Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Nuoto sincronizzato, alle Olimpiadi di Parigi 2024 anche gli uomini in squadra

La storica novità annunciata dal Cio. Il campione Giorgio Minisini: "L’evoluzione del nostro sport verso l’inclusività procede spedita"

di MAURIZIO COSTANZO -
23 dicembre 2022
Anche gli uomini potranno partecipare alle gare di nuoto sincronizzato a partire dalle prossime Olimpiadi, Parigi 2024 (Ansa)

Anche gli uomini potranno partecipare alle gare di nuoto sincronizzato a partire dalle prossime Olimpiadi, Parigi 2024 (Ansa)

Si abbatte un muro storico nel mondo sportivo: gli atleti di sesso maschile potranno competere per la prima volta nel nuoto artistico ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. La differenza di genere viene finalmente superata nel segno dell’inclusione. La decisione della Fina, organo di governo globale degli sport acquatici, ufficializza una rivoluzione storica per il settore più spettacolare (nel verso senso del termine) del nuoto. Come stabilito dal Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, che ha approvato la richiesta di World Aquatics di consentire l'inclusione di uomini, questi potranno gareggiare nelle competizioni a squadre. Entreranno dunque a far parte del team, che dunque non sarà più composta esclusivamente da otto donne, ma potrà prevedere al proprio interno fino a un massimo di due nuotatori maschi.

Il Comitato Olimpico internazionale ha approvato l'introduzione della partecipazione maschile alle gare a Parigi 2024

Il Comitato Olimpico internazionale ha approvato l'introduzione della partecipazione maschile alle gare a Parigi 2024

"Questo è un giorno di festa per coloro che hanno fatto una campagna per l'inclusione degli uomini nello sport ai Giochi Olimpici e che hanno aperto la strada alla partecipazione degli uomini", ha reso noto la Fina. "Gli sport acquatici sono universali e gli uomini hanno dimostrato di essere eccellenti nuotatori artistici" ha dichiarato il presidente di World Aquatics, Husain Al-Musallam, in merito al cambiamento delle regole. “Non vedo l'ora di vedere questa nuova dimensione del nuoto artistico condivisa con il mondo a Parigi. L'inclusione degli uomini nel nuoto artistico è un grande merito per tutti coloro che hanno lavorato per molti anni affinché ciò accadesse”.

Il campione Giorgio Minisini (Instagram)

Il campione Giorgio Minisini (Instagram)

Anche l'atleta americano Bill May, che è diventato il vincitore inaugurale dell'evento tecnico di duetti misti insieme a Christina Jones nel 2015, ha salutato con gioia l'annuncio storico, esprimendo la propria soddisfazione: "L'inclusione degli uomini nel nuoto artistico olimpico – ha detto - una volta era considerato il sogno impossibile. Questo dimostra che dobbiamo tutti sognare in grande. Gli atleti maschi hanno resistito. Ora, attraverso la loro perseveranza e l'aiuto e il sostegno di così tante persone, tutti gli atleti possono stare uno accanto all'altro allo stesso modo, raggiungendo la gloria olimpica".

"Questo annuncio segna una pietra miliare nella storia del nuoto artistico" esulta il tre volte campione del mondo Giorgio Minisini -. L’evoluzione del nostro sport verso l’inclusività procede rapidamente e questa decisione del Cio e di World Aquatics ci aiuterà a diventare un esempio per l’intero movimento olimpico. Dopo i Giochi, siamo pronti a condividere il motto olimpico in tutto il mondo più forte che mai: Faster, Higher, Stronger – Together". Minisini, che è entrato ormai di diritto tra le leggende del sincro di tutti i tempi, dalla sua pagina Instagram racconta il suo percorso dagli esordi fino ad oggi, a questa giornata storica che segna il coronamento di un sogno coltivato oltre i pregiudizi di chi, da piccolo, lo prendeva in giro perché "faceva uno sport da femmine" e di chi, ancora oggi, si interroga se un campione come lui abbia scelto questa disciplina "perché gay". "Noi non lo sapevamo, ma non c'era niente per noi in questo sport quando iniziammo questa avventura", scrive nelle stories sopra una foto di squadra in cui bambini e bambine posano insieme in piscina. "Per noi è sempre stato normale quel che facevamo. E ci sembrava assurdo che per il resto del mondo non fosse così..." aggiunge. "Se solo quei ragazzini sapessero che avevamo avuto ragione!". Grida di gioia, Giorgio. E siamo sicuri che è già lì, in acqua, ad allenarsi, come un vero campione, sognando ancora più in grande: sognando di essere lì, sul tetto dell'Olimpo, con le sue compagne di nazionale. Sogna Giorgio, noi facciamo il tifo per voi!