata a Livorno il 20 novembre del 1990 da genitori pugliesi Ma è una svolta nel campionato degli insulti dagli spalti e dei veleni in campo. «L’ho salutata come faccio con tutti gli arbitri: per me lei e un arbitro uomo sono la stessa cosa», il complimento più bello, a fine partita, dal tecnico del Sassuolo, Dionisi. Sassuolo-Salernitana è stata una partita facile, finita 5-0 per i neroverdi, ma c’erano i riflettori accesi sull’arbitro toscana, la prima donna a dirigere una partita di serie A. Lei non si è fatta abbagliare, con una direzione equilibrata, attenta e tutto sommato, aiutata dai calciatori, oltre che dall’andamento di una gara senza storia. Che l’ha vista comunque assegnare un rigore, concesso senza esitazioni ai padroni di casa in quel momento in vantaggio 1-0 e confermato a stretto giro dal Var, nonostante il contatto fosse di quelli leggeri che la tendenza arbitrale della squadra di Rocchi tenda ad evitare Alla 31enne livornese è toccata una partita di media importanza come Sassuolo-Salernitana, in uno stadio, quello di Reggio Emilia, notoriamente tranquillo. E così è stato oggi pomeriggio. Dopo la foto con i suoi due assistenti, Ranghetti e Vivenzi e il quarto ufficiale Chiffi, Maria Sole ha dato il via alle danze.
Maria Sole Ferrieri Caputi (32 anni) in campo

Maria Sole Ferrieri Caputi (32 anni) in campo arbitra una partita di serie B

Il pubblico è apparso concentrato tutta sul tifo, con la curva, praticamente esaurita, che ospitava i tifosi campani, mentre molti bambini erano presenti in quella del Sassuolo. Non c’è stata un’accoglienza particolare o diversa da quella che avrebbe avuto un collega uomo. Primo tempo, molto tranquillo. Zero ammoniti, e pochi falli fischiati. Uno di questi, però, è stato molto importante, il rigore per il Sassuolo al 36’ per un fallo di Maggiore su Ceide, quasi sul limite della linea di fondo. Ferrieri Caputi, ben posizionata, non ha avuto dubbi nell’indicare immediatamente il dischetto sotto la curva dei tifosi ospiti. Proteste inevitabili dei giocatori della Salernitana, che l’hanno circondata. Pochi minuti di attesa e la conferma dal Var. Un piccolo sollievo per l’arbitro: sbagliare la prima decisione importante nel giorno dell’esordio in A non sarebbe stato un buon inizio. Rigore a parte, gara corretta nel primo tempo. L’arbitro è stato più che altro impegnata ad interrompere il gioco per accertarsi delle condizioni fisiche dei giocatori, finiti a terra dopo duri contrasti. Ha lasciato giocare, sempre vicina rispetto all’azione. Il primo fischio importante è stato quello che al 12’ ha validato la rete del sassolese Laurientè. L’andamento della partita, decisamente a favore del Sassuolo, non ha scaldato troppo gli animi in campo, al punto che di vere proteste, rigore a parte, non ce ne sono state. Compito facile anche nel secondo tempo: al 12’ la prima ammonizione a Vilhena per gioco scorretto su Frattesi, la seconda al 28’ al sassolese Rogerio per fallo su Bonazzoli. E mentre il Sassuolo sommergeva di gol la Salernitana, per l’arbitro Maria Sole è stato facile facile portare a termine la partita. La prossima forse non sarà così semplice, ma già aver scalato la prima montagna senza sbavature non era scontato. "Complimenti a lei, ha fatto una buona partita. Sicuramente meglio della nostra...", il commento del tecnico della Salernitana, Nicola. E non era fair play sessista. E, dopo la partita, per Maria Sole Ferrieri Caputi la ribalta della Domenica Sportiva - in onda dalle 22.40 su Raidue - per raccontare tutta la propria emozione; essere la prima donna ad arbitrare nel campionato di calcio di Serie A maschile a partire dalla stagione 2022/23. "Si tratta di un momento storico - sottolinea il presidente dell’AIA, Alfredo Trentalange - è stata promossa perché se lo merita".